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La CIA in Ucraina

La CIA in Ucraina
La guerra delle spie e i media della guerra Da un commento di ScheerPost. Adattamento di Lona Lenti Il New York Times ha pubblicato numerosi pezzi nelle ultime settimane sulla necessità di mantenere la guerra in corso e sull’urgenza di un voto della Camera che autorizzi i 61 miliardi di dollari che i collaboratori per la sicurezza nazionale di Biden vogliono inviare l’Ucraina. Domenica 25 febbraio è uscito con il suo grande colpo giornalistico: la guerra delle spie (https://www.nytimes.com/2024/02/25/world/europe/cia-ukraine-intelligence-russia-war.html), testo lungo, numerose fotografie. Queste ultime mostrano il solito scenario: auto, condomini, case coloniche, una strada sterrata innevata fiancheggiata da mine.... Leggi tutto

Fermare le guerre, fermare il militarismo

Fermare le guerre, fermare il militarismo
Il 24 febbraio sono passati due anni da quando l’Ucraina è stata invasa dalla Federazione Russa. Due anni di guerra, centinaia di migliaia di morti da ambo le parti, immani distruzioni e risorse sperperate nell’inutile strage; le sanzioni volute dalla NATO sono state usate dalle oligarchie europee per l’ennesimo attacco alle condizioni dei ceti popolari. Gli effetti delle sanzioni sono l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, del gas e dell’energia, la recessione in Germania e prospettive nere per l’intera economia europea. L’imperialismo angloamericano, i suoi alleati europei, i suoi manutengoli ucraini hanno la responsabilità di aver delegittimato gli... Leggi tutto

Dal Convegno FAI: mozione antimilitarista

Dal Convegno FAI: mozione antimilitarista
Sosteniamo la giornata di lotta antimilitarista del 24 febbraio Mentre le tensioni militari tra gli stati si intensificano e si estendono gli scenari di guerra, il governo italiano lancia nuove missioni militari come quella navale nel Mar Rosso, approva un nuovo invio di armi all’Ucraina, incrementa gli effettivi delle forze armate e propone la costituzione di una riserva. A due anni dall’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, il 24 febbraio diviene una giornata di alto valore simbolico per consolidare l’iniziativa antimilitarista, contrastare la politica guerrafondaia del governo, sostenere i disertori e gli obiettori di tutte le guerre. Per questo... Leggi tutto

Ucraina: due anni di guerra

Ucraina: due anni di guerra
Bloccare il militarismo Il 24 febbraio è il secondo anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. Due anni di guerra che hanno visto governi italiani di diverso colore impegnati in modo crescente nella guerra. L’Italia ha versato 11 miliardi di euro all’Ucraina, stando ai dati aggiornati al 31 ottobre 2023 dell’Institute for the World Economy di Kiel. Si tratta in piccola parte di contributi diretti e in gran parte (oltre 9 miliardi) di contributi al “Fondo europeo per la pace” attraverso cui l’Unione Europea finanzia la guerra in Ucraina. A questi sono da aggiungere le missioni militari in Europa Orientale, a sostegno dei... Leggi tutto

Il mito della Rus’. Il ruolo della chiesa ortodossa dall’Unione Sovietica alla Russia di oggi.

Il mito della Rus’. Il ruolo della chiesa ortodossa dall’Unione Sovietica alla Russia di oggi.
Uno degli aspetti meno noti delle vicende del mondo “oltrecortina”, è stato quello del rapporto tra religione e potere comunista. La vulgata comune vuole che vi sia stata, soprattutto in URSS, una relazione a senso unico, ovvero una prevaricazione dello Stato sulle strutture religiose, sino al loro annullamento, insieme a un assoluto condizionamento dell’ideologia materialista, tale da sopprimere ogni aspetto della cultura e pratica religiosa. Fu effettivamente così? Riteniamo che, a distanza di decenni dall’implosione del modello sovietico, sia arrivato il momento di fare chiarezza su un aspetto che è rimasto accantonato in un “angolo dimenticato” della storia, ovvero il... Leggi tutto

Ucraina: l’azione diretta dà soddisfazione!

Ucraina: l’azione diretta dà soddisfazione!
Da Libcom, 15 novembre 2023: https://libcom.org/article/autumn-wave-radical-direct-action-both-sides-front-line Cominciamo riferendo come si è concluso lo sciopero spontaneo a Voronezh contro il ritorno al fronte. Come ha riportato il canale Telegram ASTRA, che ne ha parlato, il 1° novembre, la maggior parte dei circa 30 che si sono rifiutati di salire sull’aereo per Avdeevka sono stati comunque convinti ad andare a combattere. Pubblici ministeri e psicologi hanno lavorato con loro alla base. Non si sa quanti soldati siano stati detenuti in quel campo di addestramento a Pogonovo, ma solo il 28 ottobre, secondo una fonte ASTRA, 100-150 combattenti sono stati portati in questa... Leggi tutto

Un volontario di Kharkiv è stato torturato dai militari dopo aver cercato di lasciare l’Ucraina

Un volontario di Kharkiv è stato torturato dai militari dopo aver cercato di lasciare l’Ucraina
Chiediamo ai media di altri paesi di non tacere su questa storia! Da Libcom: https://libcom.org/article/volunteer-kharkov-was-tortured-military-after-trying-leave-ukraine Notizie sulle ultime misure militariste e repressive sono fluite a tal punto da settimane che a volte tolgono attenzione agli eventi al fronte. C’è una crescente impressione che il Cremlino e l’ufficio di Zelensky stiano iniziando a combattere non tanto l’uno con l’altro, ma con coloro che non vogliono adempiere al loro “dovere verso la loro patria”. Il parlamento ucraino prenderà presto in considerazione il disegno di legge n. 10062 su un registro elettronico unificato dei coscritti e dei soggetti al servizio militare, sul modello... Leggi tutto

Non si parte. Cronache antimilitariste dall’Ucraina e dalla Russia

Non si parte. Cronache antimilitariste dall’Ucraina e dalla Russia
Secondo la polizia nazionale ucraina, dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala, nel paese sono stati aperti circa 8mila procedimenti penali per aver eluso la mobilitazione. Se i blackout ricominceranno, gli ufficiali di leva e gli investigatori avranno più lavoro: renitenti che che ora si nascondono nelle loro case, caricheranno i loro telefoni all’esterno, dove potranno essere prontamente rintracciati. Il monitoraggio da parte del registro statale ucraino delle sentenze dei tribunali mostra che se all’inizio dell’anno le sentenze ai sensi dell’art. 336 cp (elusione della mobilitazione) e art. 408 del codice penale (diserzione) nella regione di Kharkiv erano rare e isolate,... Leggi tutto

Guerra Russia-Ucraina: il rifiuto di combattere da entrambi i lati del fronte.

Guerra Russia-Ucraina: il rifiuto di combattere da entrambi i lati del fronte.
Un reportage del gruppo Assembly di Kharkiv *** Una modesta visione locale dalla regione di Kharkiv sulla crescente demoralizzazione delle truppe di prima linea russe e ucraine durante l’estate 2023 Da Libcom: https://libcom.org/article/refusals-fight-both-sides-front-entering-second-autumn-war Benvenut* alla raccolta fondi del nostro team per fare funzionare la nostra rubrica internazionale e le attività di volontariato sul territorio. Un paio di tazze di caffè nel vostro paese, anche prima della guerra, potevano essere equivalenti ai guadagni giornalieri di un lavoratore in Ucraina. Grazie mille a tutt* in anticipo! La sanguinosa controffensiva trascinatasi per mesi, che si è trasformata in un nuovo tritacarne stile “Somme”... Leggi tutto

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (terza e ultima parte).

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (terza e ultima parte).
Traduzione dall’originale “Можем, повторяем: как война стала национальной идеей России”  Terza e ultima parte Gli anni 2000: una narrazione eroica senza soluzione di continuità A metà degli anni Duemila, lo Stato ha iniziato a dichiarare una nuova concezione della storia russa, che potrebbe essere descritta con l’espressione “il buon passato”. Il buon passato è uno spazio storico-ideologico privo di conflitti interni, in cui le diverse figure erano buone o cattive, a seconda della loro fedeltà all’idea di uno Stato forte e unificato. In questa narrazione si allineano figure di epoche storiche diverse: Stolypin e Stalin, Nicola II e Aleksandr Nevskij.... Leggi tutto

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (seconda parte)

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (seconda parte)
Traduzione dall’originale “Можем, повторяем: как война стала национальной идеей России” Seconda parte Gli anni ’90: alla ricerca di un nuovo significato Nell’anniversario della fucilazione della famiglia reale, il 17 luglio 1993 fu inaugurato a Pushkin, vicino a San Pietroburgo, un monumento a Nicola II. La memoria dell’ultimo imperatore russo è stata attivamente ravvivata in Russia a partire dai primi anni Novanta. All’epoca, molti vedevano la monarchia come una delle alternative, sia storiche che politiche, al periodo sovietico. Il monumento fu commissionato dall’imprenditore di Pushkin, Sergei Rogov. Tre anni dopo, sulla pietra apparve un’iscrizione: “Questo monumento è stato inaugurato il 4/17... Leggi tutto

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (prima parte)

Potevamo, ripetevamo: come la guerra è diventata l’idea nazionale della Russia (prima parte)
Traduzione dall’originale “Можем, повторяем: как война стала национальной идеей России” tradotto da Gruppo Anarchico Galatea di Catania parte prima Cos’è la politica memoriale e perché Putin ama tanto Aleksandr Nevskij. La guerra con l’Ucraina sembrava a molti impossibile e incredibile; ma, a livello simbolico, il terreno per questo attacco è stato preparato per decenni. Così afferma il giornalista, ricercatore sui media e politologo Yegor Sennikov. In un nuovo testo sul portale Perito per il progetto “Last war, Next war”, spiega cosa sia la politica commemorativa e di come i monumenti, le tombe del milite ignoto e le dichiarazioni ufficiali... Leggi tutto

Opporsi alla guerra. Azioni antimilitariste a Kharkiv.

Opporsi alla guerra. Azioni antimilitariste a Kharkiv.
Nel sito libcom.org possiamo trovare un’ intervista fatta tra fine febbraio e i primi di marzo al gruppo anarchico Assembly di Kharkiv in Ucraina dal titolo “The war has become a daily routine: two conversations with the Kharkiv underground journal”, dove troviamo alcuni aggiornamenti sulle loro attività nel territorio, sulla loro visione per quanto riguarda la guerra in atto e le modalità di lotta da portare avanti contro di essa e chi la arma, fino ad una descrizione del loro gruppo e dell’idea anarchica che lo anima. Molte cose che ricaviamo dall’intervista  si possono già leggere in un’altra intervista fatta... Leggi tutto

Giochi di guerra

Giochi di guerra
Nella maggior parte dei giochi tradizionali, di carte, da tavolo o di altro tipo, alla fine della partita c’è un solo vincitore, tutti gli altri partecipanti perdono o al massimo è possibile che si verifichi un pareggio: nessuno vince, nessuno perde. Alcuni giochi fanno eccezione a questa regola generale in quanto, una volta terminata la partita, per individuare vincitori e perdenti deve essere presa in considerazione la situazione finale nella quale si trovano i giocatori. In questi casi nei manuali di quei giochi vengono descritti i diversi “scenari” finali possibili. Per cui ci possono essere vittorie o sconfitte di misura... Leggi tutto

Contro tutte le guerre, per un mondo senza eserciti né frontiere

Contro tutte le guerre, per un mondo senza eserciti né frontiere
È trascorso un anno da quando la guerra è tornata ad infuriare nel cuore dell’Europa, con un coinvolgimento diretto del nostro paese. Il governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, moltiplicando il numero di militari impiegati in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero, aumentando la spesa bellica sino a toccare i 104 milioni di euro al giorno. Dal quel 24 febbraio è partita una corsa al riarmo su scala globale, perché la guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata. Il rischio di una guerra devastante su scala planetaria è... Leggi tutto
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