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Verso il comunismo libertario

Verso il comunismo libertario
Controllo operaio L’insistenza dell’anarchismo sul controllo operaio – l’idea dell’autogestione dell’industria da parte delle associazioni dei lavoratori in base alla loro diversa funzione – poggia su basi molto solide. Questa insistenza risale a Robert Owen, alla prima Associazione Internazionale degli Operai, al movimento socialista ghildista in Inghilterra e al movimento sindacalista precedente alla Prima Guerra Mondiale. Con la Rivoluzione russa, la tendenza al controllo operaio sotto forma di liberi soviet (consigli), sorta spontaneamente, fu definitivamente stroncata con il massacro di Kronstadt del 1921. Lo stesso tragico destino attendeva i consigli operai in ascesa in Ungheria, Polonia e Germania Est [a... Leggi tutto

Rivoluzione ed espropriazione. Il concetto anarchico della rivoluzione (terza e ultima parte)

Rivoluzione ed espropriazione. Il concetto anarchico della rivoluzione (terza e ultima parte)
Concludiamo questo riepilogo dell’esposizione di Fabbri con un estratto del capitolo successivo, “Rivoluzione ed espropriazione”, che chiarisce l’approccio anarchico alla trasformazione in senso comunista della produzione e della distribuzione. T. A. *** Per interessare fin dal primo momento le grandi masse alla causa della rivoluzione, bisogna che questa abbia subito un contenuto, un fine, uno scopo pratico e immediato economico. Se si lasciasse al solo potere rivoluzionario centrale il compito della espropriazione, vi sarebbe anche il guaio che le grandi masse lontane dai centri urbani perderebbero ogni interesse alla rivoluzione e potrebbero poco per volta intiepidirsi e magari venir guadagnate... Leggi tutto

Il comunismo anarchico

Il comunismo anarchico
Ogni società che vorrà rompere con la proprietà privata sarà costretta, secondo noi, ad organizzarsi in comunismo anarchico. L’anarchia conduce al comunismo eg il comunismo all’anarchia, non essendo l’uno e l’altro che l’espressione della tendenza predominante delle società moderne, la ricerca dell’uguaglianza. Vi fu un’epoca in cui una famiglia di contadini poteva considerare come prodotto del suo proprio lavoro il grano ch’essa faceva maturare e gli abiti di lana tessuti nella capanna. Ma anche allora questo modo di concepire non era affatto corretto. Poiché vi erano già strade e ponti costruiti in comune, delle paludi prosciugate con un lavoro collettivo,... Leggi tutto

Distruzione dell'esistente e/o prefigurazione di un futuro possibile?

Distruzione dell'esistente e/o prefigurazione di un futuro possibile?
Uno dei luoghi comuni più forti, almeno a mio avviso, nell’ambiente libertario è quello per cui, nel momento in cui ci si propone e si propone sul piano teorico/pratico una critica radicale dell’esistente, è necessario avere una proposta o, se si preferisce, una prefigurazione di una possibile società superiore. Vi è una sorta, quindi, di horror vacui per il quale si può essere “rivoluzionari” eticamente e politicamente corretti solo se si è in grado di proporre o, meglio ancora, prefigurare forme di produzione e di relazioni sociali compiutamente libertarie. Con ogni evidenza, basta pensare alla robusta tradizione del socialismo utopistico... Leggi tutto

L’anarchia come idea auto-regolativa

L’anarchia come idea auto-regolativa
“Incominciamo col dire che la rivoluzione non la possiamo fare noi soli; e non sarebbe, a parte la questione della forza materiale, nemmeno desiderabile il farla da soli; perché se non si mettono in movimento tutte le forze spirituali del paese e con esse tutti gli interessi tutte le aspirazioni palesi o latenti che stanno nel popolo, la rivoluzione sarebbe un aborto. E nel caso, poco probabile, che vincessimo da soli, ci troveremmo nell’assurda posizione o di imporsi, comandare, costringere gli altri e quindi cessare di essere anarchici e uccidere la rivoluzione stesa col nostro autoritarismo, oppure di fare ‘per... Leggi tutto

Marxismo, socialdemocrazia, liberismo compassionevole, anarchismo

Marxismo, socialdemocrazia, liberismo compassionevole, anarchismo
0. Premessa La Rivoluzione Industriale ha portato con se una sempre maggiore divaricazione nella distribuzione dei redditi e del potere. Certo, anche nelle società preindustriali la diseguaglianza esisteva, ma l’enorme incremento delle capacità produttive ha improvvisamente reso palese l’innaturalità di questo stato di cose, la sua derivazione dalle forme gerarchiche ad ogni livello dell’organizzazione sociale e la possibilità di superarla tramite una diversa forma sociale. Probabilmente per questo l’antica idea di una società egualitaria e libertaria – il motto che citiamo in continuazione “da ognuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni” risale al poeta latino Lucrezio... Leggi tutto

Il comunismo libertario alla prova della storia

Il comunismo libertario alla prova della storia
Il principale insuccesso del colpo di stato del 19 luglio 1936, scatenato dai generali contro il governo del Fronte Popolare della repubblica spagnola, fu che provocò proprio quella rivoluzione proletaria che intendeva impedire. Per dare un’idea di quello che fu l’esperienza trasformatrice della rivoluzione spagnola, farò un sunto delle pagine che Vernon Richards dedica a quel periodo nel suo “insegnamenti della Rivoluzione Spagnola”. Richards ne tratta in due capitoli, “Le collettività agricole” e “Le industrie collettivizzate”. “L’esperimento sociale e le conquiste degli operai e dei contadini spagnoli durante gli anni 1936-39 hanno insegnato l’importanza di fare le cose da sé,... Leggi tutto