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Sicurezza è un mondo senza razzismo e polizia

Sicurezza è un mondo senza razzismo e polizia
TORINO Sabato 6 giugno, piazza Castello. Migliaia di persone hanno partecipato al flash mob antirazzista per ricordare George Floyd e per opporsi al razzismo. Finito il sit in, è partito un corteo spontaneo per le strade del centro, che ha imboccato via Roma, via Lagrange, piazza Carlina, via Po. Nonostante il violento acquazzone che ha investito la città nel tardo pomeriggio, la manifestazione ha raggiunto il comune in piazza Palazzo di città e di lì ci si è mossi verso Porta Palazzo, corso Giulio Cesare, passando davanti al palazzo della Lavazza guardato a vista dai blindati per guadagnare lo spazio... Leggi tutto

Usa. Dalla rivolta alla guerra civile?

Usa. Dalla rivolta alla guerra civile?
Nella notte tra il 29 e il 30 Maggio la città di Minneapolis si è ritrovata a fare i conti con il quarto giorno di rivolta, dato che i manifestanti non si sono fatti intimorire dal coprifuoco. In molte altre città i manifestanti sono scesi in strada ed in alcuni casi si sono verificati episodi da guerra civile come era successo negli scorsi anni. Nel 2017 una manifestazione dell’estrema destra svoltasi a Charlottesville, la “Unite the Right Rally”, aveva subìto l’opposizione da parte di gruppi della sinistra. In quell’occasione, Heather Heyer, una compagna che stava partecipando alla contromanifestazione, perse la... Leggi tutto

La risposta al coronavirus

La risposta al coronavirus
Uno sguardo alla crisi sociale, politica, ecologica ed economica che la pandemia COVID-19 sta mostrando. Il disinteresse ufficiale e la negazione della risposta mal gestita, ogni giorno la crisi COVID-19 porta con sé la chiarezza sempre più nitida dell’ipocrisia e del fallimento morale dell’attuale classe dirigente. Le affermazioni dell’eccezionalità e della grandezza degli Stati Uniti d’America si rivelano per quello che sono, una maschera decrepita per il marciume sistemico che la pervade. Uno non deve essere un radicale per essere sconvolto dalla totale depravazione della risposta conservatrice dell’establishment alla crisi. Abbiamo visto i legislatori repubblicani che hanno ottenuto per se... Leggi tutto

Per comprendere la guerra Usa-Iran

Per comprendere la guerra Usa-Iran
A seguito dell’attacco aereo americano che ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani il 3 gennaio e degli attacchi missilistici iraniani contro le posizioni statunitensi in Iraq il 7 gennaio, una considerevole ansia sta montando per l’escalation della guerra tra Stati Uniti e Iran. In un ambiente mediatico guidato principalmente dalla paura e dall’indignazione, le cattive notizie viaggiano veloci e le loro nefaste interpretazioni viaggiano ancora più velocemente. Da parte nostra, prevediamo un intensificarsi della guerra, che però assumerà una forma più diffusa e sfumata rispetto al tipo di guerra convenzionale che la maggior parte della gente si aspetta. In... Leggi tutto

Iran: una pericolosa recita

Iran: una pericolosa recita
Le energie accumulatesi lungo la faglia geopolitica del Golfo Persico hanno trovato uno sfogo nell’omicidio del generale Soulemani da parte degli Stati Uniti. Il futuro ci dirà se questa scossa porterà ad un assestamento o sarà il preludio di un conflitto di ampia scala. Emergono comunque alcuni dati che vanno analizzati e tenuti in considerazione: ancora una volta si è ribadito, in modo palese, come il diritto internazionale, quello che nella narrazione liberal-capitalista dovrebbe regolare i rapporti tra Stati, non sia che un paravento. L’assassinio di Soulemani, senza uno stato di guerra e nel territorio di uno stato terzo e... Leggi tutto

Haiti: Viva la Rivoluzione

Haiti: Viva la Rivoluzione
Tratto da La Oveja Negra. Boletín de la Biblioteca y Archivo Histórico-Social “Alberto Ghiraldo”, Rosario (Argentina), anno 8, numero 66, Novembre 2019, pagg. 30-31 Nello stesso momento in cui bruciavano le strade dell’Ecuador, Cile e di Hong Kong, il proletariato incontrollato di Haiti stava facendo lo stesso già da tempo. Le stesse forme di lotta: barricate, saccheggi, incendi di aziende o uffici statali, attacchi alle forze dell’ordine. La rimozione dei sussidi per il carburante, come parte delle misure di austerità imposte dall’FMI nel luglio 2018, esplosero in uno stato di rivolta quasi permanente che nelle ultime settimane ha causato la... Leggi tutto

Racconto dalle Americhe

Racconto dalle Americhe
Mentre in Italia il movimento di lotta degli insegnanti, come si può notare anche dal tono dei due interventi di Cosimo Scarinzi e Lucio Garofalo, dopo la stagione di lotta contro la “Buona Scuola” è in una fase di stanca, altrove nel mondo invece è decisamente vivace e, talvolta, anche vincente al punto da risultare trainante anche per molte altre componenti del mondo del lavoro, persino per la classe operaia del settore privato. Faremo qui un breve resoconto delle lotte del settore dell’educazione nel continente americano. Partiamo dagli Stati Uniti, dove l’anno scorso si è svolta la lotta vittoriosa degli... Leggi tutto

Carlo Tresca: una lotta senza confini

Carlo Tresca: una lotta senza confini
Questo articolo non rappresenta che una piccola anticipazione di una ricerca, di ben più ampia portata, che ho concluso in questi mesi su Carlo Tresca (1879-1943). Trovandoci nel 140° anniversario della sua nascita è doveroso ricordare quest’instancabile militante anarchico la cui vicenda umana e politica è parte integrante, oltre che della storia dell’anarchismo, anche di quella della comunità italo-americana. Tresca, anarchico originale e non ortodosso, uomo d’azione ed agitatore più che teorico, rappresentò nei turbolenti anni degli Stati Uniti della prima metà del XX secolo una delle figure principali dell’anarchismo italiano in America. Una vicenda, quella di Carlo Tresca, che... Leggi tutto

Libertà per Cintoya Brown

Libertà per Cintoya Brown
Negli Stati Uniti sta guadagnando attenzione, anche da parte dei media mainstream, il caso di Cyntoia Brown, una giovane donna afroamericana che si trova incarcerata in Tennessee condannata all’ergastolo e con la possibilità di uscire in libertà condizionata solamente dopo 51 anni di carcere. Il suo caso è il classico caso in cui più tipi di oppressione si intersecano strettamente tra di loro. Dopo un’infanzia non facile venne costretta, appena adolescente, a prostituirsi da un pappone che l’abusava abitualmente. A sedici, nel 2004, anni uccise un agente immobiliare quarantatreenne che l’aveva comprata dal suo pappone e venne, in seguito, arrestata.... Leggi tutto

La morte di George Bush

La morte di George Bush
Alla veneranda età di 94 anni si è tolto dalle spese George Bush I, 41° presidente degli Stati Uniti. Responsabile del prosieguo della “Guerra alla Droga”, già fautore delle stragi in Nicaragua e dell’alleanza con i narcos per appoggiare i contras, tra gli istigatori della pluriennale guerra tra Iraq e Iran, poi animato dal fervente spirito della difesa della sovranità del Kuwait lanciatosi nella guerra contro quel macellaio suo pari di Saddam. Mandante del massacro dell’esercito irakeno, in parte sbandato e in parte insorto contro il suo governo, governo che gli USA non potevano assolutamente permettersi di fare cadere a... Leggi tutto

Il socialismo rivoluzionario di Jack London

Il socialismo rivoluzionario di Jack London
Il 7 marzo 1916 lo scrittore americano Jack London inviava al Partito Socialista nord americano una lettera di dimissioni. “Alle origini ero membro del vecchio Socialist Labor Party, che era rivoluzionario, combattivo e si manteneva sulle sue posizioni originarie. In seguito, e fino ad oggi, sono stato membro combattente del Partito Socialista (…) Convinto della necessita della rivolta di classe cosi come la propagandava e la predicava il SLP, e sostenuto dalle migliori convinzioni personali, avevo fede che la classe. operaia, non mischiandosi e non facendo accordi con il nemico avrebbe potuto arrivare alla propria emancipazione. Ma poiché, in questi... Leggi tutto

Incendio intimidatorio al Presidio No MUOS

Incendio intimidatorio al Presidio No MUOS
I militari di Strade sicure, incalzati dagli attivisti sul perché non siano intervenuti contro i piromani, dichiarano che non hanno visto niente Pochi minuti fa, la presenza di spirito degli attivisti sul posto ha evitato più gravi conseguenze alle persone e alle cose. Subito intervenuti, sono riusciti a domare le fiamme prima che l’incendio si estendesse alle strutture del presidio e si propagasse alla confinante Sughereta: sul luogo stazionava pure una pattuglia di militari di strade sicure che, incalzati dagli attivisti, hanno affermato di non aver visto niente e di non potere essere utili per testimoniare contro gli attentatori. Erano... Leggi tutto

Il sultano ci riprova

Il sultano ci riprova
Dopo mesi di costante guerra a bassa intensità le truppe turche attaccano direttamente il Rojava, prima con un violento bombardamento, sia d’artiglieria sia aereo, della città di Afrin e poi penetrando oltre confine con truppe terrestri e bande jihadiste. Frustrato nel suo sogno di spodestare Assad per porre buona parte del territorio siriano sotto il controllo de facto di Ankara – il sogno neottomano come lo chiamò qualcuno – Erdogan non rinuncia ad attaccare, con il beneplacito russo e qualche mugugno americano, il Rojava. Lo sviluppo di un’area autonoma, che è riuscita a garantire la sua sopravvivenza sia manu militari... Leggi tutto

La rivolta dei senzascarpe

La rivolta dei senzascarpe
Il bilancio finale della rivolta, scoppiata alla fine di dicembre, investendo ottanta città, è di 22 morti e un migliaio di arresti. I protagonisti delle proteste sono molto diversi dai giovani studenti che animarono, nel 2009, l’Onda Verde. Sin dalle prima battute l’insorgenza sociale è stata battezzata come ribellione dei “mostazafin”, i “senza scarpe”, i diseredati. L’etichetta aveva conosciuto un suo momento di gloria nel 1979, quando la rivoluzione contro lo Shah Palevhi si dichiarò dalla parte dei Mostazafin, per coagulare consensi tra i più poveri. I giovani scesi nelle piazze dell’Iran sembrano avere poco a che fare con i... Leggi tutto

Rivolte e repressione

Rivolte e repressione
I moti di piazza in Iran sembrano acquisire sempre più una caratteristica insurrezionale. Le proteste, iniziate nella città di Mashhad contro il carovita e inizialmente spinte dai settori conservatori dell’estabilshment con lo scopo di mettere in difficoltà il governo riformista di Rouhani sono rapidamente diventate una mobilitazione di massa generalizzata contro non solo l’attuale governo ma contro la Repubblica Islamica in generale. Fonti locali riferiscono della diffusione di slogan contro il clero sciita, contro la Guida Suprema, l’Ayatollah Khameni, e contro le strutture militari espressioni della ierocrazia. Viene riferita anche la presenza di parole d’ordine contro l’interventismo iraniano in Medio... Leggi tutto
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