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Le ombre di Fiume

Le ombre di Fiume
Marco ROSSI, Le ombre di Fiume. Tra nazionalismo e sovversione, 1919-1924 (Milano, Zero in Condotta, 2023) Recensione di Francesca Tasca Da tempo Marco Rossi è impegnato attivamente nella ricerca storica sulle vicende del movimento operaio negli anni cruciali che seguirono la Prima guerra mondiale. E una particolare attenzione riserva all’antifascismo anarchico. Procedendo proficuamente in questo ambito di indagini, con Zero in Condotta pubblica ora “Le ombre di Fiume. Tra nazionalismo e sovversione, 1919-1924” (Milano 2023). L’interesse dell’autore è approdato agli avvenimenti fiumani proprio ricostruendo gli eventi che portarono Argo Secondari a fondare nel 1921 gli Arditi del Popolo. Si constata,... Leggi tutto

Il mito della Rus’. Il ruolo della chiesa ortodossa dall’Unione Sovietica alla Russia di oggi.

Il mito della Rus’. Il ruolo della chiesa ortodossa dall’Unione Sovietica alla Russia di oggi.
Uno degli aspetti meno noti delle vicende del mondo “oltrecortina”, è stato quello del rapporto tra religione e potere comunista. La vulgata comune vuole che vi sia stata, soprattutto in URSS, una relazione a senso unico, ovvero una prevaricazione dello Stato sulle strutture religiose, sino al loro annullamento, insieme a un assoluto condizionamento dell’ideologia materialista, tale da sopprimere ogni aspetto della cultura e pratica religiosa. Fu effettivamente così? Riteniamo che, a distanza di decenni dall’implosione del modello sovietico, sia arrivato il momento di fare chiarezza su un aspetto che è rimasto accantonato in un “angolo dimenticato” della storia, ovvero il... Leggi tutto

Tricolore, non c’è niente da festeggiare. Altro che Cispadana!

Tricolore, non c’è niente da festeggiare. Altro che Cispadana!
In questi giorni passeggiando per Reggio Emilia si vedono ancora parecchi cartelloni che annunciano, con una grafica severa e sobriamente colorata, la “festa della bandiera” o “del tricolore”, a seconda. In tutta la città, l’unica voce fuori dal coro, a dire che non c’è proprio niente da festeggiare o celebrare, è stata quella della Federazione Anarchica Reggiana. Intanto il 7 gennaio la festa c’è stata, con l’alta presenza istituzionale di un ministro di seconda linea – ministro dei rapporti col parlamento, figuriamoci! Ma del resto, la città è governata dal PD, e non valeva la pena mandare qualcunƏ di veramente... Leggi tutto

Bergoglio e Kirill. Così lontani, così vicini.

Bergoglio e Kirill. Così lontani, così vicini.
I media, dall’inizio conflitto russo-ucraino, hanno diffuso due differenti immagini: Bergoglio, il pacifista, contrapposto a Kirill, il “patriarca armato”. Rappresentazioni che non ricalcano tanto i profili personali, ma che vogliono sottolineare una presunta profonda diversità delle due chiese; quella cattolica, universalista e pacifista, la russo-ortodossa nazionalista e storicamente al servizio dell’imperialismo russo, l’icona del panslavismo. Così è o appare? Per risolvere il quesito occorre mettere in fila una serie di questioni che possono orientarci partendo da fatti concreti, al fine di proporre riflessioni e valutazioni generalmente disattese dai media, in particolare sui temi dei valori e del pacifismo cattolico. Le... Leggi tutto

Sessismo, nazionalismo e miltarismo. Il militarismo è cultura dello stupro.

Sessismo, nazionalismo e miltarismo. Il militarismo è cultura dello stupro.
È evidente come la cultura dominante sia una cultura gerarchica di guerra e di violenza in cui la militarizzazione è presente in ogni ambito, siamo in un mondo in guerra anche se alla guerra si danno nomi che la negano come “missioni di pace” o “interventi umanitari”. Sicuramente le cause scatenanti delle guerre sono sempre le stesse ciniche ed eterne ragioni di interesse economico e politico, ma le radici storiche delle guerre risiedono nell’ordine simbolico patriarcale ovvero nella costruzione storica dei modi di essere donne e uomini, imperniata ovunque sul binarismo di genere, sulla gerarchizzazione, sull’affermazione di una virilità aggressiva... Leggi tutto

La costruzione del soggetto nazionalista

La costruzione del soggetto nazionalista
È cosa risaputa che l’utilizzo di determinate forme linguistiche o di altre non sia un dato neutro ma rimandi a strutture di pensiero che sono diretta conseguenza della struttura sociale. A titolo di esempio si può notare come nella comunicazione, sia giornalistica, sia manualistica ma anche nel registro colloquiale, si tenda a trasformare gli stati in soggetti individuali: l’Italia ha dichiarato, la Russia ha fatto, gli Stati Uniti annunciano e via dicendo. Una forma linguistica innocente? Non proprio. La trasformazione degli stati in soggetti dotati di volontà propria presente in questa forma linguistica, che non è una peculiarità dell’italiano ma... Leggi tutto

L’importanza di una prassi

L’importanza di una prassi
Quello del 2021 sarà il secondo Primo Maggio al tempo del COVID. La risposta padronale alla pandemia, nata e cresciuta all’interno delle logiche di stato e capitale, è stata quella che ben conosciamo: tentare in tutti i modi di salvaguardare la capacità di accumulazione di capitale, scaricare il costo della crisi di consumo e produzione sugli stessi sfruttati, misure, come quelle dei coprifuoco, assolutamente inutili ai fini sanitari ma funzionali per salvaguardare l’idea di ordine. L’immissione di consistenti finanziamenti all’industria farmaceutica ha permesso di ottenere in tempi rapidi più vaccini ma la guerra commerciale che si è scatenata tra le... Leggi tutto

Identitarismo e potere

Identitarismo e potere
La credibilità di una teoria passa necessariamente attraverso la sua pratica e, dunque, anche la teorizzazione della libertà o passa attraverso la sua attuazione (liberazione positiva) o attraverso l’astensione di atti che la negano (liberazione passiva) od entrambe. In sistemi in cui non si è quasi mai gestori del proprio tempo e delle proprie scelte (in senso assoluto), certamente nessuno può dichiararsi immune da condizionamenti esterni e, inevitabilmente, spesso ci si trova dinanzi a condizioni che ci pongono in contraddizione con le nostre idee e prospettive. Laddove però ci sono gli spazi per determinare autonomamente la propria direzione bisogna azionarsi... Leggi tutto

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Ripubblichiamo questo articolo del marzo 2015 scritto per il nostro giornale da Claudio Venza sulla “questione foibe”. L’intento è quello di decostruire il mito nazionalista creato ad arte operando una semplificazione delle complesse vicende nei territori del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra. Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la... Leggi tutto

Buio e luce.‭ ‬A proposito di omicidio,‭ ‬stupro,‭ ‬e marò‭

Buio e luce.‭ ‬A proposito di omicidio,‭ ‬stupro,‭ ‬e marò‭
‬La vicenda dei due marò della Marina Militare Italiana accusati di aver ucciso due pescatori del Kerala,‭ ‬durante un’azione di pattugliamento a bordo della petroliera italiana Erika Lexie,‭ ‬forse si chiuderà a tarallucci e vino.‭ ‬E‭’ ‬di qualche giorno fa la decisione della corte suprema indiana di affidare la risoluzione della vicenda ad un arbitrato internazionale.‭ ‬Su questa vicenda le forze politiche istituzionali,‭ ‬con accenti più o meno marcati,‭ ‬sono state sostanzialmente unanimi nella pretesa che i‭ “‬nostri‭” ‬marò tornino a casa.‭ ‬I due pescatori morti ammazzati sono scomparsi da una scena nella quale era loro riservato il ruolo di... Leggi tutto

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?

“Foibe”. Vittimismo nazionalista o “giustizia proletaria”?
Con la Giornata del Ricordo del 10 febbraio il Parlamento, alla quasi unanimità, aveva istituito nel 2004 una ricorrenza ufficiale per celebrare l’esodo istriano e le foibe. La data del 10 febbraio del 1947 indica la firma del Trattato di Pace che è perciò interpretato, più di 50 anni dopo, come ingiustamente punitivo in quanto riconobbe la sovranità jugoslava sull’Istria e la Dalmazia abitata anche da italiani (o meglio, italo-veneti). La Giornata del Ricordo (ma il termine, sinonimo di “memoria”, è alquanto equivoco) ha dato lo spunto, anche quest’anno, a diverse manipolazioni più o meno maldestre. Così, un famosissimo presentatore... Leggi tutto

Alle falde del Front National

Alle falde del Front National
E’ sotto gli occhi di tutti la grande affermazione elettorale in Francia del Fronte Nazionale. E’ sotto gli occhi di tutti l’avanzata europea, sia in termini elettorali che contenutistici, dei partiti radicali di estrema destra e neo-populisti. Non da oggi. Mi viene allora in mente una domanda priva di alcunché di retorico: come sarebbe possibile altrimenti? Come sarebbe possibile altrimenti, insomma, da quando la nozione stessa di democrazia ha cambiato radicalmente il suo connotato semantico e procedurale? Appunto non da oggi. Il sistema capitalistico competitivo, vittorioso su scala planetaria, non può più utilizzare, laddove lo faceva, modelli politici aperti, democratici... Leggi tutto