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Razzismo in appalto. Condizioni disumane nel CPR di via Corelli a Milano.

Razzismo in appalto. Condizioni disumane nel CPR di via Corelli a Milano.
Da tempo il CPR di Via Corelli a Milano è stato al centro dell’attenzione come uno dei luoghi simbolo della detenzione illegale degli immigrati, così come è stato uno degli obiettivi di tante manifestazioni di protesta ed iniziative di lotta milanesi e nazionali. Negli anni si sono susseguite denunce sulle condizioni di vivibilità e sviluppate inchieste, pur nelle difficoltà di acquisire informazioni sulle reali condizioni di vita, data la difficoltà per gli esterni di agibilità nel centro, sia associazioni che singoli. Recentemente in una inchiesta di “Altraeconomia” è stata data voce ai lavoratori della Martinina Srl, società che gestisce la... Leggi tutto

Respingimento preventivo. Il protocollo italo-albanese a danno dei profughi.

Respingimento preventivo. Il protocollo italo-albanese a danno dei profughi.
Lo scorso 6 novembre il governo italiano e quello albanese hanno sottoscritto un protocollo di intesa sulla gestione dei flussi migratori. Il contenuto dell’accordo non solo ha dell’incredibile, considerando ciò che andrà a regolamentare e come – in generale – viene concepita la materia, ma assume contorni inquietanti e grotteschi se facciamo caso a chi sono i protagonisti di questo capolavoro della disumanità e alla loro storia. Per farla breve, i due governi si sono messi d’accordo su come e dove deportare gli immigrati intercettati da navi italiane. L’Italia realizzerà, a sue spese e sotto la sua giurisdizione, due centri... Leggi tutto

Pylos come Cutro

Pylos come Cutro
Ci risiamo. In Grecia come a Cutro. Per Kyriakos Mitsotakis il fattaccio avvenuto al largo delle coste greche a Pylos, nel Peloponneso, dove un peschereccio con un carico tra i 700 e i 750 migranti si è ribaltato – il bilancio finora parla di 104 superstiti, tutti uomini di età compresa tra i 16 e i 40 anni eccetto una donna (di cui 47 siriani, 43 egiziani, 12 pachistani e 2 palestinesi), 78 corpi senza vita ritrovati e più di 600 dispersi – avviene a 11 giorni dalla tornata elettorale, nella quale il primo partito Nea Demokratia del premier uscente,... Leggi tutto

Arroganza e menzogne

Arroganza e menzogne
Al termine della riunione del Consiglio dei Ministri n. 24, svoltasi eccezionalmente nella sede del Municipio di Cutro, è andata in scena una delle più vergognose esibizioni di questo governo a guida Meloni: la conferenza stampa dopo la tragedia avvenuta davanti a quelle coste. Circondata dai suoi guardaspalle ministeriali, la premier ha ostentato unicamente protervia, dando ad intendere che il governo e lei, in primis, a Cutro ci siano venuti per “metterci la faccia”. Peccato che la Meloni non avesse la minima preparazione per rispondere alle prevedibili domande dei giornalisti, coordinati dal mediatore Mario Sechi, in palese difficoltà a contenerne... Leggi tutto

Basta morti in mare!

Basta morti in mare!
«Non dimentico l’accoglienza ricevuta ventiquattro anni fa quando sono arrivato sulle coste calabresi. L’Italia di allora era diversa da quella di oggi». Talip è un interprete curdo fuggito dal Bakur in Europa alla fine degli anni ’90. «Io conosco questa rotta. È la stessa che ho fatto io partendo dalla Turchia in cerca di una speranza. La comunità curda è stanca e dispiaciuta di vedere che le persone debbano pagare per finire in mare» continua ancora l’interprete, che insieme a decine di attivisti e volontari, da giorni supporta i familiari delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Non è... Leggi tutto

Rumeni o caporali. Lavoratori usa-e-getta in Friuli-Venezia Giulia

Rumeni o caporali. Lavoratori usa-e-getta in Friuli-Venezia Giulia
Ha avuto una discreta rilevanza sulla stampa la notizia della scoperta da parte della Guardia di Finanza di un caso di caporalato nei vigneti delle province tra Udine e Gorizia. La cosa potrà aver stupito chi è abituato ad accostare la parola “caporalato” al sud Italia, chi invece lavora e frequenta i vigneti del FVG era già a conoscenza da almeno un decennio di squadre (chiamate, a volte, chissà perché “cooperative”) di braccianti rumeni che operano a prezzi irrisori con orari al limite dell’h24. Come funzionano queste ditte? Sostanzialmente sono registrate in Romania, forniscono manodopera per un costo totale inferiore... Leggi tutto

Vite da buttare. La Geo Barents bloccata ad Augusta. A Cutro nessuno salva i naufraghi.

Vite da buttare. La Geo Barents bloccata ad Augusta. A Cutro nessuno salva i naufraghi.
La nave di Medici senza Frontiere, la Geo Barents, è in fermo amministrativo nel porto di Augusta, accusata di aver violato le norme imposte dalla legge sulle ONG, che obbliga a salvare solo un gruppo di naufraghi per volta, pretendendo che siano trasportati in porti lontanissimi. La Geo Barents è accusata anche della mancata consegna della scatola nera della nave, sebbene normalmente venga richiesta solo in caso di incidente occorso all’imbarcazione. L’ultima di una lunga serie di trappole per impedire i salvataggi in mare. La Geo Barents e le altre navi delle ONG operano in un settore del Mediterraneo dove... Leggi tutto

Decreto ong. Nuovi strumenti per il razzismo delle istituzioni.

Decreto ong. Nuovi strumenti per il razzismo delle istituzioni.
Negli ultimi mesi il governo ha avviato una nuova strategia contro le ONG che svolgono attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Il 22 e il 23 dicembre sono attraccate per la prima volta nel porto di Livorno due navi delle ONG con a bordo 250 naufraghi salvati da imbarcazioni in difficoltà. Mai era stato assegnato a queste navi un porto sicuro tanto a nord dove condurre in salvo sulla terraferma i naufraghi. Già i porti di Salerno e Bari a cui erano state destinate l’11 dicembre due di queste navi risultavano insolitamente distanti dalle aree in cui le... Leggi tutto

Libertà di movimento e diritti a pezzi

Libertà di movimento e diritti a pezzi
Il 10 gennaio è ricorso l’anniversario del giorno buio di un anno fa quando, a Tripoli, centinaia di rifugiat*, che occupavano da esattamente 100 giorni la piazza sotto le finestre degli uffici dell’UNHCR, venivano violentemente sgomberat* dalle milizie libiche…centinaia di persone arrestate e tuttora imprigionate nei centri di detenzione libici, altr* fatt* sparire; fu una delle tante violenze inaudite che colpiscono le persone migranti a cui viene rifiutata ogni protezione. Questa giornata nera è stata ricordata, il 10 gennaio di quest’anno, in varie città europee, quale fine di una rivolta, certo, ma non come fine della lotta, al contrario! Già... Leggi tutto

Continuano le politiche criminali alle frontiere. Italia-Libia, rinnovato il memorandum.

Continuano le politiche criminali alle frontiere. Italia-Libia, rinnovato il memorandum.
Al momento in cui scriviamo, sabato 5 novembre, si sta consumando l’ennesima vergognosa polemica sulla pelle di centinaia di sventurati. Quattro navi di Ong impegnate nel soccorso dei migranti in mare sono costrette a rimanere al largo delle coste siciliane perché il governo italiano gli impedisce di attraccare nel primo porto sicuro. Con una lettera firmata dai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto e delle Infrastrutture e Mobilità Matteo Salvini, il governo italiano ha vietato alla nave Humanity1 – sulla quale si trovano centosettantanove tra donne, uomini e bambini – di rimanere nelle acque territoriali italiane più a... Leggi tutto

Roma: Stop Memorandum Italia-Libia

Roma: Stop Memorandum Italia-Libia
Il 15 ottobre, come gruppo Mikhail Bakunin FAI Roma&Lazio abbiamo deciso di scendere in piazza nel percorso della Rete Antirazzista e di Black Lives Matter Roma. È stata una giornata di lotta internazionale proposta da Abolish Frontex, dedicata principalmente a denunciare i crimini di Stato che, attraverso il Memorandum degli accordi Italia-Libia, si perpetrano in virtù dell‘esternalizzazione delle frontiere di molti paesi europei, in primis l’Italia. Inoltre è stata per noi, anche nel solco delle iniziative promosse dall’Assemblea Antimilitarista, un’occasione per amplificare le voci dei disertori di tutte le guerre, a cominciare da quelli provenienti da Russia, Bielorussia e Ucraina,... Leggi tutto

Saluzzo. Una strana stagione della frutta.

Saluzzo. Una strana stagione della frutta.
Il distretto agroalimentare del saluzzese è noto come la “Rosarno” del nord, per l’impiego massiccio di lavorator* soprattutto africani, cui viene negato un alloggio decente, protagonisti nel recente passato di numerose lotte. Quest’anno, nonostante siamo ai primi di luglio i luoghi frequentati dai braccianti stranieri sono quasi deserti. Cosa sta succedendo? Di seguito un articolo scritto da Lele Odiardo, un compagno attivo nella solidarietà ai braccianti in lotta, che ha anche rilasciato un’intervista all’info di Blackout. Per le strade del saluzzese qualche bracciante africano in bicicletta comincia a vedersi ma sono poche unità, probabilmente già in zona da tempo se... Leggi tutto

Il dovere di disobbedire

Il dovere di disobbedire
La vicenda della nave Sea Watch fa emergere un quadro ben preciso della situazione sia dell’isola di Lampedusa che dei migranti che cercano di abbandonare la Libia per raggiungere l’Europa. Intanto la guerra per procura che le potenze globali e regionali si stanno facendo in Libia ha fatto completamente degenerare il sistema di gestione coatta e repressiva dei migranti; come il bombardamento del 3 luglio dimostra, ormai non si tratta solo di prigioni, torture, stupri, vendite di schiavi, ma di pericolo di morte (e morte effettiva) sotto gli attacchi di una o dell’altra fazione in guerra per il controllo del... Leggi tutto

Se il CARA è meglio della chiusura del CARA

Se il CARA è meglio della chiusura del CARA
Lo sgombero a sorpresa del CARA di Castelnuovo di Porto ha prodotto sconcerto per la totale assenza di preavviso e concertazione, per le modalità autoritarie e naziste con cui si è svolto prescindendo da ogni diritto di restare. Il prelevamento e la “ricollocazione forzata” sorda alle volontà e alle esigenze di chi la subisce, sono senza dubbio sufficienti a poter parlare di “deportazione”, dunque concordo anch’io con l’attribuzione di questa specifica denominazione, ma… Si, c’è un “ma”, anche se dopo aver reso un tormentone mediatico lo scherno al “non sono razzista ma”, ad oggi pare si debba temere a pronunciarlo,... Leggi tutto

Capitalismo, migrazioni, movimento operaio

Capitalismo, migrazioni, movimento operaio
Sul primo numero di quest’anno è stato pubblicato su queste pagine “FUSARO, RIZZO E L’IMMIGRAZIONE. Storia di un Inganno Ideologico”. Poiché la cosa ha suscitato un certo interesse, dentro e fuori dalla rete, ho deciso di approfondire un punto che ritengo cruciale e che, nell’articolo succitato, avevo affrontato solo nelle grandi linee: il rapporto tra capitalismo, migrazione e movimento operaio, con un accenno alle strategie di quest’ultimo – completamente diverse da quelle suggerite da Fusaro, Rizzo e Sovranisti vari, risultate poi vincenti paradossalmente proprio nell’ottica della costruzione di quella “unità etica” del mondo del lavoro auspicata, almeno in apparenza, da... Leggi tutto
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