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Ciao Roberto!

Ciao Roberto!
Roberto Ambrosoli ci ha lasciati lo scorso 7 aprile. L’epidemia che sta flagellando il mondo se l’è portato via. Aveva 78 anni. Era approdato all’anarchismo giovanissimo. Era milanese, ma a Milano rimase sino agli anni del liceo, dove strinse un legame destinato a durare con Amedeo Bertolo, con i quale divise i banchi di scuola e, successivamente, il percorso anarchico dei GAF, i Gruppi Anarchici Federati. La scelta anarchica maturò definitivamente a Napoli, dove si era trasferito con la famiglia prima di arrivare a Torino, dove lo sospingevano i percorsi lavorativi del padre. A Torino trascorrerà tutto il resto della... Leggi tutto

ABBATTERE LE MURA DEL CIELO – Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)

ABBATTERE LE MURA DEL CIELO – Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)
Sono trascorsi 44 anni da quando in Via Torricelli a Milano viene occupato uno spazio, tutt’ora attivo nonostante gli innumerevoli tentativi di sgombero. Nel corso del tempo questo spazio occupato da ragazzi e ragazze ha portato avanti innumerevoli interventi nel quartiere, con esso indiscutibilmente amalgamandosi: ricordiamo le occupazioni di appartamenti sfitti in favore dei senza tetto, le lotte per salvaguardare un quartiere sotto assedio dalla speculazione, un luogo di riferimento per le lotte che si sono succedute nel corso degli anni, l’antimilitarismo, le serate dedicate all’anticlericalismo, la costituzione di una ricca biblioteca, la lotta contro le centrali nucleari. E poi:... Leggi tutto

Un interessante libro sull'esperienza dei G.a.f.

Un interessante libro sull'esperienza dei G.a.f.
Allora, ricapitolando, gli anarchismi in Italia sono tre. Il più famoso è quello insurrezionalista, conosciuto anche dal grande pubblico in quanto spesso evocato da media e veline poliziesche sempre più all’unisono. Poi, proseguendo da sinistra verso destra, c’è quello ufficiale della FAI (la storica e scalcinata Federazione Anarchica Italiana fondata nel 1945, in odor di inconcludente moderatismo socialdemocratico). Infine abbiamo un’area culturale, quella sì di gran lunga “La più importante” e davvero “La più significativa” (ohibò). Ora se noi esaminiamo, nella stessa sequenza, le tre citate entità politico antropologiche sotto il prisma di un supposto tasso di rivoluzionarismo, ecco che... Leggi tutto