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Presidio antifascista all’Alberone

Presidio antifascista all’Alberone

Lunedì 7 gennaio si è concluso intorno alle ore 20 il presidio antifascista “Ai nostri posti ci troverete” di fronte la sede del Comitato di Quartiere Alberone in Via Appia Nuova 357. Alcune centinaia di compagne e compagni si sono riuniti a partire dalle ore 16, come ogni anno dal 1979, per impedire ai fascisti, nel giorno dell’anniversario dei morti di Acca Larentia,di compiere impunemente le loro provocazioni nel quartiere. Via Acca Larenzia è la strada che ospitava una sede dell’MSI dove il 7 gennaio del 1978 furono uccisi F.Bigonzetti, F.Ciavatta e S.Recchioni.

Dal 1970 la sede del CdQ Alberone è un luogo aperto alla città, che si autorganizza, che lotta per i propri bisogni, che costruisce spazi di solidarietà, dove diverse individualità, gruppi e collettivi hanno fatto vivere questo spazio secondo le diverse esigenze che, nel divenire storico, hanno innervato le lotte dei soggetti proletari, degli studenti, dei lavoratori e dei disoccupati per la ricerca di percorsi di trasformazione dello stato di cose presenti e per cancellare nei quartieri qualsiasi tipo di spazio all’apologia del fascismo, del razzismo, del sessismo e dell’omofobia.

In questa fase di duro attacco del sistema capitalistico neoliberale alle condizioni di vita e di lavoro delle classi subalterne per mezzo delle politiche di taglio ai servizi sociali, la riduzione dei salari,il saccheggio e la devastazione dei territori, il ruolo storico dei fascisti, di indirizzare la rabbia popolare contro i più deboli anziché contro i padroni e i “reggiborsa”,i veri responsabili delle nostre miserie, è identico a quello del passato. Ieri con le leggi sulla razza oggi contro i migranti, i fascisti soffiano sul fuoco del razzismo e della paura del diverso, invocano la legalità contro le occupazioni di case e spazi sociali, parlano di “degrado” ma sono gli stessi che, dietro le quinte, speculano e rubano in connivenza con i gruppi affaristici e clientelari che hanno devastato questa città.

Ancora una volta le compagne e i compagni di Roma hanno ribadito la loro presenza e la volontà di lottare insieme per affermare che la liberazione di ognuno è legata alla liberazione di tutte e tutti dall’oppressione dei padroni e dei fascisti.

L’Incaricata per il Gruppo Anarchico C.Cafiero-FAIRoma

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