Sotto occupazione militare, tutti.
Quando, in maniera istantanea, negli ambienti cosiddetti “politicamente coscienti”, si pensa ai crimini del militarismo e dell’imperialismo italiani, si pensa ad Asmara, Mogadiscio (fino all’ultimo decennio del XX secolo), Tripoli, Addis Abeba…Lubiana, Grecia, le steppe russe, Baghdad, Kabul e Herat, Belgrado. Questa storia di sangue è, però, anche quella di Genova nel 1849, Bronte, Pontelandolfo e Casalduni, dello stato d’assedio in Sicilia e in Lunigiana proclamato da Crispi nel 1894 per reprimere i moti dei Fasci dei Lavoratori e i moti in loro appoggio in giro per la penisola, delle cannonate di Bava Beccaris a Milano nel 1898. Questa storia...
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