Il referendum sul lavoro
Sono tre i quesiti che erano stati posti dai referendum promossi dalla CGIL: quello non ammesso dalla Corte Costituzionale riguardante la possibilità di reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo (attualmente è previsto solo un risarcimento economico), la cancellazione dei voucher e, infine, l’abrogazione delle norme che limitano le responsabilità delle aziende committenti nei confronti dei lavoratori delle ditte appaltatrici. Nel frattempo, il Governo ha approvato il cosiddetto “Decreto anti referendum”, un provvedimento che, da un lato, cancella sia i buoni lavoro voucher, dall’altro ripristina integralmente la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore e gli eventuali subappaltatori...
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