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I becchini della previdenza. Per una lettura condivisa del tema pensionistico.

I becchini della previdenza. Per una lettura condivisa del tema pensionistico.
Esiste davvero un buco di bilancio dovuto alle pensioni troppo elevate? Tutti gli attacchi alle pensioni dei lavoratori portati avanti da trent’anni a questa parte si fondano sulla presunta insostenibilità della previdenza attuale per le casse dello Stato. Nel Bilancio Inps per il 2023 si può leggere come le entrate previdenziali ammontino a poco più di 420 miliardi di €, di cui più del 60% sono i contributi versati dal datore di lavoro per conto del dipendente e il restante – tralasciando voci di entrata trascurabili – sono trasferimenti statali per coprire il buco di bilancio1. Un buco enorme, è... Leggi tutto

Pensioni, tagli e truffe. La riforma previdenziale del Governo Meloni (seconda parte)

Pensioni, tagli e truffe. La riforma previdenziale del Governo Meloni (seconda parte)
Politiche sul lavoro giovanile Lo diciamo subito: chi pensava che il governo di destra avrebbe favorito i lavoratori precoci (coloro che presentano contributi prima del diciannovesimo anno di età) dovrà ricredersi, poiché le norme in proposito restano invariate. Evidentemente la propaganda delle forze di Governo serviva più che altro a indirizzare l’intera manovra verso un generale contenimento dei costi. L’altro fronte è quello del riscatto dei titoli di studio. Generalmente conseguiti da giovani, questi possono essere convertiti (“riscattati”) in anni di contribuzione lavorativa (fin dal lontano 1974, D. L. 30/1974), validi ai fini del calcolo dei requisiti pensionistici, in quanto... Leggi tutto

Pensioni: tagli e truffe. La riforma previdenziale del Governo Meloni (prima parte)

Pensioni: tagli e truffe. La riforma previdenziale del Governo Meloni (prima parte)
Emiliano Gentili, Federico Giusti e Stefano Macera La strategia del Governo sembra puntare a rendere più difficile e meno conveniente il pensionamento anticipato. Con il passare degli anni è stata progressivamente ridotta la componente di spesa associabile al calcolo retributivo degli importi pensionistici previsti dal sistema misto. La Riforma Dini (L. 335/1995) sancì il passaggio a un nuovo modello di calcolo della pensione: anziché basarsi sul livello dei salari percepiti (metodo retributivo), il calcolo avrebbe dovuto essere fatto sull’ammontare dei contributi versati (metodo contributivo). Fra i due, il retributivo è nettamente il più favorevole per i lavoratori e consente pertanto... Leggi tutto

Il futuro delle pensioni in Europa

Il futuro delle pensioni in Europa
L’ammirevole determinazione della classe operaia francese, che incalza senza arrendersi contro la distruzione del sistema pensionistico, ci indica la strada: l’aumento della coscienza di classe e dell’azione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori è fondamentale per andare avanti e non retrocedere; per questo la CNT spagnola affiliata alla CIT ha fornito il 21 maggio scorso uno spazio di dibattito e di conoscenza internazionalista, al quale hanno partecipato compagne e compagni di sindacati europei, come Luciano Nicolini e io dell’USI-CIT, Marc Stehle della FAU (Germania), Pep Bobadilla della CNT, Hortensia Inés di SUD Santé Sociaux (Francia), Arístides Pedraza di SUD Svizzera... Leggi tutto

Pensioni: il governo contro le donne

Pensioni: il governo contro le donne
Tra le tante contraddizioni presenti nei primi cento giorni del governo in carica, ci riferiamo soprattutto ai programmi con cui si è presentata la coalizione, ce n’è uno che in particolare riguarda le lavoratrici prossime alla pensione. Si tratta di un governo particolarmente detestabile, soprattutto perché esprime una destra retriva, con personaggi compromessi e impresentabili, che sappiamo legata a quel filo nero che si collega agli anni più bui della nostra storia passata e alla strategia dello stragismo di un tempo non molto lontano. Per tornare al tema introdotto, riportiamo l’inizio di un comunicato dell’USI CIT: “Nella campagna elettorale i... Leggi tutto

Francia. La battaglia per le pensioni.

Francia. La battaglia per le pensioni.
Giovedì 19 gennaio si sono svolte manifestazioni in tutta la Francia e si stima che si siano mobilitate quasi due milioni di persone, sia nella capitale e nelle grandi città, sia in municipalità molto più piccole, dove non si vedeva una tale mobilitazione da quasi trent’anni. I governi di qualsiasi schieramento politico, si susseguono e si somigliano. Tutti dichiarano, dopo aver giurato che non avrebbero toccato nulla, che l’equilibrio finanziario del sistema pensionistico è minacciato e che lo si deve riformare: non c’è alternativa! Da una riforma all’altra, l’età legale di pensionamento è ora di 62 anni e il numero... Leggi tutto

Francia. Vedi che lavoro?

Francia. Vedi che lavoro?
I tecnocrati della “nazione start-up”, adoratori del mercato globalizzato e concorrenziale, dotati dell’empatia di un blocco di cemento, ci promettono la galera dell’economia. Senti il rumore delle catene che, in un ritmo morbido, macinano tutta la tua vita di lavoratore, vedi ancora i fasci luminosi degli schemi che ti rovinano gli occhi, senti il peso dei pallet che devi scaricare, misuri il ritmo delle pedalate, o delle tue confezioni di imballaggio, pensi ai fine settimana passati a correggere delle copie spesso terribili, o ai farmaci che ingoi? Lo Stato vuole fissare la conclusione di tutto questo per legge a 64... Leggi tutto

2 dicembre: sciopero generale per il cambiamento

2 dicembre: sciopero generale per il cambiamento
di Tiziano Antonelli Il 2 dicembre si terrà lo sciopero generale nazionale di tutte le categorie, pubbliche e private, per il recupero dei salari e delle pensioni dell’inflazione reale, la cancellazione degli aumenti delle tariffe, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, contro la guerra e l’economia di guerra, fra gli altri obiettivi. Lo sciopero, indetto il 24 settembre dai sindacati di base e conflittuali, è un altro passo del percorso di collaborazione fra le varie sigle della galassia alternativa, e rappresenta un appuntamento centrale per il movimento rivoluzionario e quello anarchico. Dall’inizio dell’anno si susseguono gli... Leggi tutto

Critica anarchica della riforma delle pensioni

Critica anarchica della riforma delle pensioni
Nel numero scorso di Umanità Nova abbiamo iniziato a rendere conto del lungo sciopero ad oltranza di lavoratrici e lavoratori in Francia che, al momento, dura da 47 giorni, con l’appoggio evidente del resto della popolazione e qualche leggero (e rigettato al mittente in quanto unanimemente ritenuto minimale) segno di cedimento da parte del governo. Pubblichiamo ora due testi della Federazione Anarchica (Francofona), uno che descrive i termini della lotta, l’altro il progetto politico anarchico, Il sistema pensionistico a punti è un orrore: più di una rottura del sistema di solidarietà nazionale, peggio di un attacco ai diritti delle lavoratrici... Leggi tutto

Mia nonna e gli accordi sindacali

Mia nonna e gli accordi sindacali
“Pensar male è brutto, e la cosa peggiore è che ci azzecchi quasi sempre”: è la versione familiare, dettami da piccolo dalla mia nonna materna (che sosteneva di averla a sua volta imparata dal nonno…), di questo proverbio solitamente attribuito all’ineffabile Giulio Andreotti – che evidentemente pensava anche a se stesso ed alle sue azioni. La frase mi è venuta in mente già in occasione delle varie “anticipazioni” in merito all’idea di un Anticipo Pensionistico (APE) da finanziare con un prestito da restituire con comode rate sulla pensione stessa, poi concretizzatosi nell’ultimo accordo tra governo e sindacati dove all’APE si... Leggi tutto