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Genova: blocchiamo le navi della morte

Genova: blocchiamo le navi della morte
dal post di osservatoriorepressione.info È iniziato all’alba del 10 novembre, presso il porto di Genova, il presidio per impedire il passaggio della nave della ZIM, carica di armamenti e diretta a Israele. Dal varco San Benigno già centinaia le persone solidali con il popolo palestinese, tra lavoratori del porto, studenti, cittadini e realtà che vanno dal sindacalismo di base alle associazioni pacifiste e che si sono ritrovati questa mattina uniti sotto gli slogan “la guerra comincia da qui” “fermiamo le navi della morte”. Oltre al varco della ZIM bloccato anche il varco dei traghetti. Oltre al varco della ZIM, la... Leggi tutto

Crepare di salute. Ancora tagli alla sanità pubblica.

Crepare di salute. Ancora tagli alla sanità pubblica.
Lo scorso anno oltre quattro milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi, ciò sostanzialmente per due motivi: impossibilità a pagare il ticket e lunghezza delle liste d’attesa. Questo dato dovrebbe essere un campanello di allarme che segnala l’urgenza di un intervento risolutivo, purtroppo, come vedremo, non ci sono interventi neanche per ridurre il fenomeno. Questo solo dato ci dice della volontà di superare il servizio sanitario garantito a tutti; operazione questa che data da diversi anni e con governi di colori diversi. Nel 2005 la spesa, per ogni individuo, in Italia era pari a quella europea, nel 2023 si registra... Leggi tutto

Sciopero generale del 20 ottobre. Se non ora, quando?

Sciopero generale del 20 ottobre. Se non ora, quando?
Intervista alla rappresentanza USI nel Coordinamento dei sindacati di base e conflittuali Qual è il quadro generale della situazione attuale? R – Siamo di fronte ad un governo profondamente di destra che continua la sua marcia trionfale. Pur diviso al proprio interno da logiche di egemonia è saldamente unito nella prospettiva di governare più a lungo possibile e nell’approvare leggi più repressive nel mondo del lavoro e nel sociale. Nel settore della logistica i contratti sono sostituiti e non rispettati, sono state modificate le leggi che aumentano la precarizzazione per chi lavora e a molti disoccupati è stato tolto il... Leggi tutto

Per il prossimo sciopero generale

Per il prossimo sciopero generale
In questi due anni il sindacalismo di base ha organizzato tre scioperi generali contro il militarismo, la guerra e l’economia di guerra. All’indomani di ogni sciopero, chi non ha ancora rotto il cordone ombelicale con il sindacalismo di stato ha parlato di iniziative velleitarie ed avventuriste. È stato detto che il movimento non era maturo, che gli scioperi erano piovuti dall’alto ecc. E invece gli scioperi che sono stati organizzati compattamente da tutto il sindacalismo di base, con il coinvolgimento significativo di lavoratrici e lavoratori, hanno rappresentato un elemento di rottura importante, un esempio per tutta l’Europa di reale mobilitazione... Leggi tutto

20 ottobre contro la guerra, il carovita e la precarietà. SCIOPERO GENERALE!

20 ottobre contro la guerra, il carovita e la precarietà. SCIOPERO GENERALE!
Le mobilitazioni locali e nazionali attivate dai sindacati di base e conflittuali negli ultimi anni contro la guerra, il carovita e la precarietà non si sono fermate. ADL Varese, Cub, S.i. Cobas, Usi-Cit, SGB rilanciano la protesta con lo sciopero generale del prossimo 20 ottobre e l’assemblea nazionale a Milano di domenica 8. L’alternanza dei governi non è stata in grado di attraversare la volontà di applicare soluzioni efficaci per uscire dalle condizioni di reddito non adeguato al costo della vita attuale in cui si trovano a vivere milioni di lavoratori e lavoratrici poveri, disoccupati e pensionati già duramente colpiti... Leggi tutto

Incidente sul lavoro? No, guerra di classe!

Incidente sul lavoro? No, guerra di classe!
Il 2 settembre, in una Torino ancora semi chiusa, in piazza XVIII Dicembre si è tenuto un presidio indetto dai settori del sindacalismo di base e gruppi politici e sociali dopo la strage di Brandizzo, dove cinque operai della Sigifer, una ditta che aveva in appalto la manutenzione per conto di RFI sono stati uccisi da un treno mentre lavoravano di notte. Di seguito il volantino che abbiamo distribuito in piazza: “Gli ultimi a cadere sono stati 5 operai impiegati nella manutenzione della linea ferroviaria tra Torino e Milano. Travolti da un treno che non aveva ricevuto nessun segnale di... Leggi tutto

Alternanza e lavoro minorile: due facce della stessa medaglia?

Alternanza e lavoro minorile: due facce della stessa medaglia?
Ci troviamo in un’aula di una scuola italiana, in attesa di iniziare le operazioni di scrutinio di fine anno, si tratta di una classe quarta di un istituto superiore; per la verità stiamo anche aspettando il collega d’informatica che è in leggero ritardo. Quando entra, prima ancora che qualcuno attacchi con un: “Stavamo aspettando proprio te!”, spiega il motivo del contrattempo. Fino a poco prima era al telefono con M.M. uno studente di quella stessa classe che, da qualche giorno, aveva incominciato la “fase aziendale” del suo PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) la nuova versione della meglio... Leggi tutto

Calcestruzzo indurito. Il diritto di sciopero nel mirino della Corte Suprema USA.

Calcestruzzo indurito. Il diritto di sciopero nel mirino della Corte Suprema USA.
La questione che la Corte Suprema ha affrontato nel caso Glacier era se il datore di lavoro potesse fare causa alla sezione locale 174 del sindacato dei camionisti in un tribunale statale per la presunta distruzione intenzionale del calcestruzzo dell’azienda quando gli autisti in sciopero che erano partiti con le consegne di calcestruzzo pronto per l’uso hanno restituito i loro camion carichi, richiedendo all’azienda di smaltirlo prima che facesse presa. Precedenti casi giudiziari affermano che un datore di lavoro non può citare in giudizio un sindacato in un tribunale statale per attività presumibilmente coperte dal National Labor Relations Act. Il... Leggi tutto

Padroni al Lavoro: la workfare society dello sfruttamento

Padroni al Lavoro: la workfare society dello sfruttamento
Workfare o work for welfare significa letteralmente lavorare per ottenere un beneficio: la concessione di forme di integrazione al reddito sono vincolate a prestazioni lavorative. – Nell’ Italia neoliberista, nazionalista, fascista e sessista, il “povero”, sinonimo di proletario, è il lavoratore che dal 2005 al 2021 ha perso sino al 48% del reddito: per lo più i giovani entro i 35 anni del Centro-Sud, le donne e gli “stranieri”, i mai occupati, disoccupati, i working poor della logistica e dei servizi, i precari; essi sono l’esercito industriale di riserva della “Nuova Società del Workfare” necessario alla Sviluppo, per lo più... Leggi tutto

Agrolab di Carrara: laboratorio di disoccupazione.

Agrolab di Carrara: laboratorio di disoccupazione.
Intervento alla manifestazione del 1° maggio di Carrara di due tecnici di laboratorio della Agrolab a testimonianza della loro difficile situazione lavorativa – ndr Siamo lavoratori della società Agrolab. Abbiamo lavorato in precedenza per un’altra società (che lavorava negli stessi stabilimenti) dalla quale Agrolab ha rilevato 3 anni fa il ramo produttivo del laboratorio e in questi ultimi 15 – 20 anni la struttura è riuscita a crescere, a realizzare rapporti con con grandi aziende nazionali, a consolidare il proprio assetto ed aprire altre sedi in Sicilia e Basilicata. Questa espansione ha condotto il nostro Laboratorio di analisi alla possibilità... Leggi tutto

Morsa d’acciaio. Carrara: crisi Sanac e risposta operaia.

Morsa d’acciaio. Carrara: crisi Sanac e risposta operaia.
La Sanac, è l’azienda leader in italia nella produzione di refrattario con 300 lavoratori dislocati negli stabilimenti di Massa, Vado Ligure e Gattinara. Da anni è commissariata e ormai siamo arrivati al quarto bando di gara per l’acquisizione degli stabilimenti. Fra periodi di produzione serrati e mesi di cassa integrazione le fabbriche Sanac stanno affondando. Un quadro estremamente preoccupante, sia per l’occupazione sia per la potenzialità industriale che rischia di perdersi o che nella migliore delle ipotesi vedrà l’acquisizione, fallimentare per i lavoratori e le competenze, da parte dell’ennesima multinazionale. Non è questa la soluzione occupazionale e industriale auspicata dai... Leggi tutto

Manifestazione a Milano il Primo Maggio

Manifestazione a Milano il Primo Maggio
Hanno aderito e partecipato alla preparazione della manifestazione del Primo Maggio a Milano le seguenti organizzazioni sindacali: Adl cobas, SI Cobas, CUB, Sgb, Sialt e USI CIT. Uno spaccato significativo unitario del sindacalismo di base e conflittuale. Si è arrivati alla scadenza dopo diversi incontri e assemblee anche pubbliche per confrontarsi e concordare gli obiettivi prioritari e gli accordi sulle modalità della manifestazione stessa. I punti concordati sui contenuti della manifestazione sono stati “contro la guerra, contro il carovita, per l’aumento dei salari, la sicurezza sul lavoro”. Il corteo è partito da piazza XXIV Maggio dove era stato dato l’appuntamento... Leggi tutto

Padroni al lavoro: sei tu la merce usa e getta!

Padroni al lavoro: sei tu la merce usa e getta!
Il Decreto Lavoro del “governo” Meloni sancisce: – lo smantellamento della contrattazione collettiva e la non più necessaria mediazione sociale dei sindacati; – la trattativa contrattuale aziendale anche tramite sigle “sindacali” gialle create per quella occasione (UGL in prima fila, una mini lobby connessa all’universo della estrema destra europea, oggi nominata interlocutrice del governo); contratti che possono essere peggiorativi delle condizioni del lavoratore, in conseguenza dell’ art. 8 del dl 148/2011; – la contrattualizzazione individuale e discrezionale tra padrone e lavoratore, certificata da consulenti privati del lavoro; – la totale precarizzazione per mezzo di chiamate ove il capitalista non deve... Leggi tutto

Platform workers: nuove frontiere dello sfruttamento.

Platform workers: nuove frontiere dello sfruttamento.
“Prima di internet, non sarebbe stato facile trovare qualcuno e farlo sedere per dieci minuti a lavorare per te, per poi licenziarlo passati quei dieci minuti. Ma con la tecnologia puoi trovarlo, pagarlo una miseria e poi sbarazzartene quando non ti serve più” questa frase (attribuita all’imprenditore americano Lukas Biewald) non è una battuta di spirito ma registra alla perfezione una delle nuove frontiere dello sfruttamento, quella – sfuggente – dei “lavoratori delle piattaforme”. L’armamentario dello sfruttamento padronale si arricchisce ogni giorno di nuovi strumenti, senza dismettere nessuno di quelli già in uso. Così, accanto a modelli arcaici e “illegali”... Leggi tutto

Burnout: assassinio programmato.

Burnout: assassinio programmato.
Qualche giorno fa è uscita sui media la notizia di due morti e un ferito grave sul lavoro a Milano. Un paio di giorni dopo alcuni quotidiani nazionali scrivevano dell’incriminazione di sette persone che avevano abbandonato in un fosso il corpo di un operaio in nero per occultarne la morte sul lavoro. Nomino questi due casi fra tanti altri perché possono far emergere certi aspetti del lavoro odierno, che ogni giorno, ogni settimana miete nuovi morti. In alcuni anni si registrano diminuzioni, in altri anni incrementi, ma morire di lavoro continua ad essere una minaccia costante. Vediamo un po’ di... Leggi tutto
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