Transumanismo come forma di iperumanismo
L’evoluzione tecnologica della seconda metà del Novecento ha indubbiamente modificato in modo profondo non solo la prassi – vale a dire il prospetto operativo nelle diverse attività produttive e nella percezione delle aspettative di confort e di performatività – ma altresì il modo di interpretare la dimensione umana e le coordinate di antropo-poiesi. Si è soliti individuare questo cambiamento con il riferimento generico e omnicomprensivo di “Post-human”, anche per l’impatto della narrativa cyberpunk degli anni ’80 e della metamorfosi dell’estetica e della produzione artistica nel decennio successivo, a indicare un superamento dell’antropoplastica vitruviana – basata su una corporeità metrico-sussuntiva dell’umano...
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