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L’orizzonte politico degli scioperi studenteschi. Tagliare la classe è questione di vita o di morte.

L’orizzonte politico degli scioperi studenteschi. Tagliare la classe è questione di vita o di morte.
Se la scuola ha insegnato qualcosa agli studenti oggi, è che coloro che prendono decisioni su di essi spesso non hanno a cuore il loro interesse. Nel mondo nel quale si affacciano, irto di enormi disparità, minacciato dalla catastrofe climatica e devastato da conflitti civili, la cosa più importante che potrebbero imparare è come agire collettivamente per difendersi a vicenda. Questa è la vera lezione di cui avranno bisogno, più di qualsiasi prerequisito o formazione professionale. Prima solo i reclutatori militari chiedevano ai giovani di essere pronti a sacrificare la propria vita. C’erano però milioni di giovani che rifiutavano di... Leggi tutto

Nulla sia come prima

Nulla sia come prima
Tra centri commerciali aperti e rappresentazioni burocratiche rituali, la giornata del Primo Maggio si è progressivamente svuotata nel tempo di ogni significato conflittuale per trasformarsi in una innocua festività, celebrata dai proclami presidenziali sul significato salvifico del lavoro e bagnata dall’aspersorio papalino osannante Giuseppe, il falegname di Betlemme. Ci hanno provato in questi ultimi anni, in controtendenza, gli organismi del sindacalismo conflittuale e dell’anarcosindacalismo a ridare senso e vigore a una scadenza nata dalla lotta per la riduzione d’orario su scala internazionale, indicendo manifestazioni e proclamando scioperi. Con l’agitazione dei temi legati soprattutto alla lotta al precariato, alla guerra e... Leggi tutto

Lotte di classe in Francia

Lotte di classe in Francia
Con blindati, gas, granate e elicotteri lo stato francese ha lanciato nella notte tra l’8 e il 9 aprile scorso una prova di forza militare con il violento intervento della gendarmeria mobile francese nella ZAD, la zona liberata di Notre-Dames-Des-Landes vicino Nantes, in Bretagna, dove da decenni la popolazione lotta contro la costruzione di un aeroporto e negli ultimi 12 anni la resistenza al progetto ha dato vita ad una forte esperienza di autogestione. Un’operazione che conferma l’irrigidimento autoritario del governo e della presidenza francese, inclini a intervenire militarmente in ogni ambito, sia di politica interna, sia di politica estera,... Leggi tutto

Quale futuro?

Quale futuro?
Il sindacalismo di base in Italia ha ormai superato i 30 anni di esistenza – i Cobas della scuola risalgono agli anni ’80 – ed è quindi doveroso tentare un bilancio critico dell’esperienza. L’immagine complessiva non è molto positiva. Incipienti fenomeni di burocratizzazione hanno caratterizzato questi organismi fin dalle origini, favorendo lotte di potere, personalismi, scissioni e ricomposizioni di cui ormai si è perso il conto. Fino all’attuale estrema frammentazione. Un elemento non piccolo che favorisce la degenerazione burocratica è sicuramente la possibilità, specie nel Pubblico Impiego, di riscuotere le quote associative con trattenute direttamente sulla busta paga: queste trattenute... Leggi tutto

Mobilitazione contro la‭ “‬loi Travail‭”

Mobilitazione contro la‭ “‬loi Travail‭”
Per il padronato,‭ ‬il codice del lavoro sarebbe‭ “‬ingombrante‭”‬,‭ “‬eccessivamente complesso‭”‬,‭ ‬troppo‭ “‬costrittivo‭”‬.‭ ‬Questo discorso reazionario,‭ ‬dopo decenni,‭ ‬è stato completamente fatto proprio e passato dalla MEDEF‭ (‬la Confindustria francese‭) ‬al governo socialista.‭ ‬Per preparare il terreno al governo,‭ ‬è stata messa all’opera un’intensa azione di lobbying per attaccare il diritto del lavoro e,‭ ‬di conseguenza,‭ ‬i diritti dei lavoratori,‭ ‬spesso spacciando il tutto come‭ “‬semplificazione‭”‬. ‭“‬Il diritto del lavoro non è un diritto come gli altri‭” Non si tratta soltanto di una costruzione giuridica,‭ ‬ma di un diritto nato dalle lotte sociali e sindacali.‭ ‬È il diritto delle lotte,‭... Leggi tutto

Sciopero Generale!

Sciopero Generale!
E’ stata data comunicazione dell’avvenuta proclamazione dello Sciopero Generale per l’intera giornata del 18 marzo da parte di CUB, USI-AIT, SI Cobas. Il collante dei tre sindacati che hanno concordato la dichiarazione dello sciopero è stato soprattutto quella del rifiuto a sottoscrivere il famigerato accordo del 10/1/2014 sulla Rappresentanza Sindacale siglato tra Confederali (Cgil, Cisl, Uil) e Confindustria. Purtroppo non possiamo tacere che anche sindacati di base che inizialmente avevano gridato allo scandalo successivamente, con la cosa fra le gambe, sono andati a sottoscriverlo, terrorizzati di perdere quei vantaggi utili alla sopravvivenza delle rispettive strutture sindacali. Invece, è proprio il... Leggi tutto