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La rivoluzione sociale globale o la brutalità di stato e capitalismo. 85° anniversario della rivoluzione spagnola

La rivoluzione sociale globale o la brutalità di stato e capitalismo. 85° anniversario della rivoluzione spagnola
Il 19 luglio 1936 le sirene delle fabbriche di Barcellona non suonano per l’inizio del turno. È il segnale concordato dei comitati di fabbrica della Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT) per l’azione dei comitati di difesa della Confederazione. L’esercito fascista, dopo aver neutralizzato il governo della Catalogna (che si era rifiutato di fornire armi alla CNT), invade la città. CNT, FAI e Gioventù Libertaria hanno già organizzato la difesa sociale e di classe, espropriando armi, che vengono distribuite al proletariato organizzato. I rivoluzionari e le rivoluzionarie della CNT-FAI, grazie alle informazioni raccolte sull’imminente attacco alla città da parte dell’esercito fascista,... Leggi tutto

I sentieri del Maquis

I sentieri del Maquis
Figura leggendaria quella di Ramon Vila Capdevila. Da bambino era stato sfigurato da un fulmine e per questo si era guadagnato il nomignolo di Caracremada (in catalano, faccia bruciata). Attivo nella CNT fin dai primi anni Trenta aveva poi partecipato alla Rivoluzione e alla guerra civile. Nel 1939 inizia anche per lui, come per altre centinaia di migliaia di profughi, il calvario dell’esilio in Francia. Una Francia che – in inverno – rinchiude i profughi in campi di concentramento improvvisati e senza alcun servizio, neppure igienico, spesso sulla spiaggia, come quello di Argelès-sur-Mer dove viene internato Ramon Vila. L’anarchico però... Leggi tutto

Calendario della Libertà

Calendario della Libertà
Nel luglio del 1936 il proletariato spagnolo dava vita a quella che, a tutt’oggi, è stata la più vasta e concreta esperienza di una società comunista ed autogestionaria nella storia del genere umano. A quindici anni dalla tragica fine di quell’esperienza lo scrittore e pensatore libertario Albert Camus la ricordava (Témoins, 5, primavera 1954, pp. 1-10): si tratta di un documento storico molto interessante che, di là delle posizioni che esprime, da un lato, mostra lo scrittore francese, dopo una prima fase di generica simpatia, oramai decisamente “dentro” le dinamiche militanti del movimento anarchico degli anni cinquanta, dall’altro, riporta alla... Leggi tutto

Un medico femminista ed antifascista

Un medico femminista ed antifascista
Dedicò la sua vita alla medicina e fu una delle fondatrici di mujeres libres. Esercitò la sua professione da una prospettiva femminista e di classe aiutando le donne operaie ad abolire pregiudizi e tradizioni riguardanti la maternità e la sessualità. Ha curato i bambini rifugiati della guerra civile ed è fuggita dalla Spagna. Morì, il 15 aprile 1968, in esilio e povertà. “Non è una carriera adatta ad una donna”. Così suo padre, un sergente, rispose ad Amparo Poch y Gascón, quando la giovane donna chiese di poter studiare medicina. Cedendo ai suoi ordini fini per studiare al magistrale, nella... Leggi tutto

Internazionale anarcosindacalista e sindacalista rivoluzionaria

Internazionale anarcosindacalista e sindacalista rivoluzionaria
Pubblichiamo questa breve intervista realizzata a Franco “Colby” Bertoli e a Massimiliano Ilari – rispettivamente segretario e responsabile relazioni internazionali dell’Unione Sindacale Italiana – alla fine del Congresso Internazionale di Parma del 11/13 Maggio, che ha visto la nascita della CIT-IWC, Internazionale anarcosindacalista e sindacalista rivoluzionaria. Il congresso, di cui avevamo già scritto nel numero scorso, è stato partecipato da un centinaio tra delegati ed osservatori da Europa, America Latina e America Settentrionale. Abbiamo chiesto a Colby e a Massimiliano di riassumerci quale è stato il percorso che ha portato a questo risultato, partendo dalla rottura nell’AIT consumatasi pochi anni... Leggi tutto

La rivoluzione. Tra caso e necessità

La rivoluzione. Tra caso e necessità
Si tratta di un libro che unisce una riflessione attuale con una serie di articoli scritti dal militante nel corso della sua lunghissima attività. Giunto alla soglia di novanta anni, Octavio riesamina le speranze e le delusioni, le azioni e i pensieri che lo hanno attraversato nei circa settanta anni di impegno anarchico. Nel suo prologo Tomas Ibáñez definisce bene l’elemento essenziale dell’esperienza di Alberola: l’unità indissolubile tra pensiero e azione, l’inestricabile nesso che collega i due aspetti di una vita condotta con generosità e impeto. Più volte si trovano in queste pagine riflessioni che ruotano attorno al desiderio di... Leggi tutto

Nasce la nuova internazionale

Nasce la nuova internazionale
Dopo un processo lungo tre anni, da quando si consumò definitivamente la rottura interna all’AIT, è sorta la nuova internazionale anarcosindacalista: la Confederacion Internacional de los Trabajodores / International Confederation of Workers (CIT/ICW). Tra delegati e osservatori da sindacati interessati al percorso vi erano più di novanta compagn*. Durante le sessioni plenarie e i gruppi di lavoro sono stati affrontati vari temi sia tipicamente sindacali che di portata più vasta, nell’ottica di legare lotte che solo in apparenza sono differenziate ma che sono profondamente intersecate tra loro dalla natura stessa della società capitalista. Alla nuova internazionale hanno aderito: USI (Italia),... Leggi tutto

La nuova internazionale anarco-sindacalista e sindacalista rivoluzionaria

La nuova internazionale anarco-sindacalista e sindacalista rivoluzionaria
L’AIT – Associazione Internazionale dei Lavoratori (Trabajadores) – si trascinava da tempo delle forti problematiche interne che di fatto ne tenevano bloccato lo sviluppo, venendo meno la sua funzione di coordinamento e di confronto fra le varie tematiche che ciascuno deve affrontare nel proprio territorio in cui vive. Soprattutto veniva meno quella necessità urgente di sviluppare una adeguata solidarietà nei confronti di chi si trova in difficoltà nell’esercitare un’azione di lotta di classe nelle varie situazioni sparse nel mondo, subendo pesanti repressioni. Questa situazione interna si era creata in seguito alla apertura un po’ superficiale creatasi in un certo periodo... Leggi tutto

I bombardamenti italiani sulla Catalogna (1936-1939)

I bombardamenti italiani sulla Catalogna (1936-1939)
La rimozione collettiva è uno sport molto praticato in Italia e lo stereotipo degli “Italiani brava gente” è sicuramente uno dei più consolidati nella coscienza nazionale. Tra i tanti crimini di guerra commessi dal regime fascista il più dimenticato è sicuramente la serie di bombardamenti sulla popolazione inerme compiuti dall’aviazione italiana durante la guerra civile spagnola. E’ noto a tutti il massiccio appoggio dato da Hitler e Mussolini al tentativo di golpe militare del luglio 1936. È ben conosciuto il micidiale bombardamento di Guernica (immortalato da Picasso), messo in atto da bombardieri tedeschi il 26 aprile 1937. Ben pochi sanno... Leggi tutto

Sulla situazione in Catalogna

Sulla situazione in Catalogna
Continuiamo a seguire gli avvenimenti in Catalogna pubblicando vari materiali, dopo gli articoli di Claudio Venza e Monica Jornet ecco un comunicato congiunto dei maggiori sindacati anarcosindacalisti e libertari spagnoli. La redazione web Le organizzazioni firmatarie, sindacati di settore statale, condividono la preoccupazione per la situazione in Catalogna, per la repressione che lo Stato ha scatenato, per la riduzione dei diritti e della libertà che questo comporta e comporterà e per il risorgere di un nazionalismo stantio che si sta radicando in gran parte dello Stato. Difendiamo l’emancipazione di tutti i lavoratori della Catalogna e del resto del mondo. Forse... Leggi tutto

Oltraggio alla Catalogna?

Oltraggio alla Catalogna?
La situazione sociale e politica in Catalogna si è rovesciata negli ultimi giorni. Da tempo molta gente, a Barcellona e negli altri centri, mostra una crescente insofferenza verso le misure intimidatorie del Governo di Madrid che aveva proclamato: “Non ci sarà il referendum sull’indipendenza”. Al contrario il referendum si è svolto. Non pare, comunque, che sia stato l’esecuzione di una decisione del Parlament catalano, ma piuttosto l’espressione della volontà di molti cittadini di esprimersi sulla proposta indipendentista di fondare uno Stato repubblicano. La creazione di un nuovo Stato, con relativi confini, esercito e polizia, lascia logicamente perplessi coloro che auspicano... Leggi tutto

Pioniere e rivoluzionarie. Donne anarchiche nella Spagna (1931-1975)

Pioniere e rivoluzionarie. Donne anarchiche nella Spagna (1931-1975)
Siamo lieti di annunciarvi l’uscita di un’importante lavoro di Eulalia Vega, tradotto dall’edizione in lingua originale uscita a Barcellona nel 2010: PIONIERE E RIVOLUZIONARIE DONNE ANARCHICHE NELLA SPAGNA (1931-1975) Pioniere e rivoluzionarie. Storia delle donne anarchiche in Spagna intende restituire visibilità alle donne libertarie che vissero durante la Repubblica, la Guerra civile e il Franchismo. Grazie a una metodologia rinnovata, che comprende le fonti orali, si è potuto recuperare la memoria di queste protagoniste e risolvere alcuni problemi tuttora senza risposta storiografica. Come giunsero queste donne alle idee anarchiche? Perché iniziarono la loro militanza? Furono davvero così marginali nei sindacati... Leggi tutto

Barcellona, lo sciopero della Canadiense e la giornata di otto ore

Barcellona, lo sciopero della Canadiense e la giornata di otto ore
Gennaio 1919 – è terminata da pochi mesi la Prima Guerra mondiale durante la quale, grazie alla neutralità del paese, la borghesia industriale ed i grandi proprietari terrieri spagnoli si sono arricchiti rifornendo i paesi belligeranti di materie prime (carbone e acciaio), prodotti industriali (siderurgici, meccanici, tessili) e generi alimentari quali cereali, frutta e carne. Con la fine delle ostilità però le esportazioni spagnole crollano, la peseta si svaluta del 25% e molte fabbriche che erano sorte durante il periodo bellico chiudono i battenti mentre, per mantenere inalterati i margini di profitto, le aziende sopravvissute iniziano una massiccia campagna di... Leggi tutto

L'emancipazione delle donne e la rivoluzione sociale

L'emancipazione delle donne e la rivoluzione sociale
L’anarchismo, come movimento sociale che cerca come suo obiettivo finale la completa emancipazione umana, la piena libertà che consente il pieno sviluppo della personalità umana, ha mostrato fin da subito una straordinaria preoccupazione per il problema della subordinazione delle donne, ponendola in evidenza molto più rispetto ad altre correnti ideologiche operaie. Nel loro progetto di società futura, gli anarchici di orientamento comunalista hanno contemplato un’organizzazione sociale non gerarchica, basata sul collettivismo, sull’autogestione e la spontaneità, in modo che il comunismo fosse compatibile con la libertà individuale. Per fare ciò, lo Stato dovrebbe essere abolito e il sistema di produzione capitalistico,... Leggi tutto

Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna. La Sezione Italiana della Colonna Ascaso

Antifascismo, volontariato e guerra civile in Spagna. La Sezione Italiana della Colonna Ascaso
La Sezione Italiana della Colonna Ascaso fa parte di una formazione della CNT-FAI che prende il nome da un militante ucciso il 19 luglio 1936 a Barcellona, nello scontro armato sulle Ramblas contro i locali militari golpisti. La Sezione è uno dei primi gruppi composti esclusivamente da stranieri a entrare in combattimento, appena un mese dopo il golpe dei generali, tra i quali emergerà poi Francisco Franco. I primi centotrenta uomini partono dalla “Mecca dell’anarchismo” verso il fronte d’Aragona il 19 agosto 1936, circa due mesi prima dell’intervento delle Brigate Internazionali. In quelle settimane si gioca la vittoria o la... Leggi tutto
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