Stato di emergenza bellico. Un nuovo potenziale livello repressivo.
Il 28 febbraio il governo ha proclamato lo stato di emergenza per “motivi umanitari”. Questa decisione conferisce poteri straordinari al governo, che ha mano libera nella gestione dell’impegno dell’Italia nel conflitto in Ucraina. Già sono scattate misure straordinarie relative all’aumento della spesa militare e l’invio di armi al governo Zelensky. In particolare è già stato emanato un decreto-legge che contiene “una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari, anche in deroga specifica ad alcune disposizioni...
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