Manifestazione di Bologna. Nulla da modificare, tutto da reinventare.
Bologna, 22 ottobre. Stando al centro dell’immenso serpentone non si vedono né l’inizio né la fine del corteo. Si parla di trentamila persone accorse, non solo realtà bolognesi ma anche da tutta Italia. La cosa più ardua sarebbe elencare le sigle e realtà presenti: si va dai No Tav ai comitati No Basi, dai gruppi a impostazione marxista-leninista agli anarchici; per non parlare dell’Assemblea No Passante, del collettivo di fabbrica GKN e Fridays for Future, tutti e tre in testa al corteo. Lo striscione d’apertura recita una parola d’ordine secca e decisa: “Fine del mese e fine del mondo: stessa...
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