Search

A Claudio, anarchico triestino

A Claudio, anarchico triestino
La notizia della morte del compagno Claudio Venza purtroppo non ci ha colt* di sorpresa1, era malato da tempo, ma ha lasciato in tutt* i compagni e le compagne della federazione e non solo una profonda tristezza. Forse è per lenire questo amaro senso di mancanza che tentiamo di scrivere queste poche righe per ricordarlo. Dopo una primissima esperienza nell’ambiente cattolico, che determinerà per sempre la sua avversione per tutte le chiese (compresa quella del partito comunista come amava raccontare), tutta la sua vita è stata dedicata alla militanza nel Gruppo Anarchico Germinal di Trieste, nella FAI (Federazione Anarchica Italiana)... Leggi tutto

Ciao Claudio

Ciao Claudio
Il nostro compagno Claudio Venza, dopo 14 mesi di lotta in vari ospedali, ha deciso di voler tornare a casa, di salutare moglie e figlia e di lasciarsi andare. Lo sapevamo già da tempo che sarebbe successo, già altre volte lo avevano dato per spacciato e ammettendolo, ci sembrava quasi di fiaccare questa sua indomabile resistenza. Anche adesso, a qualche giorno dalla sua scomparsa, ci è difficile scrivere queste poche righe perché significa accettare di chiudere con lui, con un lungo periodo della nostra esistenza, con un lungo periodo di lotte assieme. Ma bisogna farlo. Altri hanno già espresso il... Leggi tutto

Ricordo strumentale e comode amnesie

Ricordo strumentale e comode amnesie
Dal 2004, quando il parlamento aveva varato, quasi all’unanimità, la legge istitutiva della Giornata del Ricordo, si è visto come la ricorrenza sia una sorta di rivalsa sulla “Giornata della Memoria” del 27 gennaio. Quest’ultima, rievocazione della Shoah ed in genere della repressione nazista prima e durante la guerra, ruota attorno a dati di dimensioni enormi: sei milioni di ebrei uccisi nei lager con molte centinaia di migliaia, se non un paio di milioni, di altre categorie (Rom, omosessuali, minorati fisici, prigionieri di guerra, soprattutto slavi, ed oppositori politici). Nella storia contemporanea europea non ci sono state stragi paragonabili, al... Leggi tutto

Pensiero e azione

Pensiero e azione
L’incontro del titolo è il Seminario dell’Ateneo degli Imperfetti di Marghera e del Centro Studi Libertari di Milano “Pensiero e azione: l’anarchismo come comunità militante e scelta di vita” a partire dall’esperienza di Amedeo Bertolo e di Eduardo Colombo. L’impostazione del seminario aveva due parti distinte, ma collegate: le biografie di due militanti attivissimi, ognuno con la propria sensibilità, e in seconda istanza una riflessione sui problemi attuali e le prospettive del movimento in Italia e non solo. A dire il vero, i promotori dell’incontro preferiscono il termine “comunità” nel quale si possono ritrovare gli stili di vita libertari oltre... Leggi tutto

La rivoluzione. Tra caso e necessità

La rivoluzione. Tra caso e necessità
Si tratta di un libro che unisce una riflessione attuale con una serie di articoli scritti dal militante nel corso della sua lunghissima attività. Giunto alla soglia di novanta anni, Octavio riesamina le speranze e le delusioni, le azioni e i pensieri che lo hanno attraversato nei circa settanta anni di impegno anarchico. Nel suo prologo Tomas Ibáñez definisce bene l’elemento essenziale dell’esperienza di Alberola: l’unità indissolubile tra pensiero e azione, l’inestricabile nesso che collega i due aspetti di una vita condotta con generosità e impeto. Più volte si trovano in queste pagine riflessioni che ruotano attorno al desiderio di... Leggi tutto

Oltraggio alla Catalogna?

Oltraggio alla Catalogna?
La situazione sociale e politica in Catalogna si è rovesciata negli ultimi giorni. Da tempo molta gente, a Barcellona e negli altri centri, mostra una crescente insofferenza verso le misure intimidatorie del Governo di Madrid che aveva proclamato: “Non ci sarà il referendum sull’indipendenza”. Al contrario il referendum si è svolto. Non pare, comunque, che sia stato l’esecuzione di una decisione del Parlament catalano, ma piuttosto l’espressione della volontà di molti cittadini di esprimersi sulla proposta indipendentista di fondare uno Stato repubblicano. La creazione di un nuovo Stato, con relativi confini, esercito e polizia, lascia logicamente perplessi coloro che auspicano... Leggi tutto

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Ripubblichiamo questo articolo del marzo 2015 scritto per il nostro giornale da Claudio Venza sulla “questione foibe”. L’intento è quello di decostruire il mito nazionalista creato ad arte operando una semplificazione delle complesse vicende nei territori del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra. Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la... Leggi tutto

La biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)

La biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926)
Massimo Ortalli (a cura di),  Bononia University Press, 2015. L’autore, attivo sostenitore dell’Archivio Storico della FAI, ci introduce in un mondo emozionante e ci fa gustare scoperte sorprendenti. Si tratta, tra l’altro, di uno dei risultati del lavoro appassionato e puntuale condotto da decenni. Un notevole fondo di Luigi Fabbri, costituito da numerosi giornali e periodici, circa 400 testate, è conservato nell’Archiginnasio di Bologna, ma la convinzione prevalente era che la sua ponderosa raccolta libraria fosse andata irrimediabilmente distrutta nel corso della Seconda Guerra. Invece, grazie alla tenacia e all’intuito del compagno Ortalli, si sono recuperati più di mille titoli,... Leggi tutto

La Storia può essere utile al Movimento?

La Storia può essere utile al Movimento?
La Storia può essere utile al Movimento? Sono convinto di sì. La conoscenza del passato non difende dagli errori del tempo presente, ma fa capire i problemi affrontati da compagni/e in contesti diversi. In ogni caso, si ritrovano similitudini e coincidenze sorprendenti. Ad esempio: la Spagna del 1936, con le collettività autogestite e la liberazione (lenta, ma reale) delle donne, e soprattutto con la incombente guerra devastante, ci riporta a questioni che si ritrovano, mutatis mutandis, nel Rojava. Ovviamente con molti dati e aspetti diversi e lontani. Ma qualcosa di vicino c’è. Così anche il lavoro dei compagni Mauro De... Leggi tutto

Padre-padrone e trasformista

Padre-padrone e trasformista
Dopo la lettura dei due interessanti articoli di Tiziano Antonelli e di Enrico Voccia‭ (‬UN n.‭ ‬18‭ ‬e UN n.‭ ‬19‭)‬,‭ ‬il primo più politico e il secondo più filosofico,‭ ‬dedicati al ruolo di Giacinto,‭ ‬detto Marco,‭ ‬Pannella,‭ ‬ritengo che sia utile rievocare alcuni momenti nei quali il‭ “‬libertario-liberale-liberista‭” ‬ha incrociato il movimento anarchico tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta.‭ Il leader del Partito Radicale,‭ ‬da lui rifondato agli albori dei Sessanta,‭ ‬aveva adottato una strategia efficace e spregiudicata per conquistare fette via via crescenti di opinione pubblica e di potere politico.‭ ‬Così,‭ ‬egli ideò e... Leggi tutto

Durruti e il labirinto bellico

Durruti e il labirinto bellico
Più volte gli anarchici hanno criticato il culto della personalità che ha accomunato dittature di segno diverso,‭ ‬ma convergenti nell‭’‬esaltazione parossistica del‭ ‬capo.‭ ‬Se‭ “‬Mussolini ha sempre ragione‭”‬ era lo slogan che identificava nel‭ “‬duce‭”‬ il regime fascista,‭ ‬altri detti simili circondavano le figure di Hitler o di Stalin.‭ ‬In tempi recenti si ricordano i casi di Kim il Sung in Corea del Nord e di Fidel Castro a‭ ‬Cuba.‭ ‬Per non parlare del papa,‭ ‬unico comandante di un regno dichiaratamente di origine divina,‭ ‬che si considera superiore a tutti gli altri esseri umani.‭ ‬Ma anche stati con l‭’‬immagine democratica‭... Leggi tutto

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”
Lo scopo di questa pagina sulla “Giornata del ricordo” Mentre le istituzioni rievocano il 10 febbraio 1947 celebrando il mito dell’”italiano vittima innocente” della malvagità slava, vogliamo far notare ai lettori di “UN” che la realtà è molto più complessa. Rifiutiamo perciò la visione appiattita e strumentale del neonazionalismo che unisce quasi tutti i partiti. Forniamo quindi informazioni concrete sull’esodo istriano e suggerimenti di lettura valorizzando una stimolante intervista alla storica Gloria Nemec. Buona lettura!   1. Come ti sei avvicinata alla storia dell’esodo dei giuliano-dalmati? Da studiosa di storia sociale, ho lavorato sul campo dei processi collettivi e di... Leggi tutto

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)
I numeri dei profughi italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia hanno costituito un cavallo di battaglia per tutti coloro che hanno presentato pubblicamente il fatto storico, in particolare per chi ha speculato su questo distacco doloroso per fini nazionalistici e revanschisti. La rivincita (revanche) è stata invocata a più riprese da chi si illudeva di una possibile guerra tra Italia e Jugoslavia e poi tra Occidente e Oriente, un conflitto in cui Trieste avrebbe dovuto essere il pretesto, il bottino e il perno. Le prime stime si aggiravano su poco più di 200.000 unità. Poi il livello è stato portato a... Leggi tutto

Un'ombra su Pasolini

Un'ombra su Pasolini
Senza dubbio Pier Paolo Pasolini ha avuto un ruolo importante nella critica culturale e sociale della recente storia italiana. Lo hanno ripetuto all’infinito i mezzi di informazione negli ultimi tempi. Con questo ricordo personale voglio solo riesumare un episodio della lunga e intensa attività politica del poeta di Casarsa che, va ammesso, presenta talora uno spirito antiautoritario. Nella primavera del 1968 sull’”Espresso” apparve un suo intervento assai polemico nei confronti degli scontri di Valle Giulia del 1° marzo, una delle rare occasioni nelle quali la polizia aveva dovuto arretrare, dopo aver occupato militarmente la facoltà romana di Architettura, di fronte... Leggi tutto

No al profilo online con la bandiera francese‭!

No al profilo online con la bandiera francese‭!
Dopo l’attentato di venerdì a Parigi,‭ ‬molti profili sulla rete‭ (‬di cui Facebook è una parte non secondaria‭) ‬sono apparsi dietro un filtro con il tricolore francese.‭ ‬Lo choc emotivo del massacro parigino ha portato ad accettare questo modo preconfezionato di solidarizzare con le vittime.‭ ‬E‭’ ‬stata una trappola ben congegnata in quanto ha voluto identificare i morti con l’istituzione statale. Si tenga comunque conto che,‭ ‬per secoli,‭ ‬la Francia è apparsa come un paese che accoglieva gli esuli politici che scappavano dalla repressione nei propri paesi.‭ ‬Inoltre la rivoluzione del‭ ‬1789‭ ‬ha rappresentato agli occhi di molti rivoluzionari un... Leggi tutto
1 2