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Quale ricerca per quale università?

Quale ricerca per quale università?
Spesso si considera l’università un luogo “libero” rispetto al resto delle istituzioni, merito anche delle attività dei collettivi studenteschi che bene o male, con tutti i loro limiti, contribuiscono ad animare la vita interna delle facoltà. Il rischio sempre presente è comunque quello di vedere l’università come “un ghetto d’oro in un mare di merda”, dunque come una fortezza di libertà e sapere totalmente isolata dal mondo, nella quale si può parlare di chimica, filologia, matematica e psicologia senza temere “incursioni esterne” dal mondo politico, economico o militare. Visione abbastanza illusoria. La ricerca, in Italia come in qualunque Stato a... Leggi tutto

La religione uccide

La religione uccide
La strage di Parigi è destinata a restare nella memoria collettiva di molti di noi, ancor più se si pensa che molti dei giornalisti di Charlie Hebdo rimasti uccisi erano simpatizzanti del nostro movimento che, come ricorda in un comunicato il Gruppo Kropotkine della Fédération Anarchiste, davano spesso un aiuto grafico e organizzativo al Salone del Libro Anarchico di Merlieux . Ad essere stato attaccato è stato un giornale che ne ha sempre avuto un po’ per tutti, che ha sfottuto l’Islam come l’ebraismo, il cattolicesimo come i protestanti, la famiglia Le Pen come Sarkozy e i sinistri. Il dolore... Leggi tutto

L’intermediazione parassitaria del lavoro

L’intermediazione parassitaria del lavoro
Per tutti coloro che sono stati licenziati in questi anni, deve essere stato un po’ sconfortante scoprire di aver vissuto finora in un Paese fatato, dove c’era un mitico articolo18 che bloccava la “libertà di licenziare”. Dato definitivamente per morto già nel 2010 e poi nel 2012, l’articolo 18 risorge ciclicamente dalle proprie ceneri per le esigenze propagandistiche dei vari governi. Tutta la propaganda, ed il relativo “dibattito”, che si sono sviluppati attorno al “Jobs Act” del governo Renzi, hanno lo scopo di alzare la solita cortina fumogena, chiamando l’opinione pubblica ad un “divertissement” collettivo, nel quale schierarsi pro o... Leggi tutto

Azione diretta per la ripubblicizzazione

Azione diretta per la ripubblicizzazione
A più di tre anni di distanza dal referendum sull’acqua pubblica, non sono per nulla cessati i venti di privatizzazione, anzi. In verità fin da subito governi, gruppi politici ed economico-finanziari si erano mossi per neutralizzare il risultato referendario. Adesso le ultime iniziative del governo Renzi con la spending rewiew, con il decreto Sblocca Italia e con la legge di stabilità mirano a ridefinire un assesto organizzativo del servizio idrico, e non solo, per consegnarne la gestione ai privati. Sarebbe da chiedersi perché una “mobilitazione” che ha visto la partecipazione di 27 milioni di persone non abbia prodotto nulla. Il... Leggi tutto

TRA AUTOGESTIONE E RISCALDAMENTO GLOBALE

TRA AUTOGESTIONE E RISCALDAMENTO GLOBALE
La produzione agroalimentare in tutto il Piante è abbondante, anche a seguito dell’aumento della meccanizzazione, dell’abuso di sostanze chimiche e biocidi e della crescita del latifondo, spesso a discapito di foreste millenarie e della relativa flora e fauna, e delle popolazioni che per secoli vi hanno vissuto in armonia nel loro ecosistema. Contemporaneamente assistiamo alla desertificazione di molti territori a seguito dello sfruttamento eccessivo e degli effetti causasti dal Riscaldamento globale. Pertanto il problema vero è la distribuzione del cibo nel pianeta. Nei paesi occidentali esso è veicolato soprattutto dalla GDO (grande distribuzione organizzata). Tutti noi abbiamo ben presente i... Leggi tutto

Sbarco a Corigliano

Sbarco a Corigliano
La nave Bruno Gregoretti della guardia costiera sabato sera alle 23,50 attracca al porto di Corigliano Calabro. A bordo vi sono 467 migranti raccolti nel canale di Sicilia, al largo di Lampedusa dove navigavano su cinque gommoni e un barcone. Uomini donne e bambini, per lo più giovani, profughi da varie zone in guerra come l’Eritrea e la Siria, fuggiti per cercare un futuro migliore, dal Mali e dal Senegal. L’ennesima disgrazia del mare è evitata, ma quei volti stanchi, infreddoliti, scioccati, pongono delle domande sulle modalità di questi salvataggi, sulla gestione dell’accoglienza. Innanzitutto viene da chiedersi come mai, il... Leggi tutto

I tanti aspetti della repressione

I tanti aspetti della repressione
La repressione si presenta sotto molti aspetti, oltre alla classica immagine di un uomo in divisa che colpisce con un manganello un manifestante inerme e spesso, negli ultimi anni, ha messo in connessione la realtà concreta con problematiche che sono più tipicamente espressioni della Rete. Il 16 dicembre in Spagna l’operazione “Pandora”, ha portato all’arresto di 11 compagni e compagne, alcuni dei quali ancora in carcere, con l’accusa di “associazione terroristica”. Perquisizioni di case private e di posti occupati, indagini in varie città della penisola iberica e la solita routine repressiva di contorno. Come già accaduto altre volte, gli arrestati... Leggi tutto

Prima fila macellaia

Prima fila macellaia
Chissà come avrebbero reagito i vignettisti e i redattori di Charlie Hebdo di fronte allo “spezzone” istituzionale dell’imponente corteo organizzato a Parigi dopo il loro tragico assassinio. Mi piace pensare che vi avrebbero dedicato vignette irriverenti e articoli più che sarcastici per sottolineare come, paradossalmente, alla marcia per la libertà e contro il terrorismo di domenica 11 Gennaio abbiano partecipato in prima fila una cinquantina fra capi di stato e di governo (o loro rappresentanti): gli stessi soggetti, cioè, che dichiarano le guerre, decidono le aggressioni militari, promulgano leggi di macelleria sociale, limitano la libertà di stampa, gestiscono il potere... Leggi tutto

Ora sappiamo cosa fare

Ora sappiamo cosa fare
I simboli nella comunicazione mediatica vengono utilizzati per raggrumare idee forti, veicolandole ben oltre lo stagno ove comunemente galleggiano al pari di papere incatenate. Aver fatto del settimanale Charlie Hebdo il simbolo della libertà di stampa nell’Occidente cristiano e islamofobico è quanto di peggio si possa fare per ricordare l’umorismo irriverente, caustico, rivoluzionario di chi con la penna ha sempre espresso una pratica della libertà mai fondata su di un credo, su di una verità, su di una morale. Tra le vittime del commando armato che ieri mattina a Parigi è entrato nei locali della redazione di Charlie Hebdo uccidendo... Leggi tutto

Anarko streetpunk Torino HC

Anarko streetpunk Torino HC
Inizio’ tutto piu’o meno nel 2000 anche se io e Peo, il bassista, avevamo gia’ suonato insieme, nel 2002 registrammo la prima demo (Veleno) e allora nella formazione c’era ancora Jo dei Gavroche che ancora oggi collabora spesso con noi nelle registrazioni. Le influenze musicali sono sempre state varie e non solo Punk e il nostro legame con i vecchi canti popolari anarchici e’ sempre stato molto forte. Nel 2002 e’ poi arrivata Elisa e la voce femminile ha caratterizzato moltissimo la nostra musica, piu’ che una band diciamo che siamo ormai una strana famiglia! Vediamo la scena musicale attuale,... Leggi tutto

Una tragica continuità figlia del profitto

Una tragica continuità figlia del profitto
Sono passati quasi ventiquattro anni da quella terribile notte nella quale centoquaranta persone vennero assassinate nel rogo del traghetto “Moby prince”. Assassinate è il termine migliore che può essere utilizzato per descrivere le dinamiche che hanno caratterizzato la morte dei nostri familiari. Un traghetto, il Moby prince, che nella notte del 10 Aprile del 1991, su ordine dell’armatore della Navarma, Onorato, viaggiava con l’impianto splinter spento, con un solo radar funzionante dei tre presenti a bordo e con un’apparecchiatura radio che presentava notevoli problematiche legate a frequenti cali di frequenza; a causa di quest’ultimo difetto, il traghetto non riuscì ad... Leggi tutto

Nè dio nè stato

Nè dio nè stato
Il vile attacco contro la redazione di Charlie Hebdo che ha lasciato a terra 12 vittime apre un nuovo capitolo della famigerata “guerra al terrore”. È uno scontro dove, al di là della retorica dei neocon americani e dei loro tristi epigoni europei la maggioranza delle vittime sono stati gli abitanti dei “paesi musulmani” e le libertà civili conquistate in secoli di lotta in occidente. Non c’è dubbio che l’attacco commesso da islamisti, pista al momento più accreditata e probabile, alla sede del giornale satirico francese vada a favore di chi nella logica dello scontro di civiltà ci sguazza. E... Leggi tutto

Della legalità e della sicurezza

Della legalità e della sicurezza
Il sistema vigente, basato sul controllo statale delle disuguaglianze sociali causate dal capitalismo, genera insicurezza, impoverimento e distruzione dell’habitat umano e non umano. Non si tratta di un problema recente ma di un processo storico. Cambiano i termini della “dominazione” e della “gerarchia” che ne garantisce la sopravvivenza ma il processo di sfruttamento di risorse e persone si rinnova e adatta alla cosiddetta “etica” del tempo: accetta, sotto forti pressioni, il modus più conveniente affinché la gran parte dei sudditi, ieri “cittadini” oggi “stakeholder”, siano disposti ad accettare di concedere la propria libertà (voto) in cambio di una porzione di... Leggi tutto

Dalla padella NATO alla brace sovranista

Dalla padella NATO alla brace sovranista
Sappiamo molto bene di vivere in una fase molto difficile per coloro che intendono contribuire all’agire collettivo contro la guerra. Il radicamento nella realtà quotidiana di istanze antimilitariste si fa sempre più difficile quando molte persone sono preoccupate della propria sopravvivenza, nel pieno di una crisi di sistema che non sembra esaurirsi a breve termine. Certo si può affermare che la guerra globale e permanente è parte della crisi del sistema: si tratta di un tentativo, a volte consapevole e pianificato, a volte automatico riflesso di stimoli percepiti in modo anche confuso, dei gruppi di potere statali e transnazionali di... Leggi tutto
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