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La fossa della marianna

La fossa della marianna

30/04/2014 Roma, conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri. Nella foto Marianna Madia
Chi avesse letto l’inserto‭ “‬Economia‭ & ‬Finanza‭” ‬di‭ “‬La Repubblica‭” ‬del‭ ‬16‭ ‬giugno si sarebbe trovato di fronte ad una vigorosa articolessa sulla normativa che regola il licenziamento dei furbetti del cartellino,‭ ‬ne riporto un brano:
“‬Quarantotto ore per essere sospeso.‭ ‬Due settimane per difendersi.‭ ‬Altre due per essere sbattuto fuori.‭ ‬Tempi duri‭ (‬e stretti‭) ‬per chi è beccato in flagrante a timbrare il cartellino per sé‭ (‬o per altri‭) ‬e poi va in palestra,‭ ‬a fare shopping,‭ ‬torna a letto oppure corre al secondo lavoro.‭ ‬Il decreto attuativo della riforma Madia‭ (‬presentato a gennaio e da stasera legge dello Stato‭) ‬fissa un tempo certo‭ – ‬30‭ ‬giorni‭ – ‬per decidere la sorte del dipendente pubblico furbetto.‭ ‬I correttivi al testo finale‭ – ‬che recepisce le sollecitazioni di Parlamento e Consiglio di Stato‭ – ‬blindano la tempistica dell’iter disciplinare fin qui molto lasco.‭ ‘‬Per i furbetti del cartellino è finita la pacchia‭’‬,‭ ‬è‭ ‘‬un provvedimento cattivo ma giusto‭’ ‬ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri:‭ ‘‬D’ora in poi si va a casa‭’‬.‭”
e d’improvviso mi torna alla mente il mitico Bollettino della Vittoria‭
“Comando Supremo,‭ ‬4‭ ‬novembre‭ ‬1918,‭ ‬ore‭ ‬12‭ ‬Bollettino di guerra n.‭ ‬1268‭ ‬a firma Armando Diaz,‭ ‬comandante supremo del Regio Esercito
La guerra contro l’Austria-Ungheria che,‭ ‬sotto l’alta guida di S.M.‭ ‬il Re,‭ ‬duce supremo,‭ ‬l’Esercito Italiano,‭ ‬inferiore per numero e per mezzi,‭ ‬iniziò il‭ ‬24‭ ‬maggio‭ ‬1915‭ ‬e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per‭ ‬41‭ ‬mesi,‭ ‬è vinta.‭ ‬La gigantesca battaglia ingaggiata il‭ ‬24‭ ‬dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane,‭ ‬tre britanniche,‭ ‬due francesi,‭ ‬una cecoslovacca ed un reggimento americano,‭ ‬contro‭ ‬settantatré divisioni austroungariche,‭ ‬è finita.‭ ‬La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d’Armata su Trento,‭ ‬sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino,‭ ‬travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I,‭ ‬VI e IV,‭ ‬ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria.‭ ‬Dal Brenta al Torre l’irresistibile slancio della XII,‭ ‬della VIII,‭ ‬della X armata e delle divisioni di cavalleria,‭ ‬ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.‭ ‬Nella pianura,‭ ‬S.A.R.‭ ‬il Duca d’Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata,‭ ‬anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate,‭ ‬che mai aveva perdute.‭ ‬L’Esercito Austro-Ungarico è annientato:‭ ‬esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza dei primi giorni e nell’inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi.‭ ‬Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.‭ ‬I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.‭”
Basta provare a recitare il brano tratto da‭ “‬La Repubblica‭” ‬con lo stesso tono a la stessa scansione che si usano o,‭ ‬meglio,‭ ‬si usavano leggendo il Bollettino della Vittoria per coglierne appieno la baldanza e l’impeto.‭ ‬Alla radicalizzazione e velocizzazione delle sanzioni amministrative per i dipendenti si aggiungono provvedimenti contro i dirigenti distratti che arrivano sino al carcere e per soprammercato la richiesta dei danni ai furbetti del cartellino.‭ ‬Insomma una vera e propria marcia trionfale.
È interessante rilevare,‭ ‬a questo punto,‭ ‬che,‭ ‬a petto delle strida governative il silenzio è stato fragoroso e che,‭ ‬al massimo,‭ ‬si sono sentiti vivi complimenti,‭ ‬applausi e approvazioni.‭ ‬Per fare solo un caso,‭ ‬nel corso di una delle trasmissioni televisive che è solito adornare con la sua presenza,‭ ‬Matteo Salvini,‭ ‬Conducator della Lega Nord si è immediatamente dichiarato disposto a sostenere la legge avanzando casomai il sospetto che il governo non sarà determinato come dovrebbe.
Ora,‭ ‬è sin troppo chiaro che il mezzemaniche assenteista,‭ ‬il vigile urbano che timbra il cartellino in mutande ecc.‭ ‬non sono eroi popolari e che la loro decennale resistenza al lavoro non è mai passata per un’esplicita presa di posizione politica,‭ ‬qualsiasi cosa ne pensasse e ne pensi il professor Antonio‭ ‬Negri detto Toni,‭ ‬ma,‭ ‬casomai,‭ ‬per un grigia e patetica guerriglia quotidiana volta a garantirsi una vita di squallore e di noia libera,‭ ‬però dal lavoro.‭ ‬Insomma il nume tutelare di questo tipo umano è sempre stato e resta Clemente Mastella più che John Ludd ed anzi,‭ ‬negli ultimi anni,‭ ‬come è emerso dal controllo dei profili face book di alcuni di loro,‭ ‬si caratterizzano per vigorose intemerate contro i politici corrotti.
È però un fatto che,‭ ‬se veramente il governo in nome dell’efficienza capitalistica,‭ ‬romperà il factum sceleris che lo lega,‭ ‬e non da oggi,‭ ‬alle clientele che si annidano nel pubblico impiego,‭ ‬rischia di essere messa a repentaglio la vita quotidiana di chi costituisce queste clientele e che garantisce consenso all’ordine costituito.
Ne consegue che,‭ ‬fatto salvo che la legge Madia va combattuta per il suo prevedere la sanzione prima del giudizio visto che la sospensione dal lavoro con il solo assegno alimentare non è misura di poco conto,‭ ‬ci si dovrà attrezzare ad uno scenario che vedrà il lavoro pubblico,‭ ‬per un verso,‭ ‬messo peggio ma,‭ ‬per l’altro,‭ ‬potenziale soggetto di crescenti conflitti.
Cosimo Scarinzi


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