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Punx anarchic*

Punx anarchic*
Cosa vuol dire essere Punx Anarchic*? Vorremmo precisare che siamo compagn* a tutti gli effetti. Viviamo tra di voi. Siamo student* , pensionat* , lavorator* , disoccupat*. Non ci è estranea nessuna delle contraddizioni sociali, economiche e culturali che segnano le odierne metropoli. Viviamo in casa e nelle comuni. Il nostro movimento è diffuso in tutto il mondo, compresi paesi che — ragionando nei termini provinciali che ci impongono i media — potrebbero sorprendere: oltre alla Grecia, tutta l’Europa dell’Est e la Russia. E ancora: Libano (es. Detox), Indonesia, Turchia, America Latina, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone, Australia... Leggi tutto

Tre libri che raccontano la musica sbagliata. Tempi che vivono ancora.

Tre libri che raccontano la musica sbagliata. Tempi che vivono ancora.
Qualche tempo fa vi raccontavo del mio spaesamento, della mia confusione, del mio sentirmi fuori posto attraverso gli anni Sessanta che col tempo sono diventati gli anni Settanta e poi gli Ottanta e infine il millennio nuovo. Ho accumulato dentro in testa, dal mio punto di vista di bambino e poi di sbarbo e poi di adulto e adesso di vecchio & pensionato, gli anni di lavoro di mio padre al Petrolchimico, il primo disco che ho comprato (il secondo lp dei Led Zeppelin appena uscito, consumato a forza di ascolti su di una fonovaligia del Reader’s Digest) e la... Leggi tutto

Non mi chiedere se ho vinto se ho perso. “Questi anni”

Non mi chiedere se ho vinto se ho perso. “Questi anni”
Nel corso del 2021 mi sono impegnato con Alberto, Gianpiero e Sergio, tre vecchi miei amici aostani, a realizzare Questi Anni. Sì, i Kina. Proprio loro. Quanti anni, questi anni. Come ho avuto modo di raccontare anche qui, sin dai nostri incontri frettolosi e traballanti nei primi anni Ottanta, malgrado la distanza geografica fra nordest e nordovest e le fortune altalenanti, non ci si è praticamente persi di vista. Fortune altalenanti di noi tutti, mica solo le mie: anche loro proprio come me sono stati costretti a smettere, a cambiare, a ripensare e a ripensarsi. La realizzazione del documentario Se... Leggi tutto

Un Virus si aggira per Milano: il punk è rumore (1982-1989)

Un Virus si aggira per Milano: il punk è rumore (1982-1989)
“Virus – il punk è rumore 1982-1989” a cura di Giacomo Spazio e Marco Teatro (Goodfellas edizioni). In questi anni sono usciti diversi libri che ricostruiscono le vicende della casa occupata di Via Correggio 18 a Milano (1975- 1984), spesso con il focus sull’esperienza del “Virus” (ospitato nell’occupazione dal 1982). La prima ricostruzione è stata, nel 1996, “Costretti a sanguinare, racconto urlato sul Punk”, di Marco Philopat (Agenzia X), una trasposizione in forma narrativa delle vicende del “Virus”. Nel 2017 è uscito “Le radici del glicine. Storia di una casa occupata” di Massimo Pirotta (Agenzia X) che raccoglie le testimonianze... Leggi tutto

Fake news. Gli anarcopunk hanno inventato l’autoproduzione.

Fake news. Gli anarcopunk hanno inventato l’autoproduzione.
A tavola con alcuni amici si parlava qualche sera fa di spaesamenti. Il casino, il casino vero, per chi come me aveva vent’anni negli anni Settanta è stato prendere coscienza che i confini del mondo si stavano allargando velocemente, forse un po’ troppo per le nostre abitudini. La strada, il quartiere, il paese, la provincia, il giro di amici, i compagni di scuola, il tuo gruppo musicale, i libri e i giornali che leggevi, i cineforum e le manifestazioni, tutto stava diventando troppo lento e troppo stretto. Ricordo che era improvvisamente tutto inadeguato alle mie aspirazioni, un orizzonte soffocante. Ed... Leggi tutto

Un popolo in lotta. Report dal Myanmar

Un popolo in lotta. Report dal Myanmar
Dopo le interviste dirette ai compagni del Myanmar dei numeri scorsi, continuiamo con una serie di brevi report di aggiornamento sulla situazione raccolti da vari siti di informazione – Insight Myanmar podcast, irrawaddy – sulla lotta in corso. Anarco-Punk Rivoluzionario Kyaw Kyaw è stato un rivoluzionario da quando riesce a ricordare. Il suo risveglio politico è avvenuto molto prima della presa di coscienza collettiva che si stava diffondendo attraverso il movimento di protesta birmano e proveniva da un’influenza improbabile: la cultura punk. “Il punk è essere te stesso. È una ribellione contro l’ingiustizia”, ci dice. “Sta dalla parte dei diritti... Leggi tutto

Intervista a “Rebel riot”

Intervista a “Rebel riot”
Al momento in cui viene scritto questo articolo, oltre settecento persone sono state uccise dalla giunta militare (Tatmadaw) del Myanmar. C’è stato un colpo di stato la mattina del 1° febbraio 2021, ad opera della giunta militare con la scusa, assolutamente inventata, di frode e incoerenze nei risultati delle elezioni del novembre 2020. Con la presa del potere, i militari hanno dichiarato lo stato di emergenza per un anno, trasferendo il potere sia del presidente sia del consigliere di stato al comandante in capo delle forze armate Min Aung Hliang. La presa di potere non è qualcosa di necessariamente nuovo... Leggi tutto

Quei vecchi dischi, oggi

Quei vecchi dischi, oggi
Con l’avanzare dell’età mi sono accorto che piuttosto spesso, nel parlare con amici e compagni dei nostri diversi orientamenti e preferenze musicali, si tende a dare agli ascolti della giovinezza un valore particolare. Se ne parla come se il gusto nel rapportarsi alla memoria avesse subito l’influenza importante e profonda dell’affetto. A questo, il tempo che passa aggiunge quella che è una distorsione percettiva, nel senso che i dischi di quando avevamo vent’anni ci sembrano invariabilmente i migliori: sono quelli che ci smuovono i sassi dentro, quelli di cui da qualche parte abbiamo scolpito le parole, quelli di cui avvertiamo... Leggi tutto

Corbari ti irride, Corbari non si arrende

Corbari ti irride, Corbari non si arrende
Nella mole di canzoni che omaggiano la Resistenza si possono isolare vari tributi a Silvio Corbari e ai suoi compagni. Anche se maggiormente ricordato per le operazioni condotte in solitaria, lui e gli altri partigiani dopo l’8 settembre animarono la Resistenza nella zona attorno a Faenza. Fatti storici e aneddoti passando di bocca in bocca si sono arricchiti e modificati, tanto da creare quasi una leggenda: si narra che in certi momenti gli venisse attribuita qualsiasi azione contro i nazi-fascisti avvenuta in Romagna. Eleonoro Dalmonte conclude il suo libro Corbari e la sua Banda inserendo il testo e lo spartito... Leggi tutto

In memoria di Claudia

In memoria di Claudia
La notte tra il 28 ed il 29 Gennaio ci ha lasciato Claudia Acciarino, compagna ed amica romana. Non è semplice mettere per iscritto queste parole, soprattutto prendendo in considerazione l’età relativamente giovane della persona della quale andiamo a parlare (36 anni). Il dispiacere viene anche pensando alle dinamiche della sua scomparsa, definire le quali “tragiche” è dir poco. Oltre agli impegni di militanza e progetti legati alla musica, lei amava tantissimo la montagna – luogo che, pochi giorni fa, ha deciso di portarla via con sé. Il tempo speso tra noi è sempre stato pieno di vitalità, iniziative e... Leggi tutto

Rumore rosa

Rumore rosa
“C’è sessismo nella musica? In che modo viene discriminata artisticamente la donna oggi? Perché nei cartelloni di eventi musicali c’è una preponderanza di presenza maschile? In questo libro potrete farvi un’idea attraverso la voce delle dirette interessate di come è la situazione in Italia, perché si parla ancora di sessismo nella musica ed in che modo è possibile scardinarlo…” Come il precedente “Riot not quiet” e per certi versi anche in misura più incisiva di quanto era stato realizzato in quel libro, il nuovo lavoro di Laura Pescatori “Femita” si dimostra un’ottima occasione per far riflettere noi maschietti. Nodo focale... Leggi tutto

L’ultimo degli hippy

L’ultimo degli hippy
Come per certo saprete se frequentate queste zone, i Crass erano un collettivo di punks inglesi attivi tra la fine degli anni settanta e il 1984. Anarchici e pacifisti, non hanno avuto vita facile; anzi sin dall’inizio hanno dovuto lottare con unghie denti chitarre e gola per non soccombere al silenzio. Ve la faccio breve. Il loro disco d’esordio venne pubblicato nell’ottobre del 1978 con tre minuti di silenzio al posto della prima canzone del lato a, “Asylum” (un’invettiva femminista contro l’oppressione religiosa) – i gestori dello stabilimento di stampaggio del vinile l’avevano ritenuta decisamente troppo irriverente e sconveniente e... Leggi tutto

Intervista ai Kina

Intervista ai Kina
Gli aostani Kina sono stati uno dei gruppi più importanti della scena hardcore punk italiana dei primi anni ottanta assieme a Wretched, Negazione, CCM, Indigesti e tantissimi altri. A differenza della gran parte delle band di quel periodo hanno continuato a suonare anche dopo l’esaurimento di quella scena avvenuto tra il 1985 e l’1987 per poi sciogliersi nel 1997. Nel corso della loro storia hanno fatto oltre 300 concerti, pubblicato vari dischi di cui alcuni considerati dei “classici” e dato un forte impulso alle autoproduzioni tramite la loro etichetta “Blu bus” e poi con la cooperativa “Wi confondo”. Quest’anno, in... Leggi tutto

Gli anni in cui ci siamo ripresi il futuro

Gli anni in cui ci siamo ripresi il futuro
Era il 1987, trent’anni fa, e ci stavamo appena di riprendendo dal cosiddetto “riflusso” che aveva chiuso la stagione dei movimenti di lotta degli anni Settanta con un lungo letargo che sembrava destinare all’infinito chi era nato troppo tardi per farsi il 68 e anche il 77 al grigiore, al conformismo o in alternativa all’eroina e all’allegria di plastica delle Febbri Del Sabato Sera e delle Milano Da Bere. Il movimento dell’85 aveva riportato sulle strade i movimenti studenteschi dopo anni in cui nelle scuole e nelle università non c’erano più scioperi ed occupazioni e le assemblee erano solo riti... Leggi tutto

Storia di una casa occupata: via Correggio 18 a Milano

Storia di una casa occupata: via Correggio 18 a Milano
La casa occupata di via Correggio 18 a Milano (1975-1984) ha costituito un momento importante nel panorama di lotte cittadino, aperta e tollerante, e proprio per questo caratterizzata da una impronta decisamente libertaria. Dopo il libro di Marco Philopat, Costretti a sanguinare. Il romanzo del punk italiano 1977-1984 (uscito nel 1996), che ricostruiva in modo romanzesco le vicende del Virus, ospitato in un’ala dell’edificio occupato, ora è la volta di Massimo Pirotta, Le radici del glicine. Storia di una casa occupata, Milano, Agenzia X, 2017, Euro 15,00. Alla redazione dell’opera hanno collaborato lo stesso Philopat, Paoletta “Nevrosi”, Marco Mussi e... Leggi tutto
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