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Squatters e rifugiati in Armenia

Squatters e rifugiati in Armenia
Mentre continua il blocco genocida dello Stato azero sull’Artsakh, i rifugiati provenienti dalla regione assediata hanno trovato poco aiuto04 da parte dello Stato armeno. Non riuscendo a trovare un posto dove ripararsi, molti di questi rifugiati hanno preso ad occupare abusivamente edifici abbandonati. Dal 2018, circa 120 famiglie di rifugiati hanno occupato abusivamente l’ex edificio del Ministero della Difesa, ristrutturandolo e trasformandolo in una casa, uno spazio per la comunità. Il mese scorso, però, il governo armeno ha sfrattato in modo atroce i rifugiati e la polizia ha rubato i loro beni. Nonostante gli attacchi, i rifugiati resistono, accampandosi fuori... Leggi tutto

La casa è di chi l’abita. Sulle occupazioni a Bologna, per una vita bella.

La casa è di chi l’abita. Sulle occupazioni a Bologna, per una vita bella.
Si sa, la vita da student*, soprattutto da fuorisede, non è cosa facile. Ancora di più se ti ritrovi in un’università che sembra provare gusto a farti vivere con l’ansia. Perché a Bologna, come è noto, trovare un alloggio è cosa assai complicata, e quando ne trovi uno, molte volte è un subaffitto, magari in nero, in una casa a dir poco indecente (e no, non è per fare gli schizzinosi). E così la “gloriosa” Alma Mater Studiorum di Bologna, invece di venire incontro a chi studia, decide molto saggiamente di tagliare le borse di studio andando a favorire, invece,... Leggi tutto

ABBATTERE LE MURA DEL CIELO – Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)

ABBATTERE LE MURA DEL CIELO – Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)
Sono trascorsi 44 anni da quando in Via Torricelli a Milano viene occupato uno spazio, tutt’ora attivo nonostante gli innumerevoli tentativi di sgombero. Nel corso del tempo questo spazio occupato da ragazzi e ragazze ha portato avanti innumerevoli interventi nel quartiere, con esso indiscutibilmente amalgamandosi: ricordiamo le occupazioni di appartamenti sfitti in favore dei senza tetto, le lotte per salvaguardare un quartiere sotto assedio dalla speculazione, un luogo di riferimento per le lotte che si sono succedute nel corso degli anni, l’antimilitarismo, le serate dedicate all’anticlericalismo, la costituzione di una ricca biblioteca, la lotta contro le centrali nucleari. E poi:... Leggi tutto

Abbattere le mura del cielo. Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)

Abbattere le mura del cielo. Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985)
ZERO IN CONDOTTA Segnaliamo l’uscita del libro di Mauro De Agostini ABBATTERE LE MURA DEL CIELO Storie di anarchiche, anarchici e occupazioni (Milano 1975-1985) Prefazione di Franco Schirone pp. 224, EUR 15,00 ISBN 978-88-95950-62-4 Il soffocante clima ideologico di questi anni ha completamente oscurato la ricchezza progettuale, le speranze di cambiamento e la complessità del Movimento degli anni settanta, spesso ridotto, con una grave deformazione prospettica, a semplice premessa e cornice del “terrorismo”. Il libro, ricco di documenti e di testimonianze, ricostruisce la storia di alcune occupazioni anarchiche a Milano tra il 1975 e il 1985, in particolare le vicende... Leggi tutto

Offensiva giudiziaria contro le case occupate

Offensiva giudiziaria contro le case occupate
In un precedente articolo (UN, 2 dicembre) avevamo evidenziato come il Decreto Salvini contenesse anche una stretta repressiva contro le occupazioni ed in generale contro le agitazioni sociali (in particolare con l’inasprimento delle pene per i blocchi stradali). Puntuale come un orologio assistiamo ora ad una offensiva giudiziaria contro il movimento di lotta per la casa. A Milano, il 13 dicembre, con la cosiddetta “operazione Robin Hood” sono state sgomberate 9 case popolari, arrestati 9 militanti del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio (arresti domiciliari) e sequestrata la sede del comitato stesso. L’accusa è di “associazione a delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di... Leggi tutto

Prendocasa sotto attacco

Prendocasa sotto attacco
Le accuse mosse ai compagni cosentini di prendo casa si inseriscono in un processo di demonizzazione molto chiaro, che ha lo scopo di sradicare tutti i tentativi per arginare ogni forma di riappropriazione dei diritti più elementari. Da un lato vi è un sistema economico che sovra determina l’agire politico, imponendo tagli alla spesa pubblica, polverizzando posti di lavoro e ammassando liquidità nei forzieri delle banche o versandoli direttamente alle aziende (una delle misure previste dal cosiddetto reddito di cittadinanza). Dall’altro lato troviamo un meccanismo repressivo che in virtù di un concetto di giustizia assai anomalo, condanna e persegue chi... Leggi tutto

Basta gente senza casa, basta case senza gente

Basta gente senza casa, basta case senza gente
La stretta securitaria di Salvini si sta abbattendo anche sulle occupazioni di case e di spazi sociali. In un paese come l’Italia, in cui decine di migliaia di immobili – di proprietà di grandi immobiliari o pubblica – rimangono colpevolmente vuoti per decenni mentre i ceti più poveri faticano a trovare un alloggio alla portata delle proprie tasche, l’occupazione abusiva ha sempre costituito uno sfogo naturale – e inevitabile – al problema abitativo. La grande stagione di lotte seguita al ’68 aveva generato un forte movimento di occupazioni di alloggi accompagnata dall’occupazione di stabili da sottrarre alla speculazione e destinare... Leggi tutto

Radiografia di uno spazio liberato a Napoli

Radiografia di uno spazio liberato a Napoli
La città di Napoli è da qualche tempo percorsa da numerosi movimenti di massa che,‭ ‬almeno dai tempi del movimento contro il degrado ambientale,‭ ‬hanno iniziato con un certo successo un percorso di lavoro politico e sociale all’interno delle masse popolari della città,‭ ‬spesso all’insegna di pratiche di democrazia diretta municipalistica.‭ ‬Un percorso con le sue luci e le sue ombre che la compagna Monica Jornet della Fédération Anarchiste‭ – ‬presente per metà della settimana a Napoli e partecipante ad una delle realtà napoletane in questione‭ – ‬ha provato a‭ ‬mettere in evidenza discutendone con Leandro Squeglia‭ (‬attivista di Scacco... Leggi tutto

Storie di periferia‭

Storie di periferia‭
‬Era la più grande baraccopoli d’Europa.‭ ‬Difficile dire quanta gente abitasse in lungo Stura Lazio.‭ ‬Un luogo oltre la stessa periferia:‭ ‬il fiume,‭ ‬le casette di lamiera e assi,‭ ‬l’immondizia,‭ ‬i topi.‭ ‬Di fronte gli stabilimenti dell’Iveco,‭ ‬oggi divisi nello spezzatino del dopo Fiat,‭ ‬pur nella crosta imponente della vecchia fabbrica.‭ ‬ Lungo i marciapiedi le prostitute a poco prezzo,‭ ‬tutte venute da qualche altro margine di questo mondo.‭ ‬Questi margini non sono sottili e bianchi,‭ ‬come nei quaderni delle elementari,‭ ‬sono enormi,‭ ‬sozzi,‭ ‬un luogo limite tra la discarica e il nulla.‭ ‬ Eppure.‭ ‬Eppure se si vinceva la... Leggi tutto

Torino: ‬è guerra di classe e di razza alle occupazioni abitative‭

Torino: ‬è guerra di classe e di razza alle occupazioni abitative‭
‬Giovedì scorso poco dopo le otto del mattino un imponente apparato repressivo,‭ ‬tra carabinieri,‭ ‬polizia in assetto antisommossa e digos ha circondato la ex-caserma di via Asti‭ ‬22.‭ ‬Sono entrati per sgomberare una parte‭(!) ‬della struttura che era stata occupata in aprile da Terra del fuoco e da altre e associazioni,‭ ‬mentre dal primo novembre una parte della caserma era stata occupata da circa‭ ‬80‭ ‬persone rom rumene.‭ ‬Persone rimaste senza una casa in seguito alla distruzione della baraccopoli di Lungo Stura Lazio,‭ ‬sgomberata a tappe forzate tramite il progetto‭ “‬La città possibile‭”‬,‭ ‬voluto e promosso da Comune di Torino... Leggi tutto

Torino: una città possibile?

Torino: una città possibile?
‬Domenica‭ ‬primo novembre‭ ‬tante famiglie della‭ ‬baraccopoli di lungo Stura‭ ‬Lazio‭ ‬sotto sgombero e del social housing di corso Vigevano sotto sfratto hanno‭ ‬occupato una parte dell’ex caserma La Marmora di via Asti.‭ ‬L’ex caserma è stata occupata in aprile da Terra del Fuoco,‭ ‬una delle associazioni,‭ ‬che si erano aggiudicate l’appalto del progetto‭ “‬la città possibile‭”‬.‭ ‬Due anni fa‭ ‬in lungo Stura c’erano oltre mille persone.‭ ‬Una‭ ‬polveriera sociale che l’amministrazione comunale torinese è stata abile a disinnescare.‭ ‬Cinque milioni di euro affidati alle sapienti mani di una cordata di cooperative ed associazioni che tra‭ ‬promesse e minacce,‭ ‬illusioni... Leggi tutto

Contro sgomberi e manicomi

Contro sgomberi e manicomi
Torino,‭ ‬26‭ ‬settembre.‭ ‬L’appuntamento è in piazza XVIII dicembre,‭ ‬a pochi passi dalla lapide che ricorda i‭ ‬23‭ ‬anarchici e comunisti caduti nella strage fascista del‭ ‬18‭ ‬dicembre‭ ‬1922.‭ ‬Il‭ ‬corteo si dipana per le strade del centro: sul selciato compaiono scritte contro le REMS, le nuove galere psichiatriche e contro lo sgombero del Barocchio Squat. Un corteo comunicativo con molti interventi per informare i passanti sull’estendersi del controllo psichiatrico sulla società, sul diffondersi di strutture neo-manicomiali, sulla farsa della chiusura degli OPG, che restano aperti, nonostante ne fosse stata decretata la chiusura il 31 marzo. Al corteo hanno partecipato... Leggi tutto

Torino: con il Barocchio,‭ ‬contro sgomberi,‭ ‬galere e manicomi‭

Torino: con il Barocchio,‭ ‬contro sgomberi,‭ ‬galere e manicomi‭
“Dante avrebbe parlato di legge del contrappasso,‭ ‬il principio che regola la pena eterna dei dannati in base ai loro vizi peggiori.‭ ‬Il vizio di chi occupa una casa,‭ ‬libera uno spazio,‭ ‬pratica la condivisione,‭ ‬si ribella alla mercificazione delle relazioni è la libertà.‭ ‬La Regione Piemonte al posto di uno spazio autogestito ha progettato una galera che chiuda con lacci chimici,‭ ‬corde e sbarre i‭ “‬folli rei‭”‬.‭ ‬Questo il destino del Barocchio di Grugliasco,‭ ‬che rischia lo sgombero e la demolizione per far posto ad una REMS,‭ ‬una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza,‭ ‬l’ultima metamorfosi del manicomio... Leggi tutto

Costruire la risposta alla repressione

Costruire la risposta alla repressione
La città di Bologna rappresenta un laboratorio interessante per quelli che sono i Movimenti radicali presenti in Italia: una città di dimensioni medio-grande, con una percentuale rispettivamente molto alta di Spazi sociali, occupazioni, collettivi e realtà politiche,  un’università che fornisce un flusso costante di persone nuove da tutto il paese, e contemporaneamente, l’essere relativamente defilata dalle grandi metropoli permette l’elaborazione di teorie e pratiche autonome, proprio nel cuore del “feudo” del nuovo Leviatano, il Partito Democratico. Non è un caso che, la data del Primo maggio a Milano e lo strascico di dibattiti, abbia rappresentato un punto di sviluppo della... Leggi tutto