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Aggiornamento sul caso di Cintoya Brown

Aggiornamento sul caso di Cintoya Brown
Sul numero 36 anno 98 avevamo pubblicato un articolo a firma di lorcon sul caso di Cintoya Brown, giovane donna afroamericana schiavizzata da un pappone e murata viva nelle prigioni statunitensi per essersi difesa da un attacco da parte di un cliente di questo. Il 07/01/2019 il governatore del Tennessee, messo all’angolo da un’imponente campagna che ha travalicato gli stessi USA, ha promulgato la grazia nei confronti di Cintoya Brown: sarà liberata nell’agosto 2019. Certo sarebbe stato auspicabile venisse liberata subito; ma si dimostra, ancora una volta, che la libertà per i prigionier* potrà essere ottenuta solo con la lotta.... Leggi tutto

Muos e dismissioni di antenne obsolete

Muos e dismissioni di antenne obsolete
La notizia che il governo, per iniziativa della ministra della Difesa Elisabetta Trenta, stia per restituire al comune di Niscemi parte del territorio occupato dal 1991 dalla Marina Militare degli Stati Uniti presso la Sughereta, con la base NRTF n. 8 (all’interno della quale è stato installato il MUOS) non ci riempie di entusiasmo, per i seguenti motivi: Il territorio della base americana è italiano, quindi si tratta della restituzione di una minima parte di territorio che già ci appartiene; il resto rimane area di guerra ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi. Si restituisce un’area considerata inutile dai militari... Leggi tutto

California Über Alles

California Über Alles
“I am Governor Jerry Brown My aura smiles and never frowns Soon I will be president” California Über Alles è il titolo di una famosa canzone del gruppo punk Dead Kennedys, che riprende l’inno imperiale tedesco,. Venne registrata nel 1979, quando il Jerry Brown citato nel testo era stato eletto governatore dello stato più ricco dell’Unione. Jerry Brown è stato rieletto come governatore nel 2011 e manterrà tale carica fino almeno fino al 2019. Nel 1979 la California era nel pieno di una delle più grandi bolle immobiliari della seconda metà del ventesimo secolo, quella che ha portato alla creazione... Leggi tutto

Luigi Galleani. L’anarchico più pericoloso d’America

Luigi Galleani. L’anarchico più pericoloso d’America
Mancava, nell’ormai vasto panorama di ricerche sulla storia del movimento anarchico italiano, uno studio recente su una delle sue figure preminenti: Luigi Galleani. C’era sì la biografia scritta da Ugo Fedeli, uscita nel lontano 1956 (L’Antistato, Cesena) e ristampata nel 1984 (Centrolibri, Catania), ma tale scritto – pur essendo ancor oggi di gradevole lettura – ha diversi limiti. Primo fra tutti quello temporale, essendo stato redatto nel secondo dopoguerra, epoca in cui non era agevole la consultazione di molte fonti archivistiche oggi accessibili. In secondo luogo, Fedeli era un militante che non aveva una formazione storica quindi, pur avendo scritto... Leggi tutto

Il volto nascosto dell'Italia in guerra

Il volto nascosto dell'Italia in guerra
Nessun intervento militare delle forze speciali italiane in Libia. Questo il messaggio ripetuto più volte dal Governo tra il 3 e il 4 settembre scorso. Facile dichiarare che non vi è l’intenzione di promuovere un intervento militare a Tripoli quando sono già presenti, considerando solo le cifre ufficiali della missione militare MIASIT, 400 unità delle forze armate italiane. Appare singolare dunque tutto questo impegno del Governo per smentire la notizia riportata da alcuni organi di stampa secondo cui a Roma sarebbe stata in corso la valutazione di un intervento delle forze speciali a sostegno del governo di Tripoli guidato da... Leggi tutto

Piccoli sogni di un piccolo impero italico

Piccoli sogni di un piccolo impero italico
Non è necessario arrivare all’eccesso di alcuni individui di Casa Pound per porre all’ordine del giorno, ispirati dalle rimembranze dell’Impero dei Cesari, la necessità che l’Italia controlli il Mediterraneo e parte dell’Africa: timidi desideri in senso neoimperialista sono stati sviluppati anche da alcuni membri del governo giallo-blu attualmente in carica. Si dica blu per i leghisti; blu: il colore dei nazionalisti e dei comunitaristi europei, non più verde, il vecchio colore federalista padano. Per sostenere il sogno di un dominio impossibile, mettendosi almeno alla pari con la consolidata Françafrique ereditata da Macron, bisogna dotarsi di strumenti militari adeguati; non basta... Leggi tutto

Campeggio resistente 2018

Campeggio resistente 2018
Il campeggio sul terreno del Movimento NO MUOS a ridosso della base della Marina militare USA comincia sempre con molto anticipo rispetto alle date del suo svolgimento; la sua preparazione richiede riunioni e attività pratiche che vanno ad infittirsi man mano che si avvicina la data; questo perché il presidio non è più abitato da attivisti negli altri mesi dell’anno, e per precauzione (visti anche i numerosi precedenti) non vi si lascia nulla, il che comporta il rimontaggio di ogni cosa, dalla cucina ai bagni, dalle docce all’impianto idrico, a quello elettrico, alla predisposizione di ombreggianti nei posti dove si... Leggi tutto

La lotta contro il MUOS non si ferma!

La lotta contro il MUOS non si ferma!
La sera del 29 luglio è stato colpito con un innesco incendiario il presidio NO MUOS di Niscemi, in Sicilia. Si tratta di un grave atto intimidatorio contro il movimento che si oppone alla stazione per le comunicazioni satellitari della marina USA a Niscemi, parte del nuovo sistema di comunicazione che collega tutte le unità militari USA a livello globale. Di fronte a questo attacco confermiamo con forza la solidarietà e il sostegno della Federazione Anarchica Italiana al Movimento NO MUOS, che conduce da anni una grande lotta contro la militarizzazione e la guerra, contro la devastazione della salute e... Leggi tutto

Questione carceraria e lotta di classe

Questione carceraria e lotta di classe
In occasione del congresso costitutivo della CIT/IWC a Parma abbiamo avuto modo di intervistare due compagni, uno statunitense e uno tedesco, in merito alle lotte dei carcerati. L’IWOC, Imprisoned Workers Oraganizing Committee, è la branca dell’IWW che si occupa dei lavoratori incarcerati; il GG/BO, Gefangenen-Gewerkshaft/Bundesweite Organisation, è un’unione sindacale di detenuti nata in Germania nel 2014. In entrambi questi paesi è diffuso il lavoro carcerario; nel caso statunitense, poi, siamo di fronte a un sistema carcerario fondato fin dai suoi albori, come vedremo, sul lavoro coatto. Riconoscendo che lavoratori-carcerati sono lavoratori a tutti gli effetti questi sindacati hanno coerentemente sviluppato... Leggi tutto

La lotta degli insegnanti del West Virginia

La lotta degli insegnanti del West Virginia
Continuiamo su questo numero la pubblicazione di interviste realizzate durante il congresso fondativo della Confederazione Internazionale dei Lavoratori svoltosi a Parma. Sui prossimi numeri abbiamo in programma di pubblicare ulteriori interviste. La redazione Ha avuto un certo eco la lotta condotta dagli insegnanti del West Virginia, e successivamente di altri stati degli USA, per ottenere immediati aumenti salariali. Una lotta che ha messo in crisi i sindacati burocratici segnando lo scavalcamento degli stessi da parte della capacità di autorganizzazione autonoma dei lavoratori. Una lotta che avviene in un momento di ripresa della conflittualità sociale, quindi anche di classe, negli USA... Leggi tutto

Il massacro di Gaza

Il massacro di Gaza
In una situazione regionale sempre più complessa e caotica una nuova ondata di stragi attraversa la Striscia di Gaza. La decisione israelo-statunitense di spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme, riconoscendo questa città come capitale di Israele, ha catalizzato la rabbia di centinaia di migliaia di persone costrette a vivere nella più grande prigione a cielo aperto del mondo. L’esercito israeliano si è dato a un esecrabile tiro a segno su chi provava ad assaltare a colpi di pietre e molotov la barriera di confine. Gli islamofascisti di Hamas hanno colto la palla al balzo per rivendicare i caduti e stringere ancora... Leggi tutto

La marcia del vittimismo

La marcia del vittimismo
“So, you’ve been to school / For a year or two / And you know you’ve seen it all / In daddy’s car / Thinking you’ll go far / Back east your type don’t crawl / Playing ethnicky jazz / To parade your snazz / On your five-grand stereo / Braggin’ that you know / How the niggers feel cold / And the slum’s got so much soul” Dead Kennedys – Holiday in Cambodia Assistere alla March4ourLives del 24 marzo e alle reazioni entusiaste di una buona fetta della sinistra istituzionale europea e della presunta sinistra radicale europea ci fa... Leggi tutto

Chi gioca con il fuoco?

Chi gioca con il fuoco?
Dopo due settimane di crescente tensione nelle prime ore del 14 aprile Francia, Stati Uniti e Regno Unito hanno lanciato un attacco missilistico contro le strutture militari siriane. Un attacco che molti analisti hanno visto come un’operazione più simbolica che altro: assolutamente incapace di incidere realmente e sulla capacità militare di Damasco, ben attento a non colpire insediamenti militari Russi, meno per quanto riguarda quelli iraniani, limitato nel tempo. I media russi, iraniani e siriani riportano che un terzo dei missili sarebbero stati abbattuti dai sistemi di difesa antiaerei. Washington nega. Difficile dire come sia realmente andata: quel che è... Leggi tutto

Il cialtrone Trump e i creduloni europei

Il cialtrone Trump e i creduloni europei
La saggezza contadina è riuscita a mettere il dito nella piaga. Un comunicato di Coldiretti di qualche giorno fa avanzava la proposta di cogliere l’occasione dei dazi imposti dal cialtrone Trump all’Unione Europea per abolire le sanzioni economiche alla Russia. Il problema dunque non è CialTrump ma il fatto che gli Stati Uniti possono permettersi tutto, anche uno come CialTrump. Gli USA si sono potuti permettere di imporre sanzioni alla Russia che hanno fortemente penalizzato l’economia europea ed ora possono permettersi di giocare al gatto col topo nei confronti dell’UE sulla questione dei dazi. È chiaro che la proposta di... Leggi tutto

Cane non mangia cane

Cane non mangia cane
La sentenza emessa il 5 aprile dal tribunale di Caltagirone, che assolve perché “il fatto non sussiste”, un esponente della regione e tre responsabili di altrettante imprese appaltatrici, accusati di aver proceduto alla costruzione del MUOS senza le dovute autorizzazioni, quindi in maniera abusiva, non ci sorprende. Al di là del fatto che i quattro avevano chiesto il rito abbreviato, e che il Procuratore ne aveva richiesto la condanna, con conseguente confisca del MUOS – fattori che avevano contribuito alla diffusione di un certo ottimismo e di una altrettanto evidente fiducia nella magistratura – questa prima sentenza di un processo... Leggi tutto
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