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Se il CARA è meglio della chiusura del CARA

Se il CARA è meglio della chiusura del CARA
Lo sgombero a sorpresa del CARA di Castelnuovo di Porto ha prodotto sconcerto per la totale assenza di preavviso e concertazione, per le modalità autoritarie e naziste con cui si è svolto prescindendo da ogni diritto di restare. Il prelevamento e la “ricollocazione forzata” sorda alle volontà e alle esigenze di chi la subisce, sono senza dubbio sufficienti a poter parlare di “deportazione”, dunque concordo anch’io con l’attribuzione di questa specifica denominazione, ma… Si, c’è un “ma”, anche se dopo aver reso un tormentone mediatico lo scherno al “non sono razzista ma”, ad oggi pare si debba temere a pronunciarlo,... Leggi tutto

Capitalismo, migrazioni, movimento operaio

Capitalismo, migrazioni, movimento operaio
Sul primo numero di quest’anno è stato pubblicato su queste pagine “FUSARO, RIZZO E L’IMMIGRAZIONE. Storia di un Inganno Ideologico”. Poiché la cosa ha suscitato un certo interesse, dentro e fuori dalla rete, ho deciso di approfondire un punto che ritengo cruciale e che, nell’articolo succitato, avevo affrontato solo nelle grandi linee: il rapporto tra capitalismo, migrazione e movimento operaio, con un accenno alle strategie di quest’ultimo – completamente diverse da quelle suggerite da Fusaro, Rizzo e Sovranisti vari, risultate poi vincenti paradossalmente proprio nell’ottica della costruzione di quella “unità etica” del mondo del lavoro auspicata, almeno in apparenza, da... Leggi tutto

Storia di un inganno ideologico

Storia di un inganno ideologico
Da un po’ di tempo abbiamo a che fare con il fenomeno del cosiddetto “rossobrunismo” e su queste pagine l’abbiamo discusso in più di un’occasione. Oggi ritorniamo sull’argomento cercando di mettere in evidenza una tipica strategia retorica del movimento in questione, che consiste nell’utilizzo come meccanismo di inganno ideologico della fallacia logica che i filosofi medievali avevano denominato “ignoratio elenchi” e che, oggi, potremmo definire fallacia della conclusione sbagliata: le premesse sostengono una conclusione diversa da quella che compare nella formulazione dell’argomentazione. La fallacia in questione funziona al meglio quando le premesse sono vere, in tutto o in parte, per... Leggi tutto

La cacciata delle ONG e l’accordo con gli scafisti

La cacciata delle ONG e l’accordo con gli scafisti
Che l’aria stesse cambiando lo si è capito quest’inverno. Il 2 febbraio il nuovo ministro dell’Interno Minniti ha siglato un accordo con il governo Al Sarraj in Libia, benedetto il giorno successivo dal vertice di Malta. Una mossa che assumeva mero sapore propagandistico, per acquistare consensi in vista di elezioni che all’epoca parevano molto vicine. Il governo Al Sarraj non controlla neppure Tripoli, le due o tre “guardie costiere” sono parte del traffico di esseri umani, un affare molto lucroso nella Libia devastata da sei anni di guerra. Il capo della guardia costiera di Zawiya è anche capo di una... Leggi tutto

Ong in catene: più morti in mare

Ong in catene: più morti in mare
Il 4 luglio i principali quotidiani hanno aperto con il “fallimento” del vertice di Parigi tra Italia, Francia e Germania sull’immigrazione. Macron ha negato l’accesso ai porti della Republique alle navi che raccolgono i migranti in difficoltà nel Mediterraneo. Il governo spagnolo lo ha seguito a ruota. Un esito diverso era decisamente improbabile. Da due anni la Francia ha blindato la frontiera di Ventimiglia, la Svizzera il valico di Chiasso. A poche ore dal summit di Parigi è l’Austria ha deciso di inviare 750 militari al Brennero per bloccare l’accesso nel paese di migranti provenienti dall’Italia. Nel primo semestre di... Leggi tutto

Le loro frontiere valgono bene un morto

Le loro frontiere valgono bene un morto
Retate in Stazione Centrale a Milano, più di centocinquanta fermati. Il giorno dopo, a Roma, un uomo 53enne, Nain Maguette, a cui i media e il comandante dei vigili capitolini si riferiscono come “ragazzo”, senegalese che vende qualche merce su di un telo dietro al Colosseo muore durante un’altra retata. Forse un attacco cardiaco, forse una caduta dovuta ai vigili urbani. Non importa il come: importa il perchè. E il perchè è semplice: vi è un’oggettiva unità di intenti e d’azione tra le principali forze politiche del paese, e dei loro mandanti padronali, nel condurre una guerra, totale, spietata e... Leggi tutto

Ordine e pace sociale per decreto

Ordine e pace sociale per decreto
L’epopea di Domenico Minniti, detto Marco, uomo d’ordine con il look di Bruce Willis, è cosa che si va diffondendo come leggenda vera della croce che grava sulle spalle degli statisti di rango. E però i due decreti che sono stati battezzati col suo cognome hanno più di un papà. Infatti, il decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017 (recante disposizioni per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale), approvato con modifiche dal senato il 29 marzo e trasmesso alla camera dei deputati per la continuazione della procedura di conversione in legge,... Leggi tutto

Lo stato e la salute dei rifugiati in Italia

Lo stato e la salute dei rifugiati in Italia
Le migrazioni sono fondamentali per sopravvivenza della specie, le migrazioni sono la storia dell’umanità. Il libero movimento degli individui è un diritto inalienabile ed è espressione della libertà dell’ individuo. Il potere ha sempre impedito la libera circolazione in maniera coercitiva per meglio controllare e reprimere le popolazioni. Le migrazioni portano all’evoluzione delle società. Chi emigra oggi in Italia / Chi emigra oggi dall’italia ? In Italia oggi vivono più di 5 milioni di immigrati regolari mentre 5.2 milioni di italiani sono residenti all’estero ed ogni anno dal 2009 oltre 100.000 italiani emigrano in cerca di condizioni socio-economiche migliori. Mentre... Leggi tutto

Gli immigrati sono il bancomat della Libia

Gli immigrati sono il bancomat della Libia
Gli accordi sull’immigrazione sottoscritti dal governo italiano e da quello libico il 2 febbraio, fatti propri dall’Unione Europea il giorno successivo, mirano a riprodurre la situazione del 2008 e del 2009, quando un patto simile venne sottoscritto dal governo Berlusconi e dal governo Gheddafi. Quell’accordo costò all’Italia una condanna della Corte Europea per i diritti umani, che riempì le pagine dei quotidiani per un giorno. Il costo, in vite umane, è difficile farlo, perché il Mediterraneo e il deserto ingoiano le loro vittime nel silenzio e nella lontananza. Nelle prigioni libiche torture, stupri, compravendita di prigionieri è la norma. Per... Leggi tutto

Il pacchetto di Minniti su immigrazione e “sicurezza urbana”

Il pacchetto di Minniti su immigrazione e “sicurezza urbana”
Sul fronte della guerra ai poveri il governo si è dotato di nuove armi. Sebbene non ci siano ancora i testi dei due nuovi decreti legge su immigrazione e sicurezza urbana approvati dal Consiglio dei ministri, il senso dell’operazione è chiaro. I CIE cambiano nome e diventano CPR, centri per il rimpatrio, ma la sostanza non cambia. Ce ne sarà uno per ogni regione. L’unica novità è che dovrebbero essere più piccoli e sorgere lontani dai centri urbani, “vicini agli hub di comunicazione”. Oggi quelli rimasti aperti dopo le rivolte sono solo quattro. Minniti ha annunciato che i fondi per... Leggi tutto

Vertice di Malta. Muri, blocchi, campi di concentramento

Vertice di Malta. Muri, blocchi, campi di concentramento
Venerdì 3 febbraio a Malta si è svolto il vertice Ue sui migranti, con il chiaro obbiettivo di blindare il confine con la Libia, bloccando le partenze. In un’Europa divisa su tutto, l’unico accordo è sui muri, pattugliamenti, rastrellamenti, respingimenti. Nel Mediterraneo toccherà alla guardia costiera libica, pagata, attrezzata ed addestrata dall’Italia, il compito di bloccare i migranti. Al vertice l’UE ha appoggiato l’accordo sottoscritto il giorno precedente tra Italia e il governo di Al Sarraj. L’accordo l’Italia – Libia prevede soldi in cambio di polizia, controlli e centri di detenzione in Libia. Sebbene il protocollo siglato confermi gli accordi... Leggi tutto

Grillo chiama, Minniti risponde

Grillo chiama, Minniti risponde
“Sono annegate circa 100 persone, per lo più donne e bambini, in quattro diversi naufragi nel Canale di Sicilia. Non in un altro tempo e in un altro mondo, ma una settimana fa, il giorno di Natale, davanti alle nostre coste. La notizia è apparsa nelle pagine interne dei quotidiani ed è subito svanita, cancellata da articoli sui cenoni festivi, sulle star recentemente defunte e sulle nuove tensioni tra Usa e Russia. D’altronde, si stima che nel solo 2016 siano morti in mare 5000 migranti. E quindi, cento più o cento meno… E così in questi anni, giorno dopo giorno,... Leggi tutto

Merry crisis and happy new fear

Merry crisis and happy new fear
La strage nel Centro di Permanenza Temporanea “Serraino Vulpitta” di Trapani non smette di parlarci, a distanza di diciassette anni, con la potenza evocativa di un fatto brutale che si proietta, ancora oggi, sulla cronaca di ogni giorno. Dopo tutti questi anni, lo scenario globale è drasticamente peggiorato. I flussi migratori sono aumentati, e davvero non potrebbe essere altrimenti. Dalla polverizzazione del Medioriente, dove le potenze straniere muovono le loro pedine a tutela di inconfessabili interessi, passando per il martoriato continente africano, è facile constatare che la guerra è ormai una condizione permanente in cui sono costretti a vivere milioni... Leggi tutto

Lampedusa. Ipocrisia di Stato

Lampedusa. Ipocrisia di Stato
Ieri (4 ottobre ndr), nel terzo anniversario della strage costata la vita a 368 persone, annegate nei pressi dell’isola nella notte tra il 2 e 3 ottobre, il ministro dell’interno Alfano ha partecipato alla cerimonia in quella che è diventata la giornata in ricordo delle vittime dell’immigrazione. In questi tre anni altre migliaia di migranti sono stati inghiottiti dal mare e dalle leggi che impediscono il libero ingresso in Europa. Tre anni dopo le lacrime ipocrite dell’allora primo ministro Monti, la politica del governo italiano non è cambiata. Anzi. Il Mediterraneo è ancora più militarizzato, i profughi di guerra sono... Leggi tutto

Le deportazioni ai tempi di Renzi e Alfano

Le deportazioni ai tempi di Renzi e Alfano
Le deportazioni di immigrati e richiedenti asilo fanno parte di un dispositivo disciplinare affinato negli anni per mettere sotto controllo chi viaggia senza visti e documenti. Si tratta di operazioni molto redditizie per chi gestisce centri di accoglienza, CARA, CIE, hotspot, tendopoli, caserme abbandonate e per chi viene pagato per il trasporto. Ascoltate la diretta dell’info di radio Blackout con Antonio Mazzeo, che sul suo blog ha pubblicato un’inchiesta dedicata all’affare della deportazione da Messina. Di seguito l’articolo uscito sul blog: Prima l’identificazione e l’invito a dimenticare nome, cognome e luogo di provenienza in cambio di un numero identificativo che dovrai... Leggi tutto
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