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In morte di Ricard Essoo Messina

In morte di Ricard Essoo Messina
“Chi subisce violenza morale, muore lentamente senza saperlo” Richard Essoo Messina Quella che vogliamo raccontare è la storia di un ragazzo di ventotto anni che voleva lottare per la difesa dei diritti umani. La storia di un combattente che non si è mai arreso, neanche pochi giorni prima della sua morte. È la vicenda di un giovane camerunense, pieno di sogni e di speranze infranti, da cui tanti avrebbero da imparare. Richard lo abbiamo conosciuto nel gennaio scorso quando, dopo un’intossicazione alimentare che colpì diversi ospiti del centro di prima accoglienza di Gambarie, si mise in contatto con attivisti di... Leggi tutto

Elezioni in cattiva salute

Elezioni in cattiva salute
Fra meno di un mese ci sarà il primo turno delle comunali a Jesi, in cui si affronteranno sei candidati. Avremmo voluto dire qualcosa di specifico in merito ma l’involuzione democratica data dalle ultime riforme, impedisce, a chi non è in lista di esprimere, tramite quella che una volta si chiamava propaganda indiretta, un’opinione politica. Ciò nonostante qualcosa va messo in luce, in particolare rispetto alla cattiva salute di cui gode questa città in crisi per i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori, ma non per i profitti dei padroni. Una città in cui si spaccia come alternativa... Leggi tutto

Tra crisi, rivolta sociale e jihad

Tra crisi, rivolta sociale e jihad
Le prime elezioni municipali dopo “Rivoluzione dei gelsomini” si svolgeranno entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato la scorsa settimana il presidente della repubblica Beji Caid Essebsi, in discorso alla nazione, che ha toccato i principali nodi problematici emersi dalle piazze. E che ha nel mancato decentramento del potere verso le amministrazioni locali – previsto dalla nuova Costituzione – uno dei suoi nodi. Rabbia e richieste di «pane e dignità» tornano ad infiammare le zone interne del paese, svantaggiate rispetto alla costa. Una protesta sociale simile a quella che nel 2011 partì da Sidi Bouzid per travolgere il paese e... Leggi tutto

Qualche considerazione sul Pride

Qualche considerazione sul Pride
Come anarchiche e anarchici, ma soprattutto come soggetti che si considerano QUEER/CUÎR par furlan, abbiamo deciso di essere presenti al pride di Udine e di farlo in maniera attiva, partecipando all’organizzazione di uno spezzone autonomo con l’Assemblea Degenere di Udine, che sia una casa, un porto o una sgangherata zattera, per tutte quelle persone per le quali essere “orgogliosamente” queer/cuîr non è solo una questione di sessualità e di diritto ad amare sotto forma legalizzata, ma resistenza, sovversione e lotta contro la normatività e la società dominante, con l’intento di cambiare lo status quo, non di farsi spazio all’interno di... Leggi tutto

Scioperone o scioperino?

Scioperone o scioperino?
Le tradizioni, vecchie o nuove che siano, vanno rispettate. Maggio, per la Chiesa cattolica, è il mese mariano, quindi, in ogni dove, si svolgono cerimonie, rosari, feste, processioni. Maggio, per le scuole italiane, quelle primarie (le vecchie elementari) e quelle secondarie di secondo grado (le cosiddette superiori), è il mese in cui si svolgono le prove Invalsi. Non ci dilunghiamo a spiegare che cosa esse siano e quanto siano discusse e criticate, anche a livello accademico e scientificissimo. Ci limitiamo a ricordare che queste prove dovrebbero servire ad accertare le competenze degli allievi di alcune classi riguardo alla lingua italiana... Leggi tutto

Il cappio al collo

Il cappio al collo
Il governo italiano aumenterà le spese militari. Lo ha sostenuto il presidente del consiglio Gentiloni incontrando il 27 aprile il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Stoltenberg: l’obiettivo da raggiungere è quello del 2% del Prodotto Interno Lordo; in altre parole gli stanziamenti per il settore militare passerebbero dai 25 miliardi e 400 milioni circa del 2016 a più di 36 miliardi nel 2020: l’aumento sarebbe di circa 10 miliardi e 600 milioni, quasi il 42%, alla faccia della spending rewiew. Questo aumento delle spese militari risponde senza dubbio alle richieste dell’Alleanza Atlantica e alle pressioni del suo più autorevole membro, gli... Leggi tutto

Sulla necessità, come femministe, di parlare e di praticare l'antimilitarismo

Sulla necessità, come femministe, di parlare e di praticare l'antimilitarismo
“la mentalità militare si fonda sull’intimo legame tra violenza e superiorità maschile, sul culto della forza, sul disprezzo della debolezza fisica, insinuando un senso di spregio verso le donne.” G.I. Colborn Pochi giorni fa, mentre scorrevo annoiata la home di Facebook, mi è capitato di trovare un articolo sulle torture nelle carceri di Saydnaya in Siria. Aprendo l’articolo trovo una storia raccontata da un’infermiera, Rasha, che per anni si era occupata di medicare donne e bambini vittime di abusi sessuali, sin dal momento dell’arresto e dell’incarcerazione. Riportando alla memoria ciò che ha vissuto nella carceri di Assad, ricorda come l’arma... Leggi tutto

Facce da…

Facce da…
Una delle caratteristiche della tecnologia è che uno stesso strumento può essere usato in modi e per scopi diversi. Non succede solo con i computer, anche una semplice chiave esagonale che dovrebbe servire per avvitare o svitare può essere usata in altri modi meno ortodossi. Questo però non significa che tutti gli strumenti tecnologici abbiano usi diversi ma solo che, alcuni di essi, possono averli. Prendiamo, ad esempio, i sistemi di riconoscimento facciale, vale a dire quelli che acquisiscono una o più immagini del viso di una persona e inviano quei dati a un computer sul quale poi un programma... Leggi tutto

Su dei raccontini sulla guerra di Spagna

Su dei raccontini sulla guerra di Spagna
Lo scorso mese di marzo è uscito per i tipi di Asterios, editore di Trieste, un volumetto che raccoglie Racconti della guerra di Spagna. Si tratta di alcuni inediti redatti nei primi anni ’80, cioè poco prima della sua morte, da Vittorio Vidali, che i suoi compagni hanno sempre celebrato come il “leggendario” Comandante Carlos, Commissario Politico del Quinto Regimiento. Il suo ruolo storico, ben più rilevante, è stato quello di terminatore per conto del suo padrone Stalin, anche nella penisola iberica, di anarchici, trotzkisti e dissidenti vari rispetto alla linea moscovita. Fra l’altro, come lo stesso Vidali rammenta in... Leggi tutto

Ancora una scelta tra Attila e Gengis Khan

Ancora una scelta tra Attila e Gengis Khan
Dopo la appassionante sfida statunitense al chi era peggio tra Donald Trump ed Hillary Clinton, la faccenda si è nuovamente presentata all’interno dei confini francesi, con una davvero fantastica libera scelta tra Marine Le Pen ed Emanuel Macron. Davvero siamo stati tutti presi da una passione folle nel sapere chi avrebbe vinto, se il campione del liberismo più sfrenato, quello che passa sopra come un rullo compressore sulle vite di ciascuno di noi riducendoci alla miseria, all’umiliazione, ad uno stato di guerra ed a scivolare sempre più in un neofascismo nemmeno molto mascherato o, al contrario, se avrebbe vinto la... Leggi tutto

Appello dal Venezuela agli anarchic* dell'America latina e del mondo : La solidarietà e molto più di una parola scritta.

Appello dal Venezuela agli anarchic* dell'America latina e del mondo : La solidarietà e molto più di una parola scritta.
Ci rivolgiamo a tutte le realtà del movimento libertario, in particolare a quelle di questo continente, non soltanto per richiamare l’attenzione di fronte alla situazione che stiamo attraversando nel Venezuela dall’aprile 2017, ma anche per quanto riguarda ciò che riteniamo un’urgenza, cioè far si che l’anarchismo internazionale si esprima con più enfasi su queste drammatiche circostanze, con posizioni e azioni coerenti con quello che è stato il discorso e la pratica dell’ideale anarchico nel suo percorso storico. È deplorevole che, mentre da una parte il governo chavista —oggi capeggiato da Maduro— assieme alle sue casse di risonanza all’estero e dall’altra... Leggi tutto

Basta con l'oscurantismo religioso

Basta con l'oscurantismo religioso
In merito alle affermazioni del comitato reazionario “Beata Giovanna Scopelliti” l’Area Libertaria (FAI Reggiana e USI Reggio Emilia) condanna con energia questa posizione presa all’insegna del più bieco oscurantismo religioso. Le farneticanti dichiarazioni del comitato confermano, ancora una volta, la vera faccia della religione – in questo caso cattolica- che non perde mai l’occasione per mostrare la sua arretratezza civile, politica, sociale e umana. Definire oggi l’omosessualità e transessualità come un “vizio” o peggio una “malattia” è ignorante, violento e vergognoso. Se qualcosa è da riparare, non è certo lo “scandalo pubblico” provocato dal pride, ma la mentalità contorta e... Leggi tutto

E'uscito il numero 125 di Germinal

E'uscito il numero 125 di Germinal
Fondato nel 1907, esce come tutti gli anni il Primo Maggio il giornale anarchico e libertario che da Trieste, Friuli, Isontino, Veneto e Slovenia cerca di offrire un panorama degli argomenti oggetto di riflessione ed impegno di gruppi ed individui della zona e di far emergere alcuni dei temi che, perfino a livello internazionale, stanno a cuore al vasto e variegato mondo dell’antiautoritarismo e dell’anarchismo. In questo numero: – viene proposto qualche spunto originale e problematico sul lavoro e il rapporto con la tecnologia, il lavoro come produttore di miseria e povertà, il lavoro gratuito spacciato come educazione e opportunità; – si sottolineano le strategie repressive del governo che, decreto dopo decreto, colpiscono con sempre maggior durezza i soggetti indesiderati –... Leggi tutto

Le loro frontiere valgono bene un morto

Le loro frontiere valgono bene un morto
Retate in Stazione Centrale a Milano, più di centocinquanta fermati. Il giorno dopo, a Roma, un uomo 53enne, Nain Maguette, a cui i media e il comandante dei vigili capitolini si riferiscono come “ragazzo”, senegalese che vende qualche merce su di un telo dietro al Colosseo muore durante un’altra retata. Forse un attacco cardiaco, forse una caduta dovuta ai vigili urbani. Non importa il come: importa il perchè. E il perchè è semplice: vi è un’oggettiva unità di intenti e d’azione tra le principali forze politiche del paese, e dei loro mandanti padronali, nel condurre una guerra, totale, spietata e... Leggi tutto

Non per il martirio

Non per il martirio
In merito all’intervista all’IRPGF che pubblichiamo sul web (e sui numeri 17 e 18 dell’edizione cartacea),  intervista realizzata da CrimethInc e tradotta in italiano da un compagno, la Redazione sottolinea che non condivide in toto le opinioni espresse nell’intervista stessa. Abbiamo comunque scelto di pubblicare il testo in modo integrale perchè lo riteniamo un’importante testimonianza da una realtà da analizzare con attenzione, pur non condividendone tutti i contenuti. La Redazione Collegiale di Umanità Nova   Pubblico ancora una traduzione, piuttosto lunga, ma esemplare nel raccontare la lotta armata tenuta da un gruppo di anarchici internazionali in Rojava. In questa intervista... Leggi tutto
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