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Solidarietà alla lotta della Rojava

Solidarietà alla lotta della Rojava

‬Sabato‭ ‬21‭ ‬si è tenuta a Milano,‭ ‬nei locali della Federazione Anarchica Milanese/Ateneo Libertario,‭ ‬l’annunciata giornata di solidarietà alla lotta della Rojava,‭ ‬organizzata con la collaborazione della Comunità curda locale.‭ ‬Numerosi i partecipanti,‭ ‬oltre il limite di capienza del salone,‭ ‬partecipato il dibattito che si è protratto oltre le due ore e mezza accompagnato dalla visione del video‭ ‘‬Her yer Kobane‭’ ‬di Giacomo Sini,‭ ‬apprezzatissima la cena tradizionale curda,‭ ‬ricca di ingredienti e di sapori.‭
‬Il dibattito ha preso il via con l’intervento della compagna Hazal che,‭ ‬dopo un riassunto delle vicende che hanno portato all’evoluzione dei metodi e dei programmi della sinistra curda,‭ ‬ha illustrato il significato della lotta della Rojava per il confederalismo democratico,‭ ‬aggiornato sulla situazione in corso,‭ ‬sui concomitanti impegni di ricostruzione di Kobane e dei centri distrutti e di persistente necessità di difesa dagli attacchi di ISIS e dalle aggressioni dello Stato turco,‭ ‬sul valore e la necessità della solidarietà internazionale. ‭ ‬Albero Di Monte ed Andrea Cegna hanno invece relazionato sulle impressioni e le esperienze ricavate dal loro recente viaggio nelle zone curde confinanti con la Rojava all’interno dei confini turchi.‭ ‬Una testimonianza la loro,‭ ‬ricca ed articolata,‭ ‬che ha reso bene l’idea di quanto la parola‭ ‘‬laboratorio‭’ ‬si accompagni a quanto si sta cercando di costruire in quei territori,‭ ‬in un processo complesso e a volte contraddittorio,‭ ‬caratterizzato da una dialettica tra una struttura sociale di tipo patriarcale ed una tesa alla conquista di relazioni sociali improntate sull’egualitarismo di genere,‭ ‬sulla giustizia sociale e sul rispetto dell’ambiente.‭
‬Il dibattito che ne è seguito ha permesso di rimarcare ulteriormente il valore di una lotta che esce dai confini ristretti dell’indipendentismo nazionale per affermare i valori universali di una umanità senza frontiere che partendo dal riconoscimento delle differenze e delle originalità culturali sappia ritrovare in forme organizzative orizzontali e partecipate,‭ ‬non gerarchiche,‭ ‬la capacità di costruire un futuro di libertà e di dignità.‭
‬A conclusione della serata,‭ ‬caratterizzata da musica curda contemporanea e dall’intervento diretto dei fiati della mitica Banda degli Ottoni,‭ ‬con contorno di danze,‭ ‬si è dato conto della sottoscrizione raccolta‭ (‬1105‭ ‬euro‭)‬,‭ ‬destinata alla‭ ‘‬Casa delle donne‭’ ‬di Kobane,‭ ‬una struttura destinata a raccogliere e sostenere le donne,‭ ‬molte volte con prole a carico,‭ ‬rimaste prive di sostegno,‭ ‬di casa,‭ ‬di reddito.‭ ‬Una Casa che ha come obiettivo anche quello di dare forza alla lotta delle donne nel loro percorso di autonomia e di liberazione,‭ ‬nella convinzione che senza un loro ruolo attivo,‭ ‬non ci può essere una effettiva trasformazione rivoluzionaria della società.‭
‬L’incaricato‭

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