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Sul ritiro del governo turco dalla convenzione di Istanbul

Sul ritiro del governo turco dalla convenzione di Istanbul
Sulla recente uscita del governo turco dalla convenzione di Istanbul e sugli appelli a  organizzare manifestazioni di protesta la Federazione Anarchica Livornese ritiene opportuno intervenire a partire dalle seguenti questioni: le politiche maschiliste del governo turco e degli altri governi che sono rimasti nella convenzione di Istanbul, il rapporto tra movimenti di liberazione e diplomazia, il ruolo del movimento anarchico in queste situazioni. La convenzione di Istanbul è stata stipulata su iniziativa del Consiglio d’Europa: dopo una lunga trattativa, il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha approvato, durante la 121^ sessione ad Istanbul, la convenzione sulla prevenzione e la... Leggi tutto

Arresti a Istanbul. Lo stato è il terrore, noi non abbiamo paura (agg. all’8/01)

Arresti a Istanbul. Lo stato è il terrore, noi non abbiamo paura (agg. all’8/01)
Comunicato della Anarşist Gençlik, gioventù anarchica del DAF Negli ultimi giorni ci sono state proteste all’università Boğaziçi di Istanbul, stamani ci sono state perquisizioni e arresti, sono stati tratti in custodia sono stati tratti in custodia 2 compagni Zeynel Çuhadar e Ridvan Planet, e una compagna, Misra Sapan, della Anarşist Gençlik.”                      Il governatore, sorta di prefetto, di Istanbul ha proibito ogni tipo di manifestazione nella zona con la scusa del covid.(ndr) Questa mattina , il Governatore di Istanbul ha annunciato che tutte le manifestazioni a Beşiktaş e Sarıyer sono state... Leggi tutto

La tigre anatolica e i debiti

La tigre anatolica e i debiti
La Turchia sta attraversando una delle situazioni economiche più disastrose della sua storia repubblicana. Non è solo un dato congiunturale dovuto a strascichi della grande recessione o alla tempesta finanziaria dell’agosto del 2018: la Turchia sta pagando lo scotto di un struttura economica interna, molto debole, giocata su “drivers di sviluppo” resi labili tanto dalla stretta autoritaria quanto dal flagello del Covid-19. Si ravvedono similitudini con la struttura socio economica libanese, una governance praticamente sovrapponibile ai maggiori interessi economici del paese, una gestione molto allegra dei meccanismi monetari ed un legame ufficioso Lira-Dollaro. Mentre però il Libano speculava e ammonticchiava... Leggi tutto

5 anni dalla strage di Ankara – Non dimentichiamo non perdoniamo

5 anni dalla strage di Ankara – Non dimentichiamo non perdoniamo
Oggi 10 ottobre le organizzazioni giovanili della sinistra rivoluzionaria, dell’hdp e degli anarchici hanno manifestato davanti alla stazione di Ankara nel quinto anniversario della strage del 2015. In quello stesso luogo cinque anni fa furono fatte esplodere delle bombe durante una manifestazione per la pace organizzata dai sindacati, uccidendo 103 compagne e compagni che vi partecipavano, di cui anche alcuni anarchici. Tra questi c’erano Tayfun Benol e Ali Kitapçi. Anarchici e sindacalisti, il primo del Devrimci Anarşist Faaliyet di Istanbul, il secondo ferroviere anarcosindacalista di Ankara iscritto al BTS-KESK. Quello fu il terzo atto di terrorismo durante manifestazioni messo in... Leggi tutto

In Grecia e in Turchia, contro le guerre e la competizione tra gli stati

In Grecia e in Turchia, contro le guerre e la competizione tra gli stati
Dichiarazione comune contro la guerra del DAF (Devrimci Anarşist Faaliyet/Azione Anarchica Rivoluzionaria) attivo in Turchia e dell’APO (Αναρχική Πολιτική Οργάνωση/Organizzazione Anarchica Politica) attiva in Grecia e componente dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche di cui fa parte anche la FAI In Grecia e in Turchia, contro le guerre e la competizione tra gli stati. La solidarietà internazionalista e di classe è la forza dei popoli! I poteri politici ed economici stanno conducendo un attacco globale senza precedenti contro i popoli delle periferie del capitalismo attraverso guerre, operazioni militari, rovesciamento di regimi e imposizione di nuovi, puntando a controllare e sfruttare tutte le... Leggi tutto

A 5 anni dalla strage: giustizia per Suruç!

A 5 anni dalla strage: giustizia per Suruç!
Da fine giugno a Kadıköy, Istanbul, si susseguono iniziative per il quinto anniversario della strage di Suruç. Le organizzazioni giovanili rivoluzionarie, tra cui la Anarşist Gençlik (Gioventù Anarchica), in queste settimane sono scese nelle strade più e più volte, nonostante le provocazioni della polizia. Hanno scandito slogan e interventi, hanno attraversato le strade del quartiere con cortei e hanno presidiato i luoghi più significativi, in una campagna di lotta e di memoria. Il 20 luglio saranno 5 anni da quando una bomba esplose nel corso di una conferenza stampa della Federazione delle Associazioni di Giovani Socialisti (SGDF) nel Centro Amara... Leggi tutto

Basta guerra in Kurdistan – Libertà per i prigionieri politici in Turchia!

Basta guerra in Kurdistan – Libertà per i prigionieri politici in Turchia!
Sabato 27 si sono svolte almeno una ventina di iniziative contro il nuovo attacco dello stato turco al momento di liberazione in Kurdistan e per la liberazione dei prigionieri politici in Turchia. Molti anarchici e anarchiche (tra cui gruppi e individualità della FAI) hanno partecipato alla giornata di mobilitazione. Di seguito foto da: Roma, Milano, Alessandria, Firenze, Livorno, Trieste e Ragusa. Qui il comunicato per Livorno e qui quello di Trieste. Leggi tutto

Contro la guerra, il fascismo, il nazionalismo e il razzismo. Solidarietà con rifugiati e immigrati

Contro la guerra, il fascismo, il nazionalismo e il razzismo. Solidarietà con rifugiati e immigrati
Siamo nel bel mezzo di un’enorme crisi umanitaria e di una crisi sociale senza precedenti, dal momento che la diffusione della pandemia globale sta rivelando nel modo più evidente la natura criminale dello Stato e del capitalismo.  Leggi tutto

Contro guerra, fascismo e razzismo

Contro guerra, fascismo e razzismo
La guerra e il fascismo sono l’unica “risposta” che il sistema può dare alla sua crisi profonda e totale, alle contraddizioni che derivano dal suo principio di base: l’oppressione e lo sfruttamento di un essere umano da parte di un altro. I vertici politici ed economici stanno conducendo un attacco senza quartiere contro gli abitanti delle periferie del capitalismo globale attraverso guerre e operazioni militari, sovvertendo paesi e creando nuovi regimi, con l’obiettivo di controllare intere aree del pianeta, le loro fonti di ricchezza, le loro popolazioni. In questo scenario, milioni di persone sono condannate alla povertà, alla malattia e... Leggi tutto

La guerra in Siria sta crescendo

La guerra in Siria sta crescendo
Gli sviluppi tanto attesi sono iniziati a Idlib dove si trova l’ultimo focolaio di guerra e anche l’ultima zone nella quale le bande djihadiste, supportate da TAF (Esercito turco ndt.), sono state bloccate. Le truppe del TAF sono state attaccate da un raid aereo nella notte tra il 27 e il 28 di febbraio, poco prima dell’ultimatum che TC ha dato all’esercito siriano per ritirarsi dalle posizioni conquistate ad Idlip. Secondo i dati ufficiali e fonti TC, sono morti 34 soldati a seguito dell’ attacco aereo organizzato dalla Siria. In una dichiarazione rilasciata dal ministero della Difesa russo... Leggi tutto

Libia e dintorni

Libia e dintorni
La Turchia sta premendo sull’acceleratore delle politiche espansioniste, approfittando di ogni vantaggio e ogni situazione favorevole che le si para d’innanzi. Fin dal 2015, la Turchia sta guardando ai Balcani con una serie di accordi stipulati con Albania, Bosnia, Macedonia e Kossovo, paesi coi quali condivide radici religiose, ponendosi quindi come garante e difensore delle comunità musulmane – ancora traumatizzate dagli eventi di inizio anni novanta – anche se le ambizioni appaiono ben più ampie. Vista la prospettiva di europeizzare i Balcani entro il 2025, avere più di un’entratura in quell’area geografica può voler dire stringere forti relazioni economiche con... Leggi tutto

Brevi note sul Confederalismo Democratico

Brevi note sul Confederalismo Democratico
Parlare della questione Curda non è semplice ma in questi ultimi anni, volente o no, è stata sempre presente nei nostri cuori. Decine e decine sono state le iniziative di solidarietà organizzate o partecipate dal movimento anarchico, arrivando fino a Lorenzo Orsetti, ucciso dai fascisti del DAESH, alla formazione delle brigate internazionali dove decine di compagne e compagni si sono arruolati per sostenere la causa del Confederalismo Democratico. Infine le molteplici iniziative seguite all’ attacco vigliacco, l’8 ottobre scorso, dell’esercito Turco alla Siria del Nord,il Rojava! Il Rojava e le sue popolazioni curde, arabe, azide, turcomanne ecc. sono entrate nell’immaginario... Leggi tutto

La minaccia per il Rojava

La minaccia per il Rojava
(…) La decisione di Trump di ritirare le truppe dalla Siria non (…) metterà fine al conflitto in Siria. Al contrario, Trump sta effettivamente dando al presidente turco Tayyip Erdoğan il via libera per invadere il Rojava e svolgere la pulizia etnica contro le persone che hanno così tanto combattuto e sono morti per arrestare l’ascesa dello Stato islamico (ISIS). (…) precludendo le possibilità che la rivoluzione in Rojava ha aperto a questa parte del mondo. (…) I duemila soldati statunitensi in questione sono una goccia nel mare in termini di numero di combattenti armati in Siria oggi. (…) Ciò... Leggi tutto

Con la popolazione del Rojava

Con la popolazione del Rojava
Dal 9 ottobre lo Stato turco ha dato inizio all’invasione del Rojava ed intrapreso una nuova guerra contro la Federazione della Siria del Nord con bombardamenti indiscriminati e con l’attacco di forze di terra. Per il governo turco è necessario annientare un pericoloso esempio di resistenza e di sperimentazione di libertà nella regione, basato su comunità che hanno deciso di abbracciare una rivoluzione confederale, femminista ed ecologista dirompente. Questo è il vero motivo dell’attacco. Anche se, come inizialmente dichiarato dalle autorità turche, l’operazione “Sorgente di Pace” si limitasse a “mettere in sicurezza” un’area profonda 30 km lungo tutto il confine,... Leggi tutto

Quanto resta della notte?

Quanto resta della notte?
Un anno e mezzo dopo l’offensiva che ha portato all’occupazione di Afrin, occupazione che ha visto per l’altro il sorgere ed il dispiegarsi di una forte guerriglia di opposizione, lo stato turco cerca di chiudere una volta per tutte la partita in Rojava. Dopo mesi di preparazione e subito dopo l’annuncio del presidente statunitense Trump circa il ridislocamento delle forze del Pentagono presenti nell’area, l’aviazione e l’artiglieria turca hanno iniziato i bombardamenti dei villaggi e delle città nel Rojava mentre colonne corazzate sono penetrate di circa cinque chilometri nel territorio curdo-siriano sotto il controllo del PYD e delle SDF. Contemporaneamente... Leggi tutto
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