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La lotta economica

La lotta economica
L’oppressione che più direttamente preme sui lavoratori, e che è la causa principale di tutte le soggezioni morali e materiali cui i lavoratori sottostanno, è l’oppressione economica, vale a dire lo sfruttamento che i padroni ed i commercianti esercitano su di loro, grazie all’accaparramento di tutti i grandi mezzi di produzione e di scambi. Per sopprimere radicalmente e senza pericolo di ritorno questa oppressione, occorre che il popolo tutto sia con- vinto del diritto che esso ha all’uso dei mezzi di produzione, e che attui questo suo diritto primordiale espropriando i detentori del suolo e di tutte le ricchezze sociali... Leggi tutto

Chi pagherà lo scotto?

Chi pagherà lo scotto?
Non abbiamo visto ancora niente! Questo è il mantra che serpeggia da un po’ di tempo, da quando cioè il lockdown ha cominciato a presentare il conto e gli aiuti promessi tardano a rimpinguare le tasche di una parte consistente del corpo sociale. Stiamo in qualche modo scampando all’attacco diretto della pandemia – stando a quanto si evince dai dati ufficiali su contagi, decessi e guarigioni – ma quello che la fase acuta si sta lasciando dietro, oltre ad un elevato numero di morti che in molti casi potevano essere, è una situazione sociale disastrosa; siamo però solo all’inizio. Presi... Leggi tutto

Mutualismo o dell’incompatibilità collettiva

Mutualismo o dell’incompatibilità collettiva
Il processo tecnologico abbatte progressivamente la domanda di lavoro manuale (e non solo), erodendo progressivamente la domanda aggregata a causa dell’abbassamento del reddito pro-capite. In questo scenario di progressiva contrazione della forza lavoro, sostituita da intelligenza artificiale, automazione robotica e gestione digitale, nonché dalla specializzazione nella produzione immateriale che esclude di fatto i soggetti con un basso livello di istruzione, il problema riguardante la tenuta sociale è non solo urgente ma improcrastinabile. Quello che attende il mondo nel post-pandemia è un’accelerazione di questi fattori. Sul versante dell’analisi da molte aree si sta cominciando a capire la vastità del problema e... Leggi tutto

L’economia di guerra ai tempi della pandemia

L’economia di guerra ai tempi della pandemia
“Corsi e ricorsi storici”, così titolava un articolo de “Il Giorno” del 4 marzo 2020, ricordando l’epidemia influenzale che colpì Milano e l’Italia nel dicembre 1969 (1). Penso che pochi di noi ricordino quel lontano episodio forse perché occupati in tutt’altre vicende, come l’autunno caldo, la bomba di Piazza Fontana, l’assassinio di Pinelli. Eppure quel virus influenzale chiamato A2 e ribattezzato anche “Hong Kong 68”, perché proveniente dalla Cina, o “Spaziale” in omaggio ai viaggi lunari, aveva colpito 13 milioni di persone in Italia e causato 5mila morti. Il vaccino per questo virus esisteva, ma non era stato distribuito in... Leggi tutto

Il rebus ai tempi delle pandemie

Il rebus ai tempi delle pandemie
Il sistema socio-economico nel quale siamo immersi, da occidente sta fagocitando ogni altra forma di strutturazione della società, imponendo una visione monodimensionale dell’esistenza, quella del mercato. Questo è un processo che potremmo tranquillamente definire “l’occidentalizzazione del mondo”, anche se in una accezione assai più complessa di quanto immaginato da Latouche. È la complessità in sé che qui analizzeremo, l’estrema complessità che rende fragile e delicato il sistema sorretto dall’ideologia neoliberista e reso pulsante dalle infrastrutture del processo di integrazione globale. Complessità estrema che decreterebbe il collasso del sistema se questo non fosse in grado di rigenerarsi, cannibalizzando parti di sé... Leggi tutto

Coronavirus, Finanziarizzazione, Lobbysmo

Coronavirus, Finanziarizzazione, Lobbysmo
La comunicazione mainstream nelle ultime settimane ci ha subissati di allarmi sugli effetti recessivi dell’emergenza del coronavirus in Cina. In realtà le condizioni per un ulteriore arretramento economico già c’erano prima, con tanto di stime al ribasso ufficializzate dal Fondo Monetario Internazionale. Non è ben chiaro neppure se il FMI stia facendo previsioni oppure auspici, dato che annunciare recessioni scoraggia gli investimenti nella produzione mentre, al contrario, stimola a spostare i capitali in investimenti finanziari. L’emergenza virus intanto ha regalato alle Borse una bolla speculativa sui titoli farmaceutici: infatti basta la parola “vaccino” a galvanizzare gli investitori. Tradotta in linguaggio... Leggi tutto

Dal “Freezing” al “Piccolo è bello”

Dal “Freezing” al “Piccolo è bello”
Con il termine “freezing” (congelamento) alcuni autori definiscono la situazione che si venne a determinare, dopo la fine della seconda guerra mondiale, con la divisione del mondo in due “campi”: il “campo capitalista” (liberale) ed il “campo socialista” (meglio definibile come capitalismo di stato). Questa situazione, sommata alle lotte di liberazione nazionale nelle ex colonie, è stata la causa per settanta anni di una limitazione dell’espansione del mercato mondiale capitalistico, che è una caratteristica permanente ed ineliminabile del modo di produzione capitalistico, pur con le sue diverse fasi. In particolare, per quanto riguarda il mercato mondiale della forza lavoro, il... Leggi tutto

Il carosello del debito.

Il carosello del debito.
Negli ultimi giorni si è molto polemizzato sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES). Tuonano i sovranisti profetizzando sciagure, minimizza il centro sinistra parlando di una procedura oramai sottoscritta che però deve essere ricalibrata. Il M5S bofonchia e borbotta ciance incomprensibili, essendo tra l’incudine e il martello, non essendosi defilato per tempo come la Lega, quindi non potendo autoassolversi da un tema affrontato nel governo Giallo-Verde. Qui si conclude l’unica narrazione razionalmente possibile sul volo di stracci che contraddistingue il “dibattito” politico di questi giorni. Non smonteremo in questa sede i mantra dei vari schieramenti, primo perché non ci interessa disinnescare... Leggi tutto

Cambiano i governi ma la politica è sempre la stessa

Cambiano i governi ma la politica è sempre la stessa
Da quando, lo scorso anno, i grillini si presentarono con le bandiere italiane sul balcone di Palazzo Chigi per annunciare di aver “abolito la povertà” in Italia con l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza del 2018, tutti hanno pensato che nella Nota di Aggiornamento si facessero chissà quali scelte di politica economica. Oltretutto, con la consueta propaganda basata sugli annunci, ogni anno tutti i politici di tutti i partiti al governo in quel momento ci mettono sempre del loro, facendo mirabolanti promesse su quanto sarebbe stato inserito nella successiva legge di bilancio. Quest’anno non hanno... Leggi tutto

Meridionalismo e Anarchia

Meridionalismo e Anarchia
“La crisi è alle nostre spalle”. “Prevedo un nuovo boom economico” ed altre pillole profetiche ed esilaranti fino a poco tempo fa venivano propinate dal governo in carica… Previsioni che i vari centri studi dell’economia nazionale hanno ridimensionato, pur mantenendo un atteggiamento tutto sommato lievemente ottimista: “la crescita del prodotto sarà pari a +1,2% nel Centro-Nord e +0,7% al Sud” spiega il rapporto Svimez del 2019. Se il paese tutto arranca, il meridione sprofonda nella depressione totale. Considerando il dato storico del mezzogiorno (dal 2008 al 2014) registriamo un calo del -13,2% del PIL a fronte di un calo del... Leggi tutto

Gli accordi economici con il capitale straniero

Gli accordi economici con il capitale straniero
Prendendo esempio quattro paesi e le loro relazioni con il governo venezuelano, viene dimostrato ulteriormente come quest’ultimo riesca a far prosperare le multinazionali straniere. Turchia e Venezuela Le relazioni diplomatiche ed economiche tra Turchia e Venezuela hanno avuto un aumento consistente nel 2018. Complice la crisi economica del paese sudamericano ed il prezzo del petrolio sempre più basso, Maduro annunciava il 9 Luglio 2018 come “una rete di imprenditori turchi sono pronti ad investire nel campo della produzione agricola, mineraria (oro), turismo e altri settori economici”. Durante l’incontro commerciale tra i rappresentanti istituzionali ed imprenditoriali dei due paesi ad Istanbul,... Leggi tutto

Il razzismo di ieri e di oggi

Il razzismo di ieri e di oggi
Alle origini dei movimenti razzisti possiamo individuare sia motivazioni economiche sia motivazioni extraeconomiche: cominciamo con un breve excursus storico. Nel corso del regime nazista il principale e più noto momento di razzismo, vale a dire l’antisemitismo, non può essere spiegato con motivazioni solo economiche. Si può pensare che la confisca dei patrimoni degli ebrei poteva far comodo alle finanze del nazionalsocialismo o dare un certo credito alle credenze popolari che identificavano gli ebrei con il capitale finanziario e/o con quello usuraio; queste motivazioni non sono però sufficienti per spiegare quella che è passata alla storia come la “soluzione finale” della... Leggi tutto

Soprattutto i ricchi piangono

Soprattutto i ricchi piangono
La vera notizia di queste ultime elezioni non è il previsto trionfo di Salvini, quanto la sopravvivenza politica del PD, il quale vede finalmente esaurirsi l’effetto Renzi. Nelle elezioni europee di cinque anni fa, Renzi aveva condotto il PD al suo massimo storico, poi, nel giro di qualche anno lo ha condotto al minimo storico. Da quella vicenda Salvini dovrebbe trarre una lezione sia sul carattere volatile dei successi elettorali, sia sull’illusorietà del voler trasferire il risultato delle elezioni europee alle politiche, dove vota un 20% in più di elettori. L’arena elettorale celebra i suoi trionfi e le sue condanne,... Leggi tutto

La fine del baco da seta

La fine del baco da seta
La chiamano “Via della Seta” ma in realtà di seta su quei percorsi ce n’è sempre passata poca. I latini ricchi (la seta era uno status symbol all’epoca), quando non erano in guerra con i parti, la compravano a Samarcanda, mica in Cina. L’imperatore Giustiniano fece rubare da alcuni monaci (e ti pareva che i preti non rubavano qualcosa) le uova di baco da seta e da allora la produzione in occidente è stata un esclusiva prima di Bisanzio, poi dei comuni italiani. Anche il nome “Via della Seta” è relativamente recente. Uno si aspetta che risalga ai latini o,... Leggi tutto

Fumo d’Ungheria/1

Fumo d’Ungheria/1
Premessa La campagna elettorale portata avanti dal Fiatal Demokratàk Szovetsége (FIDESZ) nelle elezioni europee in Ungheria ha posto come obiettivi il voler combattere l’invasione della massa di migranti che “premono dai confini d’Europa” e difendere le radici cristiane d’Europa. La vittoria alle elezioni europee in Ungheria del FIDESZ ha spinto il suo leader, nonché primo ministro dell’Ungheria, Viktor Mihály Orbán a definire ciò come importante in quanto “gli ungheresi ci hanno dato il compito di fermare l’immigrazione in tutta Europa” e di “proteggere la cultura cristiana in Europa”. Questa vittoria fa il paio con quella dei partiti conservatori ed euro-scettici... Leggi tutto
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