Rischi collaterali
L’ennesima violazione dei dati ai danni degli utenti di FaceBook, che ha coinvolto più di 530 milioni di profili, risale agli inizi di aprile e non è stata messa in particolare evidenza dai mass-media perché notizie del genere sono ormai diventate talmente comuni da non meritare troppa attenzione, mentre per le singole persone coinvolte la faccenda potrebbe anche essere di estrema importanza. Una importanza che, in tempi come quelli che stiamo vivendo, mette ancora maggiormente in evidenza il rapporto tra la riservatezza che dovrebbero avere i nostri dati personali e la tecnologia dell’informazione digitale che, in questi ultimi tredici mesi,...
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