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“E allora le foibe?”

“E allora le foibe?”
Nei giorni a ridosso del 10 febbraio, Giorno del ricordo – scadenza che ha attestato la narrazione della storia del confine orientale sulle posizioni dell’estrema destra – ogni anno non mancano discussioni e polemiche. Si tratta infatti di una ricorrenza che, pur propugnando una “memoria condivisa”, è di fatto un’occasione per celebrare le vittime fasciste della Seconda guerra mondiale. A rinfocolare le solite polemiche quest’anno è l’uscita di un libro – ma sarebbe forse meglio definirlo un opuscolo – dello storico free lance e documentarista Eric Gobetti. Laterza ha confezionato un testo che, più che a fare il punto sugli... Leggi tutto

Ricordo strumentale e comode amnesie

Ricordo strumentale e comode amnesie
Dal 2004, quando il parlamento aveva varato, quasi all’unanimità, la legge istitutiva della Giornata del Ricordo, si è visto come la ricorrenza sia una sorta di rivalsa sulla “Giornata della Memoria” del 27 gennaio. Quest’ultima, rievocazione della Shoah ed in genere della repressione nazista prima e durante la guerra, ruota attorno a dati di dimensioni enormi: sei milioni di ebrei uccisi nei lager con molte centinaia di migliaia, se non un paio di milioni, di altre categorie (Rom, omosessuali, minorati fisici, prigionieri di guerra, soprattutto slavi, ed oppositori politici). Nella storia contemporanea europea non ci sono state stragi paragonabili, al... Leggi tutto

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Ripubblichiamo questo articolo del marzo 2015 scritto per il nostro giornale da Claudio Venza sulla “questione foibe”. L’intento è quello di decostruire il mito nazionalista creato ad arte operando una semplificazione delle complesse vicende nei territori del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra. Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la... Leggi tutto

Foibe volanti e ‬Partito della Nazione

Foibe volanti e ‬Partito della Nazione
Se questa vicenda non implicasse una riscrittura‭ – ‬peraltro rivendicata‭ – ‬della storia,‭ ‬per di più con la finalità neppure troppo implicita di infangare la Resistenza dal nazifascismo,‭ ‬sarebbe uno sketch da avanspettacolo con attori improvvisati e colpi di scena scontati.‭ Ma cosa è successo‭? Ad ottobre dell’anno passato tre sedicenti ricercatori storici vengono patrocinati e finanziati dal sindaco ex missino di Gorizia Ettore Romoli per effettuare una visita agli archivi dello stato a Roma‭ “‬nell’ambito delle ricerche sulle violenze e gli infoibamenti degli anni‭ ‬1945-1947‭”‬. Chi sono questi tre‭? Innanzitutto c’è Luca Urizio,‭ ‬presidente della Lega Nazionale di Gorizia... Leggi tutto

Nazionalismo: cancro dei popoli

Nazionalismo: cancro dei popoli
Il titolo sopra è lo stesso apparso in uno degli striscioni presenti al corteo antifascista di domenica 7 febbraio alle Vallette. Forse basterebbe per dare il senso dell’iniziativa. Ovviamente non basta ma vale la pena ricordare che l’essenziale è tutto lì. Il corteo è promosso dai “Soliti ragazzi del quartiere” e da altri antifascisti torinesi, che quest’anno hanno voluto fosse il culmine di una settimana di informazione e lotta. I fascisti hanno indetto un corteo presso il villaggio Santa Caterina, la zona di case popolari che dagli anni Cinquanta ospita un folto gruppo di esuli istriani e dalmati. Per i... Leggi tutto

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”

Sulla memoria dell’esodo istriano e dei “rimasti”
Lo scopo di questa pagina sulla “Giornata del ricordo” Mentre le istituzioni rievocano il 10 febbraio 1947 celebrando il mito dell’”italiano vittima innocente” della malvagità slava, vogliamo far notare ai lettori di “UN” che la realtà è molto più complessa. Rifiutiamo perciò la visione appiattita e strumentale del neonazionalismo che unisce quasi tutti i partiti. Forniamo quindi informazioni concrete sull’esodo istriano e suggerimenti di lettura valorizzando una stimolante intervista alla storica Gloria Nemec. Buona lettura!   1. Come ti sei avvicinata alla storia dell’esodo dei giuliano-dalmati? Da studiosa di storia sociale, ho lavorato sul campo dei processi collettivi e di... Leggi tutto

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)

Le tappe dell’esodo istriano (1943-1956)
I numeri dei profughi italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia hanno costituito un cavallo di battaglia per tutti coloro che hanno presentato pubblicamente il fatto storico, in particolare per chi ha speculato su questo distacco doloroso per fini nazionalistici e revanschisti. La rivincita (revanche) è stata invocata a più riprese da chi si illudeva di una possibile guerra tra Italia e Jugoslavia e poi tra Occidente e Oriente, un conflitto in cui Trieste avrebbe dovuto essere il pretesto, il bottino e il perno. Le prime stime si aggiravano su poco più di 200.000 unità. Poi il livello è stato portato a... Leggi tutto

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la sovranità jugoslava sull’Istria e la Dalmazia abitata anche da italiani (o meglio, italo-veneti). La Giornata del Ricordo (ma il termine, sinonimo di “memoria”, è alquanto equivoco) ha dato lo spunto, anche quest’anno, a diverse manipolazioni più o meno maldestre. Così, un famosissimo presentatore... Leggi tutto

La memoria perduta

La memoria perduta
Sono un detrattore di Tito, dell’esperienza jugoslava come capitalismo di stato anche se non allineato all’URSS. Mi fan ribrezzo la repressione, le torture e l’uccisione dei comunisti e socialisti oppositori al regime titino finiti a Goli Otok e altri lager, anche se molti di questi erano filostalinisti, la logica del taglione “loro a noi, noi a loro” in un campo che si sosteneva, falsamente, rivoluzionario era e resta inaccettabile. Ricordo le centinaia di operai e le loro famiglie monfalconesi, convinti comunisti, soprattutto dei cantieri navali, emigrati nella jugoslavia socialista terra di speranze e finiti massacrati come controrivoluzionari, non tanto e... Leggi tutto