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Lo spettro del passato che ritorna

Lo spettro del passato che ritorna
Il governo Macrì è deciso a regolare i conti con tutta l’opposizione sociale e politica nel paese.  La dura repressione che ha investito le migliaia di persone scese in piazza contro la riforma delle pensioni non accenna a placarsi.  L’attacco alle già precarie condizioni di vita della popolazione è sempre più forte: aumenti delle bollette, salari bassissimi, elisione delle deboli garanzie per i più poveri.  Durissimo è l’attacco alle comunità mapuche in lotta. L’unico poliziotto indagato nell’inchiesta sulla sparizione e la morte di Santiago Maldonado, il giovane anarchico sequestrato ed ucciso dalla polizia lo scorso agosto, è stato promosso. Per... Leggi tutto

La riforma delle pensioni passa in Parlamento. In migliaia provano ad assaltare il palazzo

La riforma delle pensioni passa in Parlamento. In migliaia provano ad assaltare il palazzo
La riforma delle pensioni del governo di Mauricio Macrì è stata approvata nella serata del 18 dicembre. Nello stesso giorno era stato proclamato uno sciopero generale, che aveva portato in piazza dalle 250 alle 300 mila persone. La notte precedente i tamburi dei cacerolazos avevano echeggiato per tutto il paese. Giovedì 14 dicembre il corteo diretto in parlamento era stato attaccato con violenza dalla polizia. Quattro giorni dopo una manifestazione enorme ha raggiunto il parlamento nel tardo pomeriggio. L’intera area era stata blindata con protezioni metalliche. All’attacco ai blocchi, subito divelti, la polizia ha risposto con cariche di poliziotti in... Leggi tutto

Attacco alle comunità mapuche: un morto, due feriti, diversi desaparecidos

Attacco alle comunità mapuche: un morto, due feriti, diversi desaparecidos
Nel pomeriggio di sabato 25 novembre, in Patagonia, diversi corpi della polizia e della gendarmeria nazionale hanno attaccato la comunità Lafken Winkul Mapu, uccidendo a colpi di arma da fuoco Rafael Nahuel e ferendo altri due mapuche, un uomo e una donna, che si trovano in gravi condizioni all’ospedale Ramon Carrillo. Siamo nei territori contesi di Villa Mascardi, un parco nazionale a pochi chilometri da Bariloche, nota località turistica della Patagonia argentina. Ne abbiamo parlato con Ivan, un compagno della Cub trasporti di Milano che si trova da qualche mese in Argentina, dove ha visitato numerose comunità mapuche in lotta. Ascolta la diretta: http://radioblackout.org/2017/12/argentina-attacco-alle-comunita-mapuche-un-morto-due-feriti-diversi-desaparecidos/  La... Leggi tutto

Torturato e ucciso dallo stato

Torturato e ucciso dallo stato
Il 18 di ottobre nel rio Chabut è stato ripescato il corpo di Santiago Maldonado. Era scomparso il 1° agosto. Desaparecido. Scomparso. Questa parola viene usata solo in spagnolo, perché solo in questa lingua assume il significato che hanno saputo imprimerle i regimi autoritari che negli anni Settanta hanno insanguinato l’America Latina. Durante la dittatura di Videla sparirono circa 30.000 persone. Sequestrate, torturate per settimane, mesi, infine gettate in mare ancora vive da aerei militari. I figli delle prigioniere incinta nacquero in galere segrete come l’ESMA, vennero presi dagli aguzzini dei loro genitori che li spacciarono per propri. Pochi sanno... Leggi tutto

Milano e Torino. Dov'è Santiago Maldonado? Le maglie di Benetton sono sporche di sangue

Milano e Torino. Dov'è Santiago Maldonado? Le maglie di Benetton sono sporche di sangue
A due mesi dalla sparizione forzata di Santiago Maldonado nella Patagonia argentina, per mano della gendarmeria che perquisiva la comunità mapuche Lof de Resistencia a Cushamen, sabato 30 si è tenuta a Milano, di fronte al negozio della Benetton, nel frequentatissimo corso Buenos Aires, una manifestazione/presidio – organizzata dalla Rete, antiautoritaria e autonoma, solidale col popolo mapuche – per denunciare la responsabilità della multinazionale a guida italiana in questo misfatto, sostenere la lotta dei familiari di Santiago ed esigere dal governo argentino una risposta immediata. Insieme ad altre realtà del movimento libertario, hanno partecipato compagne e compagni della federazione anarchica... Leggi tutto

Presidio per Santiago Maldonado

Presidio per Santiago Maldonado
A due mesi dalla sparizione forzata di Santiago Maldonado nella Patagonia argentina, per mano della gendarmeria che perquisiva la comunità mapuche Lof de Resistencia a Cushamen, sabato 30 si è tenuta a Milano, di fronte al negozio della Benetton, nel frequentatissimo corso Buenos Aires, una manifestazione/presidio – organizzata dalla Rete, antiautoritaria e autonoma, solidale col popolo mapuche – per denunciare la responsabilità della multinazionale a guida italiana in questo misfatto, sostenere la lotta dei familiari di Santiago ed esigere dal governo argentino una risposta immediata. Insieme ad altra realtà del movimento libertario, hanno partecipato compagne e compagni della federazione anarchica... Leggi tutto

Dov'è Santiago Maldonado?

Dov'è Santiago Maldonado?
Giovedì 14 settembre a Torino si è tenuto un presidio solidale davanti ad uno dei negozi Benetton indetto dalla FAI di Torino. Quello che segue è l’articolo che spiega le ragioni dell’iniziativa. Desaparecido. Scomparso. Questa parola viene usata solo in spagnolo, perché solo in questa lingua assume il significato che hanno saputo imprimerle le dittature che negli anni Settanta hanno insanguinato l’America Latina. Negli anni della dittatura di Videla sparirono circa 30.000 persone. Sequestrate, torturate per settimane, mesi, infine gettate in mare ancora vive da aerei militari. I figli delle donne incinta nacquero nelle galere segrete come l’ESMA, vennero presi dagli... Leggi tutto

“Usiamo i nostri corpi per rivendicare la nostra libertà”

“Usiamo i nostri corpi per rivendicare la nostra libertà”
Il 7 di febbraio, presso l’Obelisco di Buenos Aires, e anche in altre città in tutto il paese, si è messa in atto una dimostrazione chiamata “Tetazo”. Le motivazioni risiedono in un avvenimento della settimana precedente, presso la spiaggia di Nechochea: 3 turiste che prendevano il Sole in topless sono state oggetto di attenzioni da parte di un eccessivo dispiegamento di forze di polizia: quasi ventisei poliziotti per obbligare le due donne a rimettersi la parte superiore del bikini. Amara ironia: quando ti molestano o ti colpiscono devi chiamare la polizia, ma ricordati di dire che stai per esporre i... Leggi tutto
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