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L’omicidio stradale e i killer del diritto

L’omicidio stradale e i killer del diritto
Mercoledì‭ ‬10‭ ‬giugno il‭ ‬Senato ha approvato l’introduzione del reato di omicidio stradale nel Codice Penale.‭ ‬Dalla Lega ai‭ ‬5‭ ‬Stelle,‭ ‬passando per il PD‭ (‬che della legge sull’omicidio stradale è stato il principale sponsor con Matteo Renzi che ha sostenuto la campagna per la sua introduzione sin dai tempi in cui era ancora sindaco di Firenze‭)‬,‭ ‬quasi i gruppi parlamentari hanno sostenuto la nuova legge ed i voti a favore sono stati‭ ‬163,‭ ‬gli astenuti‭ ‬65‭ ‬e i contrari due.‭ ‬Nel tripudio generale dei media di regime e nel totale silenzio delle voci critiche‭ (‬con l’unica eccezione dello storico... Leggi tutto

Gli stalker della Libia

Gli stalker della Libia
Da quasi un anno si parla di un nuovo intervento militare in Libia. Periodicamente la questione viene portata alla ribalta dai media ufficiali, occupando il dibattito pubblico per periodi più o meno lunghi. Non più di un mese fa, nel maggio scorso, si è tornati a parlarne, questa volta l’intervento consisterebbe in una missione dell’Unione Europea “per combattere il traffico di esseri umani”. Documenti riservati del Gruppo Politico-Militare e del Consiglio Militare dell’Unione Europea pubblicati da WikiLeaks lo scorso 25 maggio indicavano come possibile inizio delle operazioni militari la fine del mese di giugno. Sullo scorso numero di Umanità Nova... Leggi tutto

Venti di guerra sulla Libia?

Venti di guerra sulla Libia?
Oramai da qualche mese si sente parlare di un possibile intervento militare in territorio libico per contrastare il fenomeno migratorio. È un intervento fortemente voluto dal governo italiano e che sembra aver trovato una favorevole accoglienza nell’Unione Europea  e che tenderebbe a superare l’approccio delle operazioni Mare Nostrum e Triton. A fine maggio sono usciti su Wikileaks due interessanti documenti che delineano gli aspetti generali della missione e i suoi obbiettivi. Contemporaneamente, secondo l’autorevole quotidiano britannico Guardian, sono iniziate le manovre diplomatiche per convincere i membri, sopratutto quelli con potere di veto, del Consiglio di Sicurezza dell’ONU a dare... Leggi tutto

«War made the State, and the State made war»

«War made the State, and the State made war»
L’entrata in guerra come posta di un duro confronto di piazza mette in gioco il rafforzamento istituzionale dell’apparato statale e la sua esistenza futura. La conflagrazione europea edifica la rete degli stati nazione nel vecchio continente e la sua fase preparatoria, mentre predispone le strutture di lunga durata all’interno degli Stati coinvolti, preconizza la società organica. Il monopolio ed il rafforzamento dei mezzi di coercizione necessari per l’imposizione fiscale come per l’approntamento della macchina militare (armi, trasporti, reclutamento, finanziamenti, assistenza e funzioni ausiliarie, organizzazioni gerarchiche complesse…) costituiscono lo strumento basilare della stessa formazione statuale. Per questo la tenzone che si... Leggi tutto

La memoria perduta

La memoria perduta
Sono un detrattore di Tito, dell’esperienza jugoslava come capitalismo di stato anche se non allineato all’URSS. Mi fan ribrezzo la repressione, le torture e l’uccisione dei comunisti e socialisti oppositori al regime titino finiti a Goli Otok e altri lager, anche se molti di questi erano filostalinisti, la logica del taglione “loro a noi, noi a loro” in un campo che si sosteneva, falsamente, rivoluzionario era e resta inaccettabile. Ricordo le centinaia di operai e le loro famiglie monfalconesi, convinti comunisti, soprattutto dei cantieri navali, emigrati nella jugoslavia socialista terra di speranze e finiti massacrati come controrivoluzionari, non tanto e... Leggi tutto

Una risoluta ritirata

Una risoluta ritirata
La guerra in Afghanistan, in cui anche l’Italia è coinvolta dal 2001, anche se appare derubricata rispetto ad altri conflitti globali anti-terrorismo contro nuove entità nemiche della civiltà, è ancora aperta e la Camera ha dato da poco via libera al rifinanziamento delle operazioni militari e di polizia all’estero, compresa la missione in Afghanistan per la quale verranno destinati ulteriori 185 milioni di euro, in aggiunta ai 245,5 milioni stanziati per il primo semestre dell’anno. Anche se è in corso il ritiro di gran parte delle truppe e dei mezzi italiani, in realtà non esistono effettive premesse per uno scenario... Leggi tutto

Una tipologia

Una tipologia
Si sente dire spesso, e si legge sui giornali di regime, che i pacifisti sono in questi mesi silenti, non agiscono, non scendono in piazza. Ciò viene loro attribuito come colpa e come occasione di derisione: non sono più capaci di agire o non vogliono più agire in un mondo divenuto troppo complesso e nel quale non è facile prendere posizione, visto che una miriade di soggetti (non solo gli stati) fanno ricorso a pratiche violente che possono essere definite con il termine “guerra”. Tale descrizione della situazione in cui versa il pacifismo nostrano non è però del tutto corrispondente... Leggi tutto
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