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Lo Stato greco e Facebook censurano le proteste per Dimitris Koufontinas

Lo Stato greco e Facebook censurano le proteste per Dimitris Koufontinas
Aggiornamento del 16 marzo: Dimitris ha sospeso lo sciopero della fame. Qui un approfondimento di Radioblackout. La redazione web Massiccia censura da Facebook e dallo Stato greco per sopprimere qualunque contenuto in relazione allo sciopero della fame e della sete di Dimitris Koufontinas Traduzione da Enough is Enough (https://enoughisenough14.org/2021/03/02/massive-censorship-by-facebook-and-the-greek-state-to-supress-any-content-related-to-hunger-and-thirst-striker-dimitris-koufontinas/) Immagine delle dimostrazioni dei giorni scorsi in solidarietà con Dimitris Koufontinas ad Atene. Lo striscione dice “Sono natx il 17 Novembre”. La foto è stata scattata dal fotoreporter Marios Lolos. Quest’immagine è stata bannata da Facebook. Puoi ancora seguire Lolos Marios su Twitter: @lolosmarios Facebook sta censurando qualunque persona, gruppo o... Leggi tutto

Censura e autogestione

Censura e autogestione
La recente ondata di censura da parte del social network Facebook nei confronti di pagine che si occupavano di informazione, da un punto di vista filo-confederalismo-democratico, su quanto accade in Rojava costringe a riprendere il filo di alcuni discorsi. Buona parte della così detta “controinformazione”, ovvero ciò di cui non si occupano i media legati a conglomerati editoriali e, quindi, a interessi economici particolari, passa oramai su Facebook e su Twitter. Tramontate oramai da anni esperienze come il network globale di Indymedia – Indipendent Media Center, IMC – un network di controinformazione che nel suo momento di massima diffusione aveva... Leggi tutto

A come asocial

A come asocial
Replicando al mio intervento sul tema della comunicazione sociale Enrico sostiene la necessità di usare anche strumenti del potere per riprenderne “il controllo per quanto possiamo: in alcuni casi di più, in altri casi di meno. (…) in alcuni casi con maggiore libertà, in altri con meno”. Più avanti afferma che “Da sempre, il modo migliore per lasciare al potere il loro controllo è stato ritirarsi dalla presenza antagonista al loro interno.”. Posizioni del genere non sono certo una novità, credere che la presenza all’interno di ambiti di relazione e di comunicazione creati e/o gestiti dal potere possa portare dei... Leggi tutto

Ancora sui miliardi

Ancora sui miliardi
Con enorme piacere – perché ritengo che la questione sia estremamente importante – ho accolto la (contro)risposta di Pepsy al mio articolo con cui a mia volta rispondevo al suo che pubblichiamo in questo stesso numero. Il tema era appunto quello del rapporto tra potere e comunicazione, in particolare declinato rispetto alla comunicazione in rete. Cominciamo con il chiarire alcuni punti presenti nell’articolo che non riportano precisamente la mia posizione. Pepsy imposta la critica alle mie posizioni affermando che io sosterrei “la necessità di usare anche strumenti del potere” ed il problema sta in quel “del potere”: io non credo... Leggi tutto

Algoritmi di potere, algoritmi di liberazione

Algoritmi di potere, algoritmi di liberazione
Da sempre l’utilizzo, il monopolio e gli indirizzi della tecnica sono uno dei punti nodali delle strategie del potere e della resistenza ad esso: nulla di strano dunque che queste dinamiche si siano perpetuate anche relativamente alle tecnologie informatiche, particolarmente per ciò che concerne gli indirizzi d’uso e la proprietà esclusiva di determinati algoritmi. Un algoritmo è un procedimento volto alla risoluzione di un problema attraverso un numero finito e preciso, non ambiguo, di passi elementari, in un tempo accettabile dati gli scopi che ci si prefigge. Si tratta di un concetto fondamentale dell’informatica per due ordini di motivi. Il... Leggi tutto

Autogestire i Social Network 

Autogestire i Social Network 
Presentiamo di seguito l’intervista/discussione avuta con un compagno del collettivo Bida, un collettivo bolognese che si occupa di tecnologie dell’informazione in un’ottica anarchica e libertaria, con l’intento di fornire strumenti alla portata di tutti per uscire dalla gabbia che il capitale ha creato intorno a questi strumenti, imbrigliando il portato rivoluzionario di queste tecnologie. Da quasi un anno il collettivo Bida gestisce, tra i vari servizi, un’istanza di Mastodon, un social network, simile a Twitter più che a Facebook, decentrato, basato sulla federazione di istanze autonome e autogestito. Il progetto è accessibile all’indirizzo mastodon.bida.im Domanda: Per prima cosa: cosa è... Leggi tutto

Autunno in giallo

Autunno in giallo
Sono passati quasi dieci anni da quando i mezzi di comunicazione di massa diffusero il termine “primavera araba” per etichettare una serie di proteste che coinvolsero le popolazioni di alcuni paesi dell’Africa e del vicino Oriente. In quei mesi venne messa in evidenza da tutti i commentatori, ufficiali e non, l’enorme importanza che la Rete Internet – e in modo particolare i “social media” – aveva avuto come luogo di nascita, aggregazione e coordinamento delle manifestazioni di piazza. La storia si ripete quasi uguale oggi a proposito del movimento dei cosiddetti “gilè gialli”, che tra la fine di novembre e... Leggi tutto

Jurassic network

Jurassic network
Mettere in Rete uno strumento di comunicazione all’inizio dell’estate aggiunge quel pizzico di incoscienza a una impresa che, già in partenza, non è certo di quelle più facili, se poi a fare una mossa del genere è un “gruppo di lavoro di hacktivist* e militant” che fanno “parte di centri sociali, circoli anarchici, esperienze sociali autogestite e hacklab” allora si tratta davvero di una iniziativa che merita attenzione. Quella che segue è una recensione “calda” scritta dopo aver partecipato e aver seguito per quasi tre mesi il sito https://mastodon.bida.im Lo scopo del gruppo di gestione è quello di costruire una... Leggi tutto

Tutti contro i messaggini

Tutti contro i messaggini
A molti, il termine “messaggeria istantanea” (IM, Instant Messaging) può dire poco, mentre citando nomi come WhatsApp, Facebook Messenger, WeChat o Viber più o meno tutti sanno a cosa ci si riferisce. Queste applicazioni contano centinaia di milioni di utilizzatori e sono oggi tra gli strumenti di comunicazione elettronica più diffusi. Come sempre accade, quando un mezzo di comunicazione inizia a essere usato da un grande numero di persone e raggiunge una “soglia critica” diventa anche di vitale interesse per le autorità costituite. Soprattutto se è uno strumento che permette di comunicare attraverso l’invio e la ricezione di testi, immagini,... Leggi tutto

Grande la confusione

Grande la confusione
Una visione della Rete,‭ ‬che si potrebbe definire ormai‭ “‬storica‭”‬,‭ ‬è quella di chi rivendica la libertà di espressione e si oppone a ogni censura.‭ ‬Un’altra,‭ ‬emersa con il passare degli anni e con l’aumento del numero delle persone connesse,‭ ‬è quella di chi subisce maggiormente l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa‭ (‬e quindi della stessa Internet‭) ‬e delle loro mistificazioni. Queste due diverse visioni convivono ancora oggi anche se con crescente difficoltà a quanto si può constatare dal periodico ritorno tra i temi maggiormente discussi di quello riguardante il controllo e la veridicità di quanto viene pubblicato sul... Leggi tutto

Post verità e giornalari

Post verità e giornalari
Dopo avere ammorbato per un paio di mesi il dibattito negli ambienti liberal anglosassoni,‭ ‬ancora intenti a chiedergli il perchè di Trump e Brexit,‭ ‬è approdato,‭ ‬con il consueto provinciale ritardo,‭ ‬sulle sponde dei media italiani e dell’agone politico il dibattito sulla così detta‭ “‬post verità‭”‬. Questo nuovo oggetto di dibattito altro non è che un termine che racchiude al suo interno tante questioni:‭ ‬il diffondersi di bufale virali,‭ ‬il populismo,‭ ‬l’influenza sui social network sulla politica,‭ ‬la perdità di credibilità‭ (‬e di introiti in alcuni casi‭) ‬dei media tradizionali‭ – ‬e unidirezionali‭ – ‬come giornali e telegiornali. E ancora... Leggi tutto