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Sull’Afghanistan

Sull’Afghanistan
Riteniamo utile far girare alcuni materiali che stanno circolando nei vari network con cui siamo in contatto. Rispetto ai primi due documenti provenienti direttamente dall’Afghanistan e dal Pakistan teniamo a precisare che non sono relazioni che abbiamo direttamente ma che ci sono stati inviati da altri nostri contatti.  Rimandiamo a questo articolo per una prima analisi della situazione. La redazione web La lotta contro i talebani L* anarchic* afghan* hanno necessità di lasciare l’Afghanistan urgentemente! I talebani sono sul punto di stabilire il loro governo in Afghanistan. I paesi potenti del mondo non hanno prevenuto o ostacolato il progetto dei... Leggi tutto

La polarizzazione sociale negli Stati Uniti

La polarizzazione sociale negli Stati Uniti
La previsione di una guerra civile a bassa intensità venne fatta già da Loren Goldner in una intervista rilasciata a Radio Blackout nel novembre 2016, subito dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca. La sua previsione era basata sul fatto che l’elezione di Trump aveva aperto la strada ai gruppi suprematisti bianchi e sulla spaccatura a metà della società americana che aveva trovato un riflesso, già allora, nel risultato elettorale. A distanza di quattro anni da allora possiamo constatare che la presidenza Trump, lungi dal risolverli, ha acutizzato i conflitti che stanno alla base della tendenza alla guerra civile, come... Leggi tutto

Abbiamo bisogno della vera Anarchia

Abbiamo bisogno della vera Anarchia
I politici si sono riuniti dall’altro lato del corridoio per denunciare l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio come “illegale”, “antidemocratico” ed “estremista”, arrivando al punto di travisarlo bollando il tutto come “anarchia”. Ma la questione dell’invasione del Campidoglio non è il fatto che sia illegale, antidemocratica od estremista di per sé ma che si è trattato di un tentativo di concentrare il potere oppressivo nelle mani di un autocrate, il che è esattamente l’opposto dell’anarchia. L’azione diretta, le tattiche militanti ed una critica della politica elettorale rimarranno essenziali per i movimenti contro il fascismo e la violenza di Stato. Non... Leggi tutto

Picchi di tensione

Picchi di tensione
I due mesi di costante innalzamento di tensione da parte del presidente uscente hanno dato i loro frutti. Non possiamo sapere se fossero esattamente quelli sperati dal loro coltivatore ma sono stati sicuramente dei frutti degni di essere analizzati. Possiamo fare alcune ipotesi su quello che è successo: A) siamo stati di fronte a un vero tentativo di colpo di stato da parte del presidente uscente. Questo colpo di stato è fallito perché un pezzo rilevante della sua stessa amministrazione, tra cui il vice presidente, si è sfilata e i militari non hanno dato il loro appoggio; B) il presidente... Leggi tutto

Gli uomini dietro i simboli

Gli uomini dietro i simboli
Molti nella folla inferocita che il 6 gennaio ha preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti sono arrivati ​​armati di un’arma potente e portatile: una bandiera. C’erano grandi striscioni elettorali, colori di battaglia della guerra civile americana, bagliori neonazisti, simboli cristiani assieme a un po’ di bandiere nazionali e statali. Visti nel loro insieme, fungono da trapunta ideologica alquanto contorta per tutti coloro i quali credono che le elezioni statunitensi siano state rubate al presidente in carica Donald Trump. Delle varie bandiere sfilate intorno alla sede del ramo legislativo degli Stati Uniti, la più incendiaria era un gagliardetto da battaglia... Leggi tutto

Il fuoco di Standing Rock brucia ancora

Il fuoco di Standing Rock brucia ancora
Neanche una settimana dopo esser entrato in carica come presidente degli Stati Uniti, Donald Trump il 24 gennaio 2017 firmava due ordini esecutivi per rilanciare il Dakota Access Pipeline (DAPL) ed il Keystone XL, due oleodotti che erano stati bloccati dall’amministrazione Obama in seguito alle proteste che avevano accompagnato la loro progettazione e la loro realizzazione. Le proteste contro il DAPL erano partite a cominciare dall’aprile 2016, quando manifestanti nativi e non nativi avevano iniziato a radunarsi nella zona di Standing Rock. Secondo i suoi oppositori, la costruzione del Dakota Access Pipeline (che rappresentava per i nativi una violazione del... Leggi tutto

Diventare ingovernabili

Diventare ingovernabili
Introduzione e intervista di William C. Anderson Adattamento e traduzione J.R. e Lorcon Traduciamo e pubblichiamo questa intervista apparsa originariamente sul sito della Black Rose/Rosa Negra Anarchist Federation a Lorenzo Kom’boa Ervin. Per ragioni di spazio e di comprensione abbiamo operato un adattamento del testo. Riteniamo importante la diffusione di questa intervista in quanto Lorenzo Kom’boa Ervin è una delle principali voci dell’anarchismo statunitense, un militante la cui esperienza abbraccia gli ultimi cinque decenni di storia del paese la cui costruzione teorica e le prassi sono passate dal Black Panthers Party all’anarchismo sociale. Non siamo concordi con tutte le visioni... Leggi tutto

Vigilantismo, omicidi di stato ed apparati controinsurrezionali democratici

Vigilantismo, omicidi di stato ed apparati controinsurrezionali democratici
L’insorgenza sociale che sta attraversando gli Stati Uniti da quando, a fine maggio, la polizia di Minneapolis ha ammazzato George Floyd, oramai è arrivata quasi al quarto mese. Una cittadina del midwest come Kenosha è stata l’epicentro degli scontri del mese di agosto: l’ennesimo intervento della polizia è finito con l’afroamericano Jacob Blak gravemente finito da una scarica di colpi di pistola alla schiena. La reazione è stata immediata: migliaia di persone, appartenenti alla minoranza afroamericana ma anche tanti bianchi, si sono rovesciati in strada ed hanno attaccato sedi di tribunali, distretti di polizia, banche ed aziende private. Negli scontri... Leggi tutto

La vita interna, la proiezione sociale

La vita interna, la proiezione sociale
Introduzione Abbiamo deciso di tradurre questa intervista fatta a due compagni della Capitol Hill Autonomous Zone di Seattle (CHAZ) Nonostante l’esperienza della CHAZ sia durata appena una ventina di giorni, la sua importanza e l’eco che ha avuto a livello internazionale è stata, da un punto di vista pratico e simbolico, di enorme importanza. Di natura eterogenea, la CHAZ ha consentito ai/alle compagni/e presenti di creare un ambiente sicuro per le minoranze (quotidianamente discriminate dalle istituzioni statali), basato sul mutuo aiuto, cooperazione ed autogestione. Al suo interno hanno trovato voce idee e pratiche abolizioniste carcerarie ed antirazziste, ispirando così la... Leggi tutto

Stati uniti tra virus, morti, uccisioni della polizia, proteste, saccheggi e controllo sociale

Stati uniti tra virus, morti, uccisioni della polizia, proteste, saccheggi e controllo sociale
Per un disguido tecnico pubblichiamo con ritardo questo contributo arrivatoci a metà giugno. Ce ne scusiamo con l’autore. La redazione web La polizia americana ferma un afroamericano, ok fin qui ci siamo, normale routine; ovviamente non sono a favore dei fermi di polizia, ma è per provare a buttare giù delle riflessioni su ciò che sta succedendo negli Stati Uniti. Nel video si vede il poliziotto che con il ginocchio schiaccia il collo di George Floyd, il tutto non dura pochi secondi, il tempo magari di ammanettarlo, ma ben 8 minuti. Sfido chiunque a resistere con un ginocchio che schiaccia... Leggi tutto

Corteo antirazzista a Torino

Corteo antirazzista a Torino
Sabato 27 giugno. Non è bastato l’imperversare di un violento acquazzone ad impedire che centinaia di persone si muovessero per Torino allo scopo di opporsi apertamente al razzismo ideologico così come a quello istituzionale, il rinnovamento della guerra fra poveri che passa anche da processi di razzializzazione ed emarginazione, la militarizzazione dei territori e la violenza bruta della polizia al servizio di un potere oppressivo e sfruttatore. Il dinamico e rumoroso corteo partito da piazza Castello, ha attraversato a passo spedito diverse vie del centro cittadino per poi concludersi al mercato di Porta Palazzo, luogo fulcro dell’assedio gentrificatore e teatro... Leggi tutto

Un resoconto e un’analisi

Un resoconto e un’analisi
L’analisi che segue è stata sviluppata a partire da una discussione che ha avuto luogo davanti al commissariato del Terzo Distretto quando le fiamme guizzavano dalle sue finestre, nel Giorno 3 dell’Insurrezione per George Floyd a Minneapolis. Avevamo raggiunto un gruppo di persone i cui volti, illuminati dal fuoco, irradiavano gioia e stupore per la strada. Persone di etnie diverse sedevano fianco a fianco parlando del valore tattico dei laser, dell’etica “del condividere tutto”, dell’unità interrazziale nella lotta contro la polizia e della “trappola dell’innocenza”. Non vi erano disaccordi: noi assieme, abbiamo riconosciuto i medesimi fattori che ci hanno aiutato... Leggi tutto

Riflessioni sulla rivolta negli Stati Uniti

Riflessioni sulla rivolta negli Stati Uniti
Continuano le mobilitazioni in solidarietà alla rivolta negli stati uniti e contro il razzismo anche qui da noi. Di seguito il testo del volantino che sarà diffuso oggi al presidio a Trieste. La redazione RIFLESSIONI SULLA RIVOLTA NEGLI STATI UNITIIl fatto che ci si ritrovi in piazza oggi non solo per esprimere solidarietà alle manifestazioni negli Stati Uniti ma anche e soprattutto per parlare del razzismo strutturale e della violenza istituzionale presenti qui da noi pensiamo sia una cosa fondamentale. Detto questo ci pare importante portare comunque dei ragionamenti su quello che sta avvenendo dall’altra parte dell’oceano. L’assassinio di George... Leggi tutto

Sicurezza è un mondo senza razzismo e polizia

Sicurezza è un mondo senza razzismo e polizia
Negli ultimi cinque anni la polizia ha ucciso circa ottomila persone negli Stati Uniti. Buona parte erano afroamericani e latinos. Gli States sono una società profondamente segmentata, sia socialmente che spazialmente, una società dove la linea della povertà si sovrappone a quella del colore. Nei ghetti la polizia agisce con enorme violenza. Pestaggi, soprusi, insulti e omicidi sono normali. Chi sta nei ghetti o nelle zone “grigie”, rischia la vita ad ogni incontro con gli uomini e le donne in divisa. L’assassinio di George Floyd, mostrato per nove interminabili minuti di metodica violenza, è stato la scintilla che ha fatto... Leggi tutto

Tradire la “razza” bianca significa essere fedeli verso l’umanità

Tradire la “razza” bianca significa essere fedeli verso l’umanità
L’omicidio di George Floyd è uno degli ultimi assassinii compiuti dalle polizie statunitensi nei confronti di coloro che appartengono ai gruppi socio-culturali razzializzati. Già pochi anni fa, a Ferguson, un fatto simile aveva scatenato giorni di rivolta, portando alla nascita del movimento Black Live Matters. L’omicidio delle persone appartenenti ai gruppi razzializzati da parte delle polizie statunitensi è una costante che risale ancor prima della nascita degli Stati Uniti; ha le sue radici nell’economia schiavista – che si approvvigionava di schiavi dall’Africa Occidentale per alimentare il sistema delle piantagioni – e nell’espansione delle colonie ai danni delle popolazioni native –... Leggi tutto
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